Nonostante tutto... Forza Acireale

[garreccio]

che la lunga permanenza dei rossoblu in serie A ci abbia danneggiato oltremodo

rossazzurri.

[Testa Dura]

Ah! Rossazzurri e non rossoblu, ma c'è davvero differenza, un azzurro non è un blu che diventa più chiaro con l'aggiunta del bianco? In ogni caso mi scuso, sai, Garreccio, ad Acireale non si sa molto del Catania... E poi ci sono sempre queste squadre dai colori indefinibili, la Reggina sarà granata o amaranto? E chi sa quali sono i colori del Gela?
Meno male che sul colore granata dell'Acireale non ci sono mai stati dubbi.
Tornando a parlare di cose serie, è finita improvvisamente, con un colpo di scena inaspettato, la crisi societaria dell'Acireale.
Non capisco molto lo sconcerto di Trunz. Questa soluzione è tra le migliori che ci potessimo attendere. Un giovane imprenditore acese, con radicamento anche al nord, titolare con la famiglia di un gruppo in espansione e volto a veicolare uno stile di vita salutare basato sulle arance siciliane. Un'impresa piccola, ma certo più in salute di WindJet (la vuoi una spremutina, pulvi?) e certo l'operazione non è davvero nata al bar Cipriani il 25 dicembre!
Ok, per rimettere in sesto l'Acireale occorrerà una cura più intensiva delle Witamine, ma le premesse ci sono tutte, purché la politica stia alla larga (unica nota stonata il ricorrente richiamo a un politico acese). Vedremo con i fatti se sarà un'operazione degna dei proclami iniziali o se si risolverà in una bufala, come purtoppo altre del passato. Intanto l'entusiasmo c'è, e fa piacere che venga da un giovane che vive al nord ma sembra fortemente attaccato alle sue radici acesi.
Forza Acireale   

[garreccio]

Ah! Rossazzurri e non rossoblu, ma c'è davvero differenza, un azzurro non è un blu che diventa più chiaro con l'aggiunta del bianco? In ogni caso mi scuso, sai, Garreccio, ad Acireale non si sa molto del Catania... E poi ci sono sempre queste squadre dai colori indefinibili, la Reggina sarà granata o amaranto? E chi sa quali sono i colori del Gela?
Meno male che sul colore granata dell'Acireale non ci sono mai stati dubbi.

Vedo che l'argomento ti scalda.
La mia era solo una precisazione senza sfondo polemico o provocatorio.
Ma a quanto vedo, la tua "acitanità" ti fa partire subito a testa bassa (come un toro quando vede rosso) verso qualunque cosa odori di catanesità, pur nei confronti di uno come me che catanese doc non è affatto, essendo io orgogliosamente originario di Caltagirone.
E non per sgretolare le tue certezze, ma a Caltagirone, credimi, non si sa molto di Acireale e dell'Acireale e sui colori della sua maglia. Fidati.

[Testa Dura]

Caro Garreccio, non mi scaldo proprio per niente, ovviamente. Anzi sono colpito dalla tua cortesia (non a caso sei di Caltagirone), piuttosto insolita da queste parti.
Peccato che a Caltagirone, come tu dici, non si sappia nulla di Acireale. Invece ad Acireale ti assicuro che si conosce bene Caltagirone (bellissima città al pari di Acireale) e che so bene anche i colori sociali dell'Aquila Caltagirone (bianco-rossi a strisce verticali), erede del glorioso Caltagirone, che qualche volto giocò anche contro l'Acireale.
Tra l'altro ho una particolare simpatia per i calatini, anch'essi schiacciati dall'egemone ct. Ma, a proposito, come mai Caltagiorne, che pure è sufficientemente distante da ct, non ha ottenuto quando ce n'era spazio, il ruolo di capoluogo. Noi ne abbiamo da sempre avuto la volontà e ci siamo sempre considerati diversi, ma pretesi fattori di vicinanza ci hanno tagliato le cambe; forse da voi ha giocato soprattutto il fatto che eravate anche voi in val di noto e una certa dipendenza psicologica, che perdonami se te lo dico, mostri anche tu non tanto quando tifi Catania (i gusti sono gusti) ma quando ti schieri a fianco dei catanesi in una battaglia che ci vedrebbe più logicamente fianco a fianco. Ciao.
Forza Acireale (ora più che mai! Duemila spettatori al Tupparello domenica scorsa. e avrebbero meritato di vincere, se l'arbitro lo avesse permesso). 

[garreccio]

Caro Testa Dura,
la cortesia con cui mi hai risposto, merita un mio personale apprezzamento 
L'argomento da te sollevato, tra l'altro, necessita una risposta decisamente un pò articolata, non foss'altro che il problema dell'autonomia del calatino, intesa come zona, ha radici storiche forse non note ai più, ma sicuramente oggetto di svariati dibattiti nel corso degli ultimi anni.

In breve: Caltagirone era stata designata quale capoluogo di una vasta zona comprendente l'attuale provincia di Enna e parte di quella di Catania, nel corso del ventennio mussoliniano. Era, infatti (e di fatto lo è anche adesso) il centro più importante di quel territorio (già allora contava 40.000 ab.); nulla a che vedere con Enna (in pizzo alla montagna e con soli 18.000 ab.) che però aveva in Napoleone Colajanni un suo prestigioso concittadino contiguo al fascismo, mentre Caltagirone aveva dato i natali a Luigi Sturzo, antifascista e da poco costreto all'esilio.
E così Enna fu fatta capoluogo di Provincia e Caltagirone, invece, no.

Devo dire, però, che nel corso degli anni, la nostra città ha goduto di una certa forma di autonomia "non scritta" nell'ambito della provincia di Catania.
Caltagirone, infatti, è sede di diocesi, di collegio senatoriale, di distretto telefonico (), di Tribunale, di uno degli ospedali più grandi della Sicilia. Sede di Compagnia CC, G.d.F., Commissariato di P.d.S, distaccamento di Polizia stradale. Vi sono presenti tutti gli istituti di ogni ordine e grado, facoltà universitarie e tanto altro ancora.
Insomma, la lontananza geografica (75 km) dal capoluogo etneo (e non solo geografica; il dialetto calatino, ad esempio, ha una cadenza totalmente differente da quello tipico dell'aera catanese, avvicinandosi più a quello del ragusano) è stata in parte sopperita da una serie di piccole conquiste "amministrative" che hanno reso Caltagirone una municipalità con un'autonomia particolarmente spiccata nell'ambito della provincia etnea.

Per quanto riguarda il mio tifare Catania: è una questione di cuore, privata, legata alla mia infanzia. Un amore calcistico che mi sono poi portato dietro fino agli anni più belli della mia vita, quelli universitari, passati nella Catania dei primi anni novanta...

Amore calcistico assolutamente slegato (a differenza tua) dal giusto orgoglio per la mia città d'origine. Sono e resteranno, almeno per me, due cose assolutamente diverse. Calcisticamente parlando, poi, Caltagirone (a differenza di Acireale e dell'Acireale) ha un passato e un presente decisamente irrilevanti...

Chiudo, pertanto, con un calcistico "forza Catania"! 
E non te la prendere se, da calatino, ho qualche difficoltà a capire in fondo tutto questo astio che cova tra voi e la città di Catania.
Quanto all'Acireale calcio, vi auguro ogni bene 
Un saluto!
 

[Testa Dura]

Caro Garreccio, anche se dici di far fatica a capire fino in fondo l'astio che cova tra Acireale e Catania, io credo che ti sei dato da solo la risposta.
Caltagirone, abbastanza lontana da Catania, gode di una condizione di semi-autonomia che vi fa sentire poco o nulla la sudditanza a Catania (ma aggiungo che vi ha anche fr.., visto che la semi-autonomia non è poi mai diventata autonomia piena).
Acireale, invece, pur non avendo nessun legame storico con ct (eravamo nella Valdemone, noi), nessuna affinità di base (dedicati a ogni genere di traffico e industria loro; chiusi nelle nostre molli abitudini e legati alle proprietà fondiarie, noi), e nessun interesse a stare insieme, siamo stati costretti sin dal 1817, e nonostante infinite proteste, a restare nella provincia di Catania.
Cosa ci abbiamo guadagnato? Niente, se non la vicinanza all'illusoria "modernità" catanese. Alla fine, pur contando oltre 50.000 abitanti, ed essendo una delle più belle città d'Italia per impianto e posizione, l'abbiamo presa sacrosantemente in quel posto, e hanno pure la faccia di sfotterti e di cercare di emarginarti se protesti (vatti a vedere la storia di questo topic e capirai).
In conclusione, niente provincia, niente Tribunale,  niente Università (e dire che eravamo la città degli studi, con tre licei classici quando ero ragazzo) niente prefisso telefonico (per quel che conta), appena appena un ospedale (ma volevano toglierci pure quello) e, alla fine, hanno tentato di toglierti pure la squadra di calcio (tanto c'è il ct in serie a, pensa che sollievo). 
Intanto, il turismo langue (anche perchè stare vicini a Catania non è certo un bel biglietto da visita) e l'economia, per quella che era la quarta città di Sicilia per reddito prodotto, è completamente allo sfascio, grazie alla massima concentrazione europea tutt'attorno di centri commerciali all'americana frutto di chissà quali traffici e della perdita dell'antico ruolo di centro di smistamento degli agrumi di mezza Sicilia.
Schiacciati completamente dalla vicinanza di una città più grande, molto più aggressiva e provvista di una solida pessima reputazione: ecco tutto. Per la scusa della non appartenenza alla Val di Noto e per più concreti maneggi di politicanti, ci troviamo persino inspiegabilmente esclusi, a differenza di Caltagirone, dal circuito del barocco, ecc, ecc, ecc. 
Ovvio che si covi un sentimento di rivalsa contro Catania, che, come sempre accade in questi casi, trova espressione nell'attaccamento a una squadra di calcio che da sempre rappresenta l'emblema di una città che non vuole arrendersi a un destino di periferia (e di che? Di una invivibile megalopoli senza capo né coda, altro che Milano del sud). Dove arrivano loro non cresce più l'erba, meglio stare a 75 chilometri di distanza, ascolta a me. Puoi permetterti anche il lusso di tifare per il ct (ma scusa, è certo più chic il Palermo, come ho potuto accertarmi andando in giro per l'Italia).
Forza Acireale.

[Caprarupens]

Toglietegli il vino

[Aldo]

Toglietegli il vino

Perché?

[Caprarupens]

Toglietegli il vino

Perché?

perchè non lo regge

[Trunz]

Ciao Testa, mi fa piacere che siamo ancora qui a parlare del nostro Acireale, o di altro.

 Trovo innanzitutto improprio che qualcuno faccia la solita ironia fuori luogo proprio quando finalmente si riesce a scambiare qualche valutazione sportiva ed extrasportiva, discutibile che sia e ho già troppe volte espresso il nio pensiero in proposito, condividendo molte delle cose che dici e dissentendo su altre.

Tornerei a parlare dell'Acireale. Che ne pensi dei nuovi acquisti, ora è arrivato, e ci voleva, anche un portiere. si sta insomma mettendo assieme una squadra che possa quest'anno puntare alla salvezza e in seguito servire da base per riprendere finalmente quota. E'vero che il ritardo rispetto agli altri è pesante, però qualche squadra che ci precede è stata smantellata e anche se si arriva ai play-out, e del resto siamo terzultimi e ci siamo già, la squadra può riuscire a vincerli.

Certo, sarebbe stato bello bagnare con una vittoria con la capolista la nuova gestione, e c'è mancatodavvero poco, con un Messina che nel secondo tempo non riusciva a superare la metà campo. Cose da pazzi se si pensa che quindici giorni fa eravamo sul punto di gettare la spugna.

In ogni caso il ravvivato entusiasmo è un fatto.

Ciao ancora a un saluto a Garreccio che ci è venuto a visitare cortesemente.     

[amenano60]

Pero'.........qui c'e' veramente una bella comitiva!

Si......vi verro' a trovare qualche volta..... 

Saluti..........ROSSAZZURRI!






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[Trunz]

Oggi tutti allo stadio Tupparello, per preparare la definitiva rinascita dell'Acireale!


La Ssd Acireale calcio presenta l'evento: “I granata accendono la città”. In occasione della gara del 19 gennaio 2013 contro il Ragusa, valevole per la ventesima giornata di campionato, la società ha allestito un ricco programma post-partita che valorizzerà un momento tanto atteso dalla cittadinanza acese e da tutti gli appassionati sportivi: l'attivazione ufficiale dell'impianto di illuminazione del “Tupparello”.

Di seguito il programma del pomeriggio granata:

ore 17.00: Acireale – Ragusa

A seguire presentazione ufficiale della nuova dirigenza con ospiti: Nina Moric, Francesca Fioretti e Federica Nargi e poi concerto degli Zero Assoluto, famoso duo musicale pop italiano.

I prezzi sono di 15 euro per il settore “tribuna centrale” e 10 euro per le curve. Acquistabili in prevendita giovedì 17 gennaio presso la sede di via Pasiano n. 36 e ai botteghini dello stadio “Tupparello” venerdì 18 gennaio (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00) e sabato 19 gennaio dalle 9.00 sino al fischio d'inizio della gara.

Saranno valide le tessere abbonamento e i mini abbonamenti “D nuovo C credo”.

[Trunz]

Tutto bello, tranne il risultato!

O meglio, tranne il risultato fino a un minuto dalla fine, perché il pareggio finale anche se serve a poco, segna comunque un ' inversione di tendenza e forse un segno del destino, come speriamo tutti i granata.

Entusiasmo a fiumi, spettacolo finalmente decente, l'illuminazione come ormai non ci si sperava più, una dirigenza giovane e imprenditoriale, una squadra così così...

Ecco qui le dolenti note. Occorrono rinforzi, e non penso a giocatori dal Brasile o dall'Argentina, penso a giocatori locali di peso, e di sicura affidabilità, che possano garantire il recupero necessario di quest'anno , non facile per la distanza in classifica e il recupero del Noto, capace di fare tre gol al Cosenza, ma com'è che queste squadre hanno improvvise amnesie?

Comunque la nostra è proprio una storia di passione.

[Testa Dura]

Caro Trunz, ti sfugge che il Noto ha praticamente rifatto la squadra (Mautone compreso), mentre noi fin qui ci siano limitati ad una operazione di immagine, sia pure eccezionalmente riuscita. Non escludo che poi segua qualcosa di più concreto ma non vorrei che il giovane Palella abbia nella sua permanenza a Milano fatte proprie alcune tipiche abitudini milanesi (curare l'immagine evitando accuratamente la sostanza).
Speriamo che sia ancora nel profondo un vero concreto, testardo, cocciuto, tenace e affidabile acese!

Forza Acireale 

[Testa Dura]

Suazo in granata??
Signori, non sono d'accordo!!
Già abbiamo dovuto ingoiare il rospo di giocatori provenienti dalla primavera del ct.
Ripristiniamo una vecchia e sacrosanta tradizione che vuole l'assenza di contratti, "nemichevoli",  e scambi di giocatori tra ct e Acireale, anche se convenienti per i granata! Ci vuole poco da passare da una semplice collaborazione a un rapporto in qualche misura "satellitare". Diffidiamo da altri passi del genere la nuova dirigenza, entusiasta, volenterosa (e forse danarosa), ma certo inesperta e poco accorta. 
Il Tupparello e gli alberghi acesi aperti, viceversa, ad accogliere con simpatia e sicurezza tutte le squadre avversarie del ct.
Così sentenziò Manitù. Augh!
Forza Acireale