Io non ho sicuramente la verità in tasca e di sicuro non vado dietro alle farneticazioni da sempre presenti sui vari muri, ma che adesso stanno toccando punte surreali, manca solo che dicano che Pulvy è un alieno, o che Cosentino sia il cavallo di troia usato dal terrorismo islamico.
Io credo solo ai fatti,quelli sono incontestabili, certo poi io li analizzo e ne traggo la "mia personale Opinione". Ma il fatto resta.
Cominciamo dall'inizio, Un bel giorno un imprenditore Siciliano rileva il Calcio Catania. Non è ricchissimo, ma rispetto a i suoi predecessori qualche euro lo tiene, ma soprattutto sa come spenderlo. Dopo qualche incertezza il Calcio Catania da lui presieduto ma attenzione dalla buonanima diretto comincia una lenta ma costante crescita, prima la serie A, poi una solidità economica ma vista sotto le pendici del vulcano, niente più ufficiale giudiziario dietro la porta, o niente di straordinario, la normalità. Ma alle nostre latitudini la normalità è straordinaria.
Ma forse qualcosa di straordinario c'era, perchè i media nazionali e anche internazionali si cominciano ad interessare al caso Catania, non tanto per i risultati sportivi, che solo a degli innamorati come siamo noi tifosi possono sembrare eccezionali, ma per i risultati economici ottenuti con pochissimo capitale investito.
Ma un bel giorno la fiaba sembro aver fine, il sodalizio si ruppe e noi tutti tifosi tememmo il peggio. Invece no, arrivo un signore riccio e tinto che addirittura superò i risultati ottenuti dalla buonanima, ma soprattutto miglioro tantissimo il punto debole della società; Il rapporto con i tifosi, ma soprattutto quello che era il vero tallone d'Achille, il rapporto con la stampa.
Tutto bene quello che finisce bene? No, non lo sapevamo ancora ma avevamo raggiunto il punto più alto da cui in breve avremmo iniziato una caduta che ancora non si è arrestata
Qui finiscono i fatti nudi e crudi e iniziano le supposizioni.
Io Penso che Pulvirenti esaltato dall'ottavo posto abbia pensato di abbandonare la politica dei piccoli passi e cominciato a pensare in grande, cosi si spiega il convolgimento di Cosentino che ricordiamoci viene presentato come uomo mercato e devo dire che in quel ruolo è stato bravo quanto se no più del Guappo. Ma soprattutto ha fatto qualcosa che ne Lo Monaco ne Gasparin avrebbero mai fatto; Si è legato mani e piedi alla Gea sperando di averne vantaggi. Questo è stato il suo grande errore che nessuno dei due A.D. precedenti avrebbe mai commesso. Tante che Gasparin non accetto il ridimensionamento, non tanto rispetto a Cosentino penso, ma rispetto a gli uomini Gea.
Il resto è cronaca di questi giorni, con tutta la buona volontà Cosentino continua a dimostrare la sua inadeguatezza come D. S. La Gea continua a rifilarci i suoi bidoni, vedi quaquaraquà e marine, mentre noi assistiamo impotenti alla distruzione di un sogno.
Soluzioni? Per me una sola, cacciare tutti, se il tatuato vuole restare solo come consulente del mercato, ma via tutti gli uomini GEA, cercare un A.D. che sia in grado di fare anche il D.S. due tre furbi ci sono e farebbero i salti di gioa per lavorare a Catania con i margini di indipendenza che lascia loro Pulvirenti e ripartire con la politica dei piccoli passi.
Ma è un sogno.
Antonino Rapisarda.