Oggi l'Acireale, vincendo con pieno merito per 3 a 1 sul campo del Palermo ha scritto una delle più importanti pagine della sua storia.
Oggi il tifoso acese è stato ripagato degli anni passati a soffrire, non sempre con piena fortuna, su campi di periferia. Una giornata tra le più importanti della storia granata, non solo per l'importanza e il valore dell'avversario, ma anche perché è definitivamente rinato un grande Acireale, quello che si esalta nelle giornate che contano. Ritorna alla mente la sconfitta inferta al tronfio catania l'anno della promozione in B, la vittoria all'ultimo minuto contro il Bari degno della A, lo spareggio col Pisa e il rigore decisivo di Modica che ci diede la prima pagina nella Gazzetta dello Sport, l'esaltante partita, pru persa, a Firenze, con i tifosi viola ammirati, la vittoria contro l'Atalanta, la partita eccelsa contro il Napoli al San Paolo. E poi le vittorie contro Brindisi e Catanzaro, la vittoria a Frosinone poco prima del fallimento provocato dall'indegno pulvirenti. Ma voglio ricordare anche i momenti bui, dai mille acesi per un'amichevole a Torre Archirafi, alle partite sofferte in paesi che non avrebbero mai pensato di poter giocare contro l'Acireale.
Tutto ciò perché NOI SIAMO L'ACIREALE. La squadra che rappresenta un'identità negata, che a per questo Catania vorrebbero morta (ma ora a scomparire con ignominia saranno invece loro), la squadra che è sopravvissuta grazie a un'incredibile sottoscrizione popolare, che riesce a portare folle di tifosi appassionati ovunque, che oggi si è permettersi di zittire il Barbera.
E non ci sono altre parole da dire...
Forza Acireale.