Post serio.
E' finito l'annus horribilis per i tifosi acesi. Sarei un mentitore se non dicessi che avevo capito già da un paio d'anni come sarebbe andata a finire. Era chiaro che pulvirenti aveva interesse a fare sopravvivere per un paio di anni l'Acireale per evitare di essere coinvolto nelle procedure fallimentari, ma a quanto pare le ciambelle non gli sono riuscite col buco. Ci sarà chi se ne occuperà e forse ci sarà un po' di giustizia.
Ora ci toccherà girovagare per i campi di promozione (noi che non avevamo mai conosciuto neppure l'eccellenza!). Il declino dell'Acireale riflette il declino di un'intera città, che ha accettato supinamente di sottomettersi all'arrogante vicino, non reclamando i suoi diritti e facendo in modo che ci si approfittasse della nostra mitezza (si ccè 'u muru vasciu s'apparanu i manu). Abbiamo delegato ad altri la nostra squadra, la nostra città, il nostro futuro e questi sono i risultati: Acireale in promozione, Terme allo sfascio, Pozzillo con la canna d'ossigeno, Carnevale incredibilmente sconosciuto in raffronto alla sua bellezza, fuori dalle città Unesco del barocco, fuori dal giro degli operatori turistici e persino dei locali alla moda, commercio e agