Comunque ottime notizie dall'assessore Valenti, secondo La Sicilia.
Vista l'aperta contrarietà dei comuni interessati, oltre alle Aci - riconoscite come formanti un sistema a parte (ci voleva tanto a scoprire l'acqua calda, visto come la cosa è evidente) - a Valverde, Viagrande s San Giovanni la Punta (il cui sindaco si era già fortemente dichiarato contrario) resteranno fuori dalla città metropolitana anche i comuni del parco dell'Etna. Non si capisce bene se pure Trecastagni sarà esclusa, come sarebbe meglio.
Resta ferma, come è giusto, la contraria volontà che eventuali comuni che invece volessero espressamente aderire al progetto, ma pare che non ci sia nessuno. Al contrario, altri comuni come Misterbianco e Motta si siano già espressi per uscire dalla città metropolitana.
Un pasticcio, insomma, che poteva essere facilmente evitato consultando preventivamente le comunità. Bastava davvero molto poco. Comunque anche chi è capace di ritornare sui propri errori merita un piccolo plauso.
A questo punto occorre partire al più presto con un serio e ponderato progetto di costituzione del libero consorzio di comuni, già dall'inizio da prospettare non nel segno di imporre un'egemonia acese, ma di condividere su un piano di parità con gli altri comuni un progetto fondato di sviluppo. Ce ne sono tutte le premesse: mare e montagna, una campagna da urlo, centri con immense potenzialità turistiche e via continuando.
Scommetto che se tale prospettiva, veramente rivoluzionaria, dovesse passare magari, e sarebbe meglio per tutti, verranno meno molte ragioni di rivalità con Catania.
Speriamo bene.