Autore Topic: Reggina Calcio: un esempio su cui riflettere... PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!!  (Letto 11203 volte)

Offline cantarutti72

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Cari fratelli rossazzurri, leggete questo articolo di un giornalista reggino che sintetizza i vizi della dirigenza amaranto che hanno condotto alla mesta retrocessione in B dei calabresi..
http://www.strill.it/index.php?option=com_content&task=view&id=39467&Itemid=164

Dopo aver letto questo articolo, oltre a numerosi post dei supporters reggini, mi accorgo di quanta, ma quanta similitudine ci sia tra la società amaranto e quella rossazzurra.
E con quanto si sta profilando nell'immediato futuro (sostituzione di certezze quali Walter Zenga + mezzo reparto difensivo...e non è cosa da poco!!) temo che la drigenza etnea si stia incanalando dal punto di vista della politica gestionale (e ahimè dell'autoconvincimento) verso la stessa direzione intrapresa negli ultimi anni da Lillo Foti.
IL CALCIO CATANIA HA MOLTE PIU' RISORSE ECONOMICHE DI QUANTO PULVIRENTI E LO MONACO VOGLIANO FAR CREDERE!!!
Fermiamo questa disastrosa campagna di...indebolimento PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!!!!!!!!!!!!! [/b]
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline bua

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Beh, ancora non si è fatto nulla.
Comunque la nostra dirigenza sa benissimo che la retrocessione sarebbe un bel problema, e in ogni caso la Reggina per 7 anni ha mantenuto la categoria pur rivoluzionando molto la rosa.
Secondo me il salto di qualità si farà quando la retrocession non equivarrà più a un fallimento da recuperare in molti anni come è stato finora. Poi la B, prima o poi, toccaa tutti, come dimostra la storia: il Parma dopo 18 anni, la Reggina dopo 7, il Napoli e la Samp, be nnon mi ricordo, il Chievo dopo 6, il Verona dopo un sacco di anni.
Stiamo vigili ma anche sereni, finora la società hamantenuto le promesse ed è stata coerente con quanto detto.
Ciao!

