Ottobre 2006: All'indomani della sconfitta per 3-0 a Firenze il Catania aveva solo cinque punti in classifica in sei partite disputate con una preoccupante difesa che aveva subito ben dodici reti a fronte di nove realizzate.Il clima che si avvertiva a Catania non posso dimenticarlo: era a dir poco di depressione, disfatta annuciata.Molti già facevano i paragoni col Catania 1983-84 dei record negativi di punti, goal subiti, vittorie etc...
Scrivo questo perchè sono stato ingiustamente attaccato, virtualmente crocifisso come un apostata, menagramo disfattista che si scioglie come neve al sole alla prima sconfitta di campionato...da disfattista quale sono stato etichettato ultimamente ecco cosa avevo scritto in quel periodo di grossa difficoltà per i nostri colori.
"La serie A ha fatto emergere i limiti del Catania?Beh, finora se limiti si possono chiamare questi sono stati il fatto di giocare un po’ troppo duri per delle regole che i “signorini” arbitri di serie A vogliono far rispettare come dei secchioni del calcio che vogliono farsi belli davanti ai professori (leggasi convocazioni UEFA).E alla fine di mezzo ci vanno squadre come la nostra che diventano vittime sacrificali di una Fiorentina che, in kulo alla presunta pulizia del calcio italiano del dopo –Moggi, rappresenta la classica squadra “blasonata”, di grandi meriti sportivi e dalla grande storia che deve PER FORZA uscirsene dalla penalizzazione e sopravvivere in serie A, MAGARI CON QUALCHE FAVORE ARBITRALE.
Perché scusate se insisto, scusate se sono “di coccio” ma ste tre espulsioni tra Messina, Catania e Fiorentina erano proprio inevitabili??E cosa sarebbe successo se avessimo concluso le partite in parità numerica?Erano meritate queste due giornate di squalifica di campo???
No, non è la consolazione dei fessi (u cunottu de’ fissa in Catanese) è la constatazione di un evento provvisorio (le penalità inflitteci) che può e deve essere disintegrato da una costante, una certezza innegabile che è la forza di questo gruppo sia tecnico che dirigenziale.
Perché periodi come questo li abbiamo vissuti lo scorso anno, vedi le batoste di Crotone – Catania che forse, facendo le proporzioni tra la caratura tecnica dei calabresi e quella dei viola equivalgono a un 6-0 di Fiorentina – Catania. E un 3-0 subito a Mantova è come parlare di un 6-1 preso a Palermo. Ma tutto questo non è avvenuto: onore ai giocatori che in nove uomini hanno saputo tenere il risultato su livelli dignitosi (dopo un primo tempo egregio, quando si era in parità numerica) e per le ottime prestazioni con Messina e Palermo. Onore a Marino che come pochi allenatori ha avuto il coraggio di fare entrare domenica un attaccante come Del Core quando già eravamo un uomo in meno.
Vergogna ahimé a molti nostri concittadini che si professano tifosi, intenditori di calcio e persone emancipate (sportivamente e umanamente) e che invece al primo momento di difficoltà senza una minima cultura sportiva non fanno che inveire contro squadra, allenatore e presidenza, credendole troppa poca cosa per la serie A. Perchè purtroppo ancora molti ragionano da provinciali, da beceri e squallidi ometti di periferia disprezzando tutto ciò che è “made in Catania” e guardando invece con un’imbecille ammirazione tutto ciò che viene dal profondo nord: la grande Inter, la Juve, il Milan. Così non facciamo altro che inchinarci senza dignità facendo il gioco di tanti personaggi a cui non va giù il fatto di vedere tutte queste squadre siciliane in serie A.
Vergogna, vergogna perché comportandoci così compiamo un grande sacrilegio, quello di portare tensione a un ambiente a cui basterebbe solo tranquillità PER RACCOGLIERE LE PROPRIE FORZE ed esprimere il massimo delle proprie (per fortuna tante) possibilità tecniche dalle quali possiamo tirar fuori un campionato di Serie A più che EGREGIO!!!!!
Lo dissi l’anno scorso nel peggiore momento (la sconfitta col Mantova) e lo dico anche ora: LA qualità c’è e PRIMA O POI USCIRA’ FUORI, abbiamo un ottimo organico e MARINO è un allenatore con le palle. E siccome siamo provinciali non abbiamo ancora capito di avere un tecnico che è forse la bella copia di Zeman: votato al gioco offensivo, capace di dare spettacolo ma elastico mentalmente, non rincitrullito a rigidi schemi come il boemo.Non abbiamo capito che abbiamo una società organizzata in maniera moderna, efficiente funzionale: dalla commessa del Catania Point di via Umberto al magazziniere, all’allenatore dei portieri sino ad arrivare al Presidente.
E parliamo, blateriamo senza la minima cultura calcistica quella che ci renderebbe consapevoli come innumerevoli sono gli esempi di campionati in cui le matricole hanno concluso egregiamente il campionato con una partenza peggiore di quella del Catania, meno punti, meno gioco, meno di niente. Menziono sempre il caso più eclatante:campionato 1977-78.La matricola L.R. Vicenza nelle prime cinque giornate di campionato aveva tre soli punti (tre pareggi e due sconfitte) con soli due goal all’attivo…finì il campionato al SECONDO POSTO….e Dio vi fulmini se attribuite il merito di questo risultato a UN SOLO UOMO : Paolo Rossi!!!
E poi altri esempi: che razza di squadra aveva l’Avellino per restare dieci anni in serie A?? : a parte Juary contava giocatori come Di Somma, Mario Piga, De Ponti: ma chi se li ricorda??
E l’Ascoli dei “fuoriclasse” Bellotto, Trevisanello, Moro?e il Piacenza del “gioiello” Luiso (il toro di Sora)?E quell’Ascoli che l’anno scorso, ripescato in serie A, si è salvato con una squadra da pernacchie finendo quasi a metà classifica??COSA ABBIAMO IN MENO DI LORO???SE NON INIZIAMO A VALORIZZARE LE COSE DI CASA NOSTRA SAREMO CONDANNATI AD ESSERE DEI PERDENTI. LA FORTUNA DEL CATANIA DIPENDE ANCHE DA NOI.
CHI REMA CONTRO E’ UN SACRILEGO"[/i
All'epoca anche i più ottimisti si sentivano in B, io ero controcorrente e per il motivo esattamente opposto venivo preso per pazzo.Poi il Catania esplose con la super partita contro la Lazio e da lì un'ascesa meravigliosa verso il 4° posto.
Adesso provo esattamente la sensazione contraria.Non avete capito un kazzo se questo mio umore dipende da una sola misera sconfitta.Se ci fosse stato il gioco di PASQUALE marino e ovviamente mARINO IN PANCHINA AVREI DORMITO SONNI TRANQUILLI.e' l'allenatore, E' ATZORI che non mi ispira fiducia, mi sempbra un perdente, uno non all'altezza di reggere la tensione del massimo campionato.Quando domenica eravamo sullo 0-1 vi giuro che era sbiancato in viso (e ce ne vuole visto la sua carnagione) , era come un pugile al tappeto.Non c'entra il risultato , è la prestazione, l'atteggiamento dla squadra che mi fa raggelare.Insomma a mìa chistu non mi piaci!!!Il mix di allenatore di primo pelo + difesa ridisegnata può essere esplosivo in Serie A come lo è stato in altri innumerevoli casi.
E poi che minkia c'entra il fatto he rimpiango Walter Zenga perchè aveva un "nome", guardo solo i risultati che ha ottenuto, il miglior piazzamento in serie A dal lontano 1964-65 + due convocati in nazionale (non era mai successo) .In panchina poteva starci, con tutto rispetto per loro, Melo Russo, Angelo Busetta, Auteri, Campanella, di Stefano o Turi u liffu: sarebbe stata la stessa, identica cosa!!!! Atzori, scusate, mi dispiace ma NON MI CALA, come non mi calava Silvio Baldini.lui perlomeno aveva avuto la fortuna di disporre di una squadra pressochè identica al precedente anno (con un Caserta in meno ma con un Martinez ed un BIzzarri in più).Le mie affermazioni ripeto ancora sono frutto di analisi dei precedenti anni , dei campionati di altre squadre, di fenomeni incrociati di cambio allenatore e giocatori.C'è una legge non scritta che dice che un allenatore che fallisce un campionato di A non recupera più: guardate tra qualche mese che fine farà l'Atalanta di Gregucci (UNO DELLA LISTA DEI TECNICI "ARIBATTUTI", tipo De Biasi, Camolese, Colomba, Arrigoni,Malesani ) .Atzori è stato persino vice di Baldini e non ha vinto una cippa sinora.aLMENO Allegri, folle scommessa di Cellino dello scoro anno, l'aveva vinto in C un campionato, ma rischiò il linciaggio dopo cinque giornate di A.
Vi invito dunque a mettere sul tavolo degli argomenti tecnici piuttosto che insultarmi (nello stile classico di noi catanesi dai modi un po' fascisti di massacrare chi la pensa diversamente) .Gaspare, perlomeno tu ti sei mantenuto nella decenza e apprezzo il tuo incondizionato sostegno alla dirigenza etnea. Ricordati però che il Calcio Catania è un organo monocratico, ahimè, impersonato da Pietro Lo Monaco, che lo stimo come il miglior dirigente di sempre del Calcio Catania, ma cosa posso farci, per me ha commesso un passo di troppo con il turnover di fine stagione di allenatore e difesa.Come tutti gli organi monocratici che governano un gruppo umano, prima o poi va a degenerare (hai mai letto Aristotele?) .Adesso siamo nella fase dell'assolutismo puro e semplice nonchè della "sindrome da onnipotenza", menzionata nei precedenti post.Ma lui è un uomo di grande intelligenza e presto capirà come per COstantini (2004-2005) di aver preso una cantonata.Non serve avere in società uno "yes-man" come Atzori.Occorrono risultati i c.d. "maccaruni i casa" .Cosa vale un signore, un gentleman come Atzori se poi lo si vede sbiancare al primo passo falso in campo?
Abbracci, caro Gaspare e cari tutti i fratelli rossazzurri di intelletto e civiltà.
In quanto a te, Mauro Spina, ho avuto modo di constatare come il tuo sport preferito è stato sempre quello di insultare la gente, per di più in maniera gratuita.Vacci tu dallo psichiatra, ne avresti di urgente bisogno.Se non altro scoprirai nuove cose che per te saranno delle rivelazioni. Magari lo strizzacervelli ti farà ricordare che eri da bambino vittima di abusi (spero di no, per carità) o magari ancora ti dirà che quel tuo continuo pizzicare gli altri uomini nasconde una latente omosessualità.In fondo nel 2009 vERRESTI accettato dalla società.Se eravamo nel "ventennio" ti avrebbero già mandato ad Auschwitz...