Offline cantarutti72

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Caro Bua, vorrei sottolineare un passo del citato articolo del buon Paolo Ficara: " La storia insegna che bisogna sempre migliorarsi o tendere a farlo, altrimenti l'uomo vivrebbe ancora nelle caverne. Le ambizioni del pubblico reggino sono dunque da considerarsi naturali, e sognare l'Europa dopo aver realizzato il sogno della Serie A va oltre il rischio di una Waterloo che può essere sempre dietro l'angolo, anche nel percorso di un grande condottiero. Il massimo dirigente ha invece preferito camminare sul cornicione del quartultimo posto, scivolando senza essere riuscito a togliersi soddisfazioni maggiori "
Sante parole, è un concetto che se ben ricordi ho sempre espresso nei miei post: nel calcio, come in ogni attività umana se vuoi raggiungere un determinato obiettivo devi puntare e ti devi attrezzare per un target più elevato. E' UNA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA, DI ASSICURAZIONE CONTRO GLI IMPREVISTI!!! Dunque sono fermamente convinto che se il Catania vuole un campionato tranquillo la prossima stagione, deve allestire una squadra da settimo posto!!!Male che vada, dico, male che vada SIAMO SALVI.Se poi le cose vanno al di là delle previsioni magari andremo in Europa!!!MA PERLOMENO RESTIAMO IN A. Io invece temo che la dirigenza voglia camminare sull'orlo del precipizio, puntando ad una filosofia gestionale improntata sull'ottenimento del medesimo risultato investendo il meno possibile.E qui subentra il discorso dell'autoconvincimento da parte della dirigenza, che presto degenera nella presunzione di essere degli onnipotenti, delle persone dotate di un intuito ed intelligenza superiori alla media grazie ai quali la si riesce a spuntare sempre e comunque.Caro Bua, sì è vero, la storia di una società di calcio è fatta di cicli, come del resto la storia umana in senso lato.Crollano monarchie, imperi, multinazionali, figuriamoci se un giorno non può finire una squadra in serie B! Bisogna però vedere  quali tracce, quali ricordi e conquiste si è lasciati lungo questa parabola che prima o poi sarà discendente....!!!! Hai giustamente menzionato la Samp e il Napoli, come fulgidi esempi di come tutto possa finire nel giro di pochi anni....lasciando tuttavia dei meravigliosi ricordi: scudetti, coppe europee, delirio di felicità immensa per tutta la tifoseria.E tutto questo è stato ottenuto da due società che non possedevano immense risorse come Inter Juve e Milan.Hanno solo pensato bene di creare dal punto di vista tecnico delle basi solide: innanzitutto un allenatore FISSO (Boskov e Bianchi nella fattispecie) e poi una difesa consolidata, e poi ancora due fuoriclasse intoccabili e invendibili (Vialli e MANCINI E Maradona).Qui invece stiamo cambiando allenatore e smantellando mezza difesa.STIAMO TOGLIENDO DELLE CERTEZZE IN CAMBIO DI INCOGNITE.E questo lo chiamiamo miglioramento, rafforzamento????!!!E' giusto far quadrare i conti ma qui il concetto credo che si stia stressando, esapserando al massimo !!!Il CATANIA non è una catena di supermercati o una compagnia aerea dove ti puoi permettere di far stirare il collo ai dipendenti, tanto non se ne andranno mai perchè c'è penuria di posti di lavoro e puoi dunque massimizzare i profitti (anche perchè tali attività non hanno l'alea di quella calcistica dove un giocatore o un'allenatore può darti il 30% in meno o in più di quanto ti possa aspettare!!!).Nel calcio i giocatori sono sempre attratti dalle "sirene" delle società che ti propongono ingaggi più sostanziosi.Catania sta divenendo solo un porto di passaggio per quei giocatori che appena valorizzati non vedono poi l'ora di accasarsi in squadre più ambiziose..Questa è stata la politica della Reggina e questa è la politica del Catania.Se  lasceremo il certo per l'incerto prima o poi ci lasceremo le penne.La storia, la statistica parlano chiaro.Il mitico Genoa di Bagnoli non appena è subentrato quella calamità naturale di Maifredi è sprofondato in B.ED ERA cambiato solo l'allenatore!!!.Stesso discorso per Samp e Napoli non appena sono andati via i gioielli Vialli E mancini e non appena Diego Armando ha avuto i noti problemi di droga.Abbiamo visto come abbiamo rischiato di grosso non confermando una certezza come PASQUALE Marino, sostituito da quel bottegaio ,da quella quintessenza di mediocrità chiamato Baldini, .Abbiamo ritrovato una certezza, un vincente, un positivo come Walter Zenga e ora ce lo faremo scappare.!!!!CHE MINKIA DI FUTURO CI ASPETTA, permettetemi la volgarità!!!!!!
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Offline Caprarupens

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..............Catania sta divenendo solo un porto di passaggio per quei giocatori che appena valorizzati non vedono poi l'ora di accasarsi in squadre più ambiziose..Questa è stata la politica della Reggina e questa è la politica del Catania.Se  lasceremo il certo per l'incerto prima o poi ci lasceremo le penne.La storia, la statistica parlano chiaro.Il mitico Genoa di Bagnoli non appena è subentrato quella calamità naturale di Maifredi è sprofondato in B.ED ERA cambiato solo l'allenatore!!!.Stesso discorso per Samp e Napoli non appena sono andati via i gioielli Vialli E mancini e non appena Diego Armando ha avuto i noti problemi di ***.Abbiamo visto come abbiamo rischiato di grosso non confermando una certezza come PASQUALE Marino, sostituito da quel bottegaio ,da quella quintessenza di mediocrità chiamato Baldini, .Abbiamo ritrovato una certezza, un vincente, un positivo come Walter Zenga e ora ce lo faremo scappare.!!!!CHE MINKIA DI FUTURO CI ASPETTA, permettetemi la volgarità!!!!!!

Caro Cantarutti hai ragione a dire che - in sintesi - bisogna sempre migliorarsi ma come?
Se ben ricordi l'anno scorso dei mediocrissimi giocatori hanno rifiutato il trasferimento a Catania due nomi per tutti: Cacia che la Fiorentina non vedeva l'ora di sbolognare e Granoche (Granoche chi?) perche la moglie preferiva più il clima di Treviso (dico: Treviso) a Catania.
Rassegnamoci, se non facciamo un exploit tipo Genova da noi non viene nessun campione in disarmo e nessuna promessa-promessa ma solo giocatori che hanno bisogno di rilanciarsi o "scommesse".
Io penso che fino ad ora la società ha ben figurato con le sue risorse a sua disposiz<ione e non facendo debiti a destra ed a manca (per citare alcune squadre che tu hai citato) alla Cragnotti ed alla Ferlaino.... che si hanno vinto uno scudetto ma hanno (di fatto) fatti FALLIRE le due società. Ricordiamoci l'ubicazione di queste due squadre una Roma l'altra Napoli!
Catania pur con tutto in regola è stata mandata in eccellenze!
Questione allenatore:
Io vivo a Firenze e quindi mi misuro con i tifosi (compreso ex calciatori della Viola) di realtà calcistiche ben più consolidate della nostra (almeno riguardo la serie A) e ti assicuro che Zenga è apprezzato me è anche visto con ddiffidenze, alla domanda ipotetica: "vorreste Zenga come allenatore?" tutti mi hanno risposto di no perchè una cosa è gestire uno spogliatoio di ragazzi e "giocatori in disarmo" una cosa è gestire uno spogliatoio con alcuni "campioni" o presunti tali.
Ergo: come specificato in altro post, Zenga farebbe bene a rimanere a Catania e continuare la sua parabola ascendente visto che è ancora "non pronto" per una società da scudetto o Champions, subirebbe troppe pressioni da una società con conclamate mire Europee (la ex Uefa) e non gli converrebbe cambiare con una società con le nostre stesse ambizioni.
Un'ultima cosa.
Non capisco come mai c'è questa psicosi che Zenga andrà via. Od a Catania ne sapete più di me o appunto è la sindrome di abbandono che ci prende (specialmente a noi Siciliani) quando siamo innamorati sia l'oggetto del nostro amore una cerbiatta dalle gambe snelle od una passione calcistica per una persona che si è strameritata il nostro affetto (calcistico, si intende!).

Offline bua

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Personalmente posso solo costatare che, anche se partiranno dei pilastri quali Stovini e Baiocco, rimarranno delle ex incognite che adesso sono certezze quali Biagianti, Silvestre e Morimoto, con il vantaggio di avere una carriera davanti e non penso abbiano fretta di spendersi altrove, avendo qui una società che crede in loro.

E arriveranno anche altri. L'unica cosa che temo è proprio la partenza di Baiocco non tanto per le sue indubbie doti tecniche, quanto per la sua capacità di "catechizzare" i nuovi e spiegare loro la nostra realtà. Questo compito adesso toccherà a Mascara. Poi arriveranno anche giocatori forti, come è stato lo scorso anno con Ledesma, che pur avendo fatto intravedere di essere giocatore superiore alla media, non ci ha fatto ancora fare lo sperato salto di qualità.

Insomma io penso chela società lavori per migliorarsi, lo scorso anno non ci è riuscita perché si è rotto qualcosa fra Baldini e la squadra, ma penso che siamo ocmunque oramai una realtà doveogni allenatore può far bene, poiché i giocatori sanno che non conviene giocare contro il tecnico (infatti i vari Fresi, Ferrante, Bruno &CO sono stati liquidati anche per aver fatto le scarpe a Costantini). Ricordiamoci che mantenere lo stesso livello tecnico con una formazione più giovane significa già migliorarsi (e magari che comporta un monte ingaggi inferiore).

Insomma, io credo che Zenga rimarà, ma se verrà Pane non canterò certo il de profundis già a giugno.
Infine io credo che la categoria non ha troppa importyanza, il motivo per cui tengo alla A è che rende facile la sopravvivenza della società, che è quello che mi interessa, anche perché credo che nemmeno no scudetto potrebbe darmi emozioni paragonabili ad una promozione dopo 23 anni di assenza o a salvezze come le ultime tre. Ma naturalmente non posso pretendere che tutti vivano questa avventura come me:-)
Ciao!

Offline Michelangelo

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Allo stato attuale il prossimo campionato (peraltro già definito dallo stesso Lo Monaco molto più difficile di quello che sta per chiudersi) è una bella incognita e non nascondo pure io una certa preoccupazione. Il rischio di fare la fine della Reggina se si intraprende quella strada non è poi così remoto...
Tra qualche settimana ne sapremo certamente di più... Speriamo in una saggia operazione di mercato, Lo Monaco sa operare bene in questo campo... ;-)

Offline marco-69

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Ho letto l'accorato appello di Cantarutti. Ma si parte da un presupposto sbagliato: a Reggio la squadra e' stata smantellata. A Catania la squadra sta subendo un principio di svecchiamento, necessario. Fra tutti coloro che vanno via rimpiango solo Bizzarri. I cardini di questa squadra in prospettiva futura restano:
resta Biagianti, resta Capuano, resta Potenza e Ledesma, Mascara e Morimoto oltre a Martinez.
Se il merito dell'azione e' corretto, il metodo e' discutibile. L'Editto Bulgaro col quale si e' imposta l'estromissione dalla  squadra di fior di professionisti sol perche' non rientravano nei piani societari non mi e' piaciuta. E non deve essere piaciuta nemmeno al tecnico. Lo svecchiamento prevede un rimpiazzo in almeno 5-6 ruoli di cui almeno 3 titolari.

La difesa e' quella piu' penalizzata con la perdita di due tasselli importanti, tuttavia ancora non sappiamo quali saranno i sostituti. Ma io ricordo l'ironia col quale venne accolto "manitos de Mantequilla", ironia alla quale anche io ho dato contributo.

Ancora e' presto per poter definire la qualita' della futura squadra. Gia' le chiacchere di calciomercato sono un esercizio sterile e ozioso, figuriamoci il pre-calciomercato. Cantarutti ha ragione quando afferma che per la sopravivenza di qualunque attivita' occorre migliorarsi.

Sempre.

E allora io dico l'unico motivo di rammarico vero che questa buona stagione mi ha dato.
Secondo me il Catania sarebbe potuto tranquillamente finire a ridosso delle questuanti all'UEFA. Col Cagliari. Con l'Atalanta. A ridosso di un decimo posto, lontano dalla zona rossa. Lo smottamento delle ultime 6 partite, deciso a tavolino per precisa scelta SOCIETARIA e non TECNICA, ha praticamente svalutato il buon campionato fatto dal Catania. Il salto di qualita' non si fa solo salvandosi in anticipo. Si fa piazzandosi a ridosso delle grandi, assieme alle medie. Si fa VINCENDO anche con le grandi, comunque provandoci. Da questo punto di vista, la disastrosa gestione delle ultime partite ha compromesso questo fattore di crescita arrestando il trend positivo. E creando l'attuale malumore fra Societa' e Trainer. Allora caro Cantarutti dovremo adattarci a vivacchiare in A in attesa dell'ineluttabile tracollo?

No. il punto e' un altro. Come dice Caparupens noi in A film non ne abbiamo fatti. Non e' un reato galleggiare nell'anonimato della A. L'Atalanta lo fa da anni. Il Cagliari pure. Idem Siena. E i loro tifosi non ne richiedono di exploit, saggiamente.

Il Catania fino allo scorso anno non era neanche padrone del proprio destino. Domani al Cibali faremo festa, senza dover stare con le orecchie incollate alle radioline. Purtroppo occorre radicarsi in questa categoria. Diventare credibili. E con i mezzi che questa proprieta' ha deciso di usare occorrera' parecchio tempo. Anche a me piacerebbe un investimento pesante e massiccio sul calciomercato. Anche a me piacerebbe un Moratti in rossazzurro.

Purtroppo non c'e'. E allora faccio di necessita' virtu'. Cantarutti non e' la mediocrita' a ucciderti. E' la mania di grandezza. A Catania non vogliamo essere mediocri. Ma con i mezzi a disposizione possiamo ambire solo a manie di grandezza..Non alla grandezza. E io ricordo maniaci di grande spessore alla guida del calcio Catania nella mia quarantennale esperienza.

Maniaci la cui polvere ci stiamo scrollando solo adesso.
Al momento siamo cosi'. Se riuscissimo ad avanzare lo faremmo lentamente. Ma avanzare.. non e' un poblema. Il prolema e' capire cosa accadrebbe in caso di recedimento. Io non voglio la UEFA se la UEFA mi deve costare la B, o peggio la scomparsa..Allora meglio una societa' umile, ma in grado di risalire in A quando le cose andranno per il verso sbagliato.

Come Cagliari. Come Atalanta. E come Reggina.

Offline cantarutti72

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E' un vero piacere dialogare con voi ,cari Bua, Caprarupens e Marco 69.
Avete ragione quando dite che per un passo più lungo della gamba si è arrivati poi con il bilancio in tribunale e con la radiazione (o lodo Petrucci) dai campionati di appartenenza.
Non ho mai pensato che una società debba dissanguarsi per mantenere la categoria o puntare verso traguardi più elevati.Il grandissimo merito del Catania è stato sinora l'aver ottenuto con un'oculata politica gestionale di equilibrio finanziario ciò che molte   squadre hanno conseguito spendendo cinque, sei o forse dieci volte più. E ciò è dovuto esclusivamente alla capacità di aver creato VALORE AGGIUNTO.In che modo? Attraverso l'individuazione di elementi non ancora conosciuti ed osservati su vasta scala che poi sono esplosi, facendosi conoscere dal grande pubblico indossando la maglia rossazzurra. Ma il punto è questo: i giocatori di calcio non sono beni materiali, materie prime che estrai a bassissimo costo da giacimenti siti in un paese emergente, per poi importarli in italia e raffinare vendendoli poi al mercato ad un prezzo venti volte superiore al costo.Il calcio non è un'industria petrolchimica dove tutto puoi programmare e decidere a tavolino. Qui nel calcio esiste un elemento preponderante che costituisce la gioia, il bello di questo gioco ma anche il tormento, la sofferenza: L'ALEA, l'incertezza.Elementi irrazionali che spesso sconvolgono in meglio o in peggio i programmi societari.Se acquisti un cannoniere di una squadra, non è mai detto che faccia goal nella tua.Se compri un roccioso difensore, non è detto che da te renda come nella precedente stagione e  così via. Voglio solo dire che il Catania ogni anno sta gettando al vento delle occasioni per fare un grande salto di qualità.Dico che il grandissimo merito di aver portato in auge dei giocatori viene sminuito dalla quasi immediata cessione di essi. Sarebbe bastato trattenere alcuni giocatori, (dunque dov'è il passo più lungo della gamba?), per vedere un Catania alle stelle.Dove saremmo arrivati con un Pasquale Marino, un Caserta ed un Vargas in più?Va bene, abbiamo ricavato dodici milioni di plusvalenza, ed abbiamo persino avuto la capacità di costruire una squadra ancor più forte senza i predetti elementi, mettendo in cattedra ulteriori nuovi talenti COME Albano Bizzarri...che ci ha dato il benservito, attratto dalle sirene laziali, da una società che peraltro finanziariamente è in confronto al Catania una nave che imbarca acqua da tutti i lati...mah  8|.Mi rammarica , mi fa rabbia vedere cose del genere.Se una solida società come il Calcio Catania non trattiene quegli elementi di qualità che essa stessa ha saputo coltivare e portare alla ribalta, chi dovrà adottare tale politica gestionale ? E' un vero paradosso. Ok, adesso arriveranno i sostituti in porta e al centro della difesa ed anche, forse, in panchina.MA RIPETO, NON SI TRATTA DI GRANO O PETROLIO per i quali sappiamo quanto e come renderanno.Si tratta di uomini.Si tratta di un' incognita grande quanto tutta la meravigliosa città etnea.E purtroppo non sempre le cose possono andare bene, azzeccando sempre talenti nelle più sperdute località del mondo.
E poi permettetemi anche di dire che sì abbiamo visto fallire Napoli e Torino per le manie di grandezza da voi menzionate.Ma esiste anche un Cagliari che da vent'anni è lì in prima fila gustando peraltro l'ebbrezza della UEFA ai tempi di Lulù Oliveira.C' è un'Atalanta che era riuscita ad arrivare in semifinale dell'allora Coppa delle Coppe (con il grande Cantarutti e Stromberg).E poi è venuto un Chievo che con una società come la Paluani alle spalle che fattura 50 milioni di euro annui (contro i 330 e passa del gruppo Pulvirenti) riesce per tre o quatro anni su sei di serie A consecutiva, se non sbaglio, ad andare in Europa.Spesso mi chiedo : ma noi siamo figli di NN per non approdare a certi traguardi almeno una volta nella vita??Credetemi, non si arriva al fallimento se si comincia a costruire un'ossatura stabile di una squadra , allenatore compreso.Questo continuio turnover tecnico stagionale prima o poi si sfascerà, ma non è sfiga, è solo un affatto puramente statistico.Prima o poi si cade.Speriamo bene
Abbracci
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Offline Caprarupens

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A quanto pare avevate tutti ragione: Zenga va via ed io che mi ostinavo a pensare che erano solo boutades giornalistiche di fine campionato!

Offline cantarutti72

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...Pasquale Marino, Fabio Caserta,Walter Zenga, Davide Baiocco, Gionatha Spinesi, Lorenzo Stovini, Albano Bizzarri (escludo Vargas perchè quella la ritengo una manovra "necessaria" che avrebbe fatto qualunque società) : tutti elementi che hanno dato tantissimo alla causa rossazzurra e che avevano ancora tante motivazioni ed energie per dare ancora di più e far gioire i tifosi...a questo punto mi chiedo: non sono già troppi gli elementi validi che sono andati via da Catania perchè si possa pensare che la dirigenza abbia avuto la ragione dalla parte sua? Insomma: tutti poco riconoscenti a ciò che la dirigenza ha fatto per loro?tutti ambiziosi? tutti mercenari? no, non credo proprio...e la risposta per un certo verso a ciò che ho detto in questo topic l'ha data il presidente Pulvirenti nell'intervista del dopo partita di oggi.Bizzarri, Baiocco e se non erro anche Spinesi hanno fatto un giro di campo in segno di ringraziamento ai tifosi da cui hanno raccolto grandi ovazioni per il loro apporto enorme alla causa rossazzurra in questi ultimi anni.Non vedo nulla di male in tutto ciò, anzi...nessuno di noi credo veda in negativo un tale comportamento...tranne il Presidente che invece ha ritenuto tale passerella "roba da sceneggiata napoletana", mostrando un chiaro disprezzo per un'azione ritenuta poco ortodossa per il "dogma" della dirigenza rossazzurra.
Mi dispiace ragazzi, raccogliendo i cocci qua e là, componendo gli indizi sto pensando sempre più che il Catania sia una società che verrà gestita alla stessa stregua di una catena di supermercati o di una compagnia aerea...UNA MACCHINA PRODUTTRICE DI UTILI, DI RISORSE FINANZIARIE.Niente spazio alle passioni, al cuore, nè tantomeno ai sogni.Tutto deve filare in nome di una logica utilitaristica che non guarda in faccia a nessuno, trattando i protagonisti, le forze lavorative di tale progetto come dei numeri, delle pratiche da archiviare a proprio piacimento.
Qui si sta svilendo la vera essenza del calcio che è principalmente passionale e in ciò si manca di rispetto proprio al grande pubblico, ai tifosi che sono stati, sono e saranno la vera anima di una squadra di calcio. Quanto sta facendo il Calcio Catania spa è la rappresentazione del detto "u supecchiu è comu u mancanti". Il calcio, quello amministrato, deve essere  un giusto mix di passione ed  equilibrio gestionale.Quando eccede la prima si va al dissesto finanziario,...ma quando eccede la seconda, ed è il caso del Catania, NON SI LASCERA' MAI ALCUN SEGNO DI RILIEVO NELLA STORIA, NEI RICORDI DI UNA TIFOSERIA.Del Catania degli anni sessanta si ricordano le mitiche vittorie con Milan, Inter e Juve.Quel leggendario 4-3 il giorno di S.AGATA del 1961 contro i rossoneri o il 2-0 contro i nerazzurri di Herrera.Di questo Catania cosa si ricorderà tra quarant'anni: le plusvalenze contabili della cessione di Vargas o il margine operativo lordo positivo in conto economico?
Mi auguro un giorno, magari tra dodici mesi esatti, di chiedere scusa per quanto detto in questi giorni.
FORZA CATANIA, SEMPRE!!!!!
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umastru

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...Pasquale Marino, Fabio Caserta,Walter Zenga, Davide Baiocco, Gionatha Spinesi, Lorenzo Stovini, Albano Bizzarri (escludo Vargas perchè quella la ritengo una manovra "necessaria" che avrebbe fatto qualunque società) : tutti elementi che hanno dato tantissimo alla causa rossazzurra e che avevano ancora tante motivazioni ed energie per dare ancora di più e far gioire i tifosi...a questo punto mi chiedo: non sono già troppi gli elementi validi che sono andati via da Catania perchè si possa pensare che la dirigenza abbia avuto la ragione dalla parte sua? Insomma: tutti poco riconoscenti a ciò che la dirigenza ha fatto per loro?tutti ambiziosi? tutti mercenari? no, non credo proprio...e la risposta per un certo verso a ciò che ho detto in questo topic l'ha data il presidente Pulvirenti nell'intervista del dopo partita di oggi.Bizzarri, Baiocco e se non erro anche Spinesi hanno fatto un giro di campo in segno di ringraziamento ai tifosi da cui hanno raccolto grandi ovazioni per il loro apporto enorme alla causa rossazzurra in questi ultimi anni.Non vedo nulla di male in tutto ciò, anzi...nessuno di noi credo veda in negativo un tale comportamento...tranne il Presidente che invece ha ritenuto tale passerella "roba da sceneggiata napoletana", mostrando un chiaro disprezzo per un'azione ritenuta poco ortodossa per il "dogma" della dirigenza rossazzurra.
Mi dispiace ragazzi, raccogliendo i cocci qua e là, componendo gli indizi sto pensando sempre più che il Catania sia una società che verrà gestita alla stessa stregua di una catena di supermercati o di una compagnia aerea...UNA MACCHINA PRODUTTRICE DI UTILI, DI RISORSE FINANZIARIE.Niente spazio alle passioni, al cuore, nè tantomeno ai sogni.Tutto deve filare in nome di una logica utilitaristica che non guarda in faccia a nessuno, trattando i protagonisti, le forze lavorative di tale progetto come dei numeri, delle pratiche da archiviare a proprio piacimento.
Qui si sta svilendo la vera essenza del calcio che è principalmente passionale e in ciò si manca di rispetto proprio al grande pubblico, ai tifosi che sono stati, sono e saranno la vera anima di una squadra di calcio. Quanto sta facendo il Calcio Catania spa è la rappresentazione del detto "u supecchiu è comu u mancanti". Il calcio, quello amministrato, deve essere  un giusto mix di passione ed  equilibrio gestionale.Quando eccede la prima si va al dissesto finanziario,...ma quando eccede la seconda, ed è il caso del Catania, NON SI LASCERA' MAI ALCUN SEGNO DI RILIEVO NELLA STORIA, NEI RICORDI DI UNA TIFOSERIA.Del Catania degli anni sessanta si ricordano le mitiche vittorie con Milan, Inter e Juve.Quel leggendario 4-3 il giorno di S.AGATA del 1961 contro i rossoneri o il 2-0 contro i nerazzurri di Herrera.Di questo Catania cosa si ricorderà tra quarant'anni: le plusvalenze contabili della cessione di Vargas o il margine operativo lordo positivo in conto economico?
Mi auguro un giorno, magari tra dodici mesi esatti, di chiedere scusa per quanto detto in questi giorni.
FORZA CATANIA, SEMPRE!!!!!

Magari due vittorie sul Palermo e 43 punti. Ragazzo cerchiamo di non fare pi.pì fuori dall'ori.nale. Questa società con tutti i difetti di comunicazione che vuoi, con una certa arroganza in alcuni comportamenti, ha sempre pagato puntualmente i propri tesserati e sta costruendo un futuro  ai giovani siciliani che provano a sfondare nel calcio. Tanto per dire, un Falconeri dopo il fallimento del Toro non sarebbe tornato a Catania se non c'era Lo Monaco.
Per cui prima di parlare di società arida che pensa solo a soldi mi farei un ripassino sul passato della società Calcio Catania, Che sò vogliamo parlare dell'esule Gaucci? Famoso mecenate?
Se vogliamo accusare qualcuno di qualcosa bisogna avere delle prove, non chiacchiere o mal di pancia.
Con affetto.
"U Mastru"

Offline cantarutti72

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Magari due vittorie sul Palermo e 43 punti. Ragazzo cerchiamo di non fare pi.pì fuori dall'ori.nale. Questa società con tutti i difetti di comunicazione che vuoi, con una certa arroganza in alcuni comportamenti, ha sempre pagato puntualmente i propri tesserati e sta costruendo un futuro  ai giovani siciliani che provano a sfondare nel calcio. Tanto per dire, un Falconeri dopo il fallimento del Toro non sarebbe tornato a Catania se non c'era Lo Monaco.
Per cui prima di parlare di società arida che pensa solo a soldi mi farei un ripassino sul passato della società Calcio Catania, Che sò vogliamo parlare dell'esule Gaucci? Famoso mecenate?
Se vogliamo accusare qualcuno di qualcosa bisogna avere delle prove, non chiacchiere o mal di pancia.
Con affetto.
"U Mastru"
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Ho detto che tra dodici mesi chiederò scusa per quanto detto (spero).Tutto il discorso è partito dalla retrocessione della Reggina.Dimostrami, visto che parli di prove, che la filosofia gestionale della Reggina sia stata diversa dal quella attuale del club etneo.Dimostrami che cambiando il certo per l'incerto si andrà sempre avanti e si azzeccheranno tutte le mosse.La mia prova è la storia, i dati statistici.Un solo allenatore, dico un solo allenatore può cambiare in meglio o in peggio il destino di una società di calcio.Maifredi sprofondò un Genoa che l'anno prima era in zona UEFA, Agroppi fece scendere in B una squadra di campioni (Batistuta, Laudrup, Effenberg, Baiano).Figuriamoci se si smantella anche mezza difesa.Ripeto ancora una volta, sei i giocatori fossero petrolio greggio , allora la continua campagna di valorizzazione del prodotto e di successiva vendita sarebbe A DIR POCO apprezzabile.MA PARLIAMO DI UOMINI, non di merci. Spero che l'intuitto calcistico di Lo MOnaco sia sempre vincente, ma ho molta paura dei cambiamenti, non posso farci nulla
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Offline vasco

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Ciao a tutti.
Finalmente il Catania. Con questa vittoria sul Napoli, finalmente possiamo considerare chiusa questa stagione. Potevamo rimanere con una squadra incapace di vincere nell'ultima parte di Campionato? Adesso ci aspetta l'estate di chiacchiere. Però alcuni punti fermi ci sono. Catania è oramai una buona piazza calcistica: società, pubblico, stampa sono all'altezza della serie A. Quest'anno lo hanno dimostrato, credo definitivamente. E' chiaro che il cambio di un'allenatore è sempre un'incognita, così come la personalità di un Baiocco in campo e in allenamento sarà difficile da sostituire: un giocatore che ha incarnato il senso della squadra e l'attaccamento alla maglia del Catania. Ma nulla è eterno e bisogna andare avanti. Starei però  molto attento a scegliere l'allenatore: non è per niente vero che l'uno vale l'altro. L'anno scorso siamo usciti da sotto il classico treno con Baldini, allenatore evidentemente, fin dalle amichevoli estive, non all'altezza del Catania, sotto tutti i punti di vista. E anche se Zenga ha ottenuto i risultati prefissati all'inizio di campionato, non credo che come gioco e personalità impresso alla squadra abbia superato Pasquale Marino. Sulle qualità tecniche e umane di un allenatore si costruiscono le fortune e le disgrazie delle squadre. Speriamo bene.

Offline bua

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Catania è oramai una buona piazza calcistica: società, pubblico, stampa sono all'altezza della serie A. Quest'anno lo hanno dimostrato, credo definitivamente.

Beh, sulal stampa soprattuitto avrei da ridire. Ad ogni modo, ritengo che non c'è da preoccuparsi più di tanto per il tecnico: chiunque è venuto a Catania, da SOnettii in poi, ha fatto bene, eccetto Baldini che comunque non ti lascio dire che ha fatto un disastro fin dalle amichevoli perché il girone di andata lo ha fatto come quello di Zenga, solo che poi non ha saputo farsi rispettare fino in fondo dal gruppo.
Ad ogni modo il passato è passato, abbiamo allungato la striscia di bei ricordi e ora serve già lavorare per farcene di nuovi.
Ciao!

Offline Fantadrum

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Alle cose (spesso giuste) che dite voi bisogna aggiungere una cosa:

Catania non può essere raffrontata con paesini di qualche decina di migliaia di abitanti, perchè ha un budget molto, ma molto più ricco. Come ho cercato di analizzare nel topic "le finanze del Catania", la nostra società per paganti allo stadio, per marketing e per diritti TV ha delle possibilità MOLTO maggiori delle varie Brascia, Atalanta, Lecce, Siena...ecc.

qualsiasi analisi, oltre che del lavoro ottimo fatto negli ultimi anni (quindi con un modo di operare valido) non può prescindere anche dalle disponibilità finanziarie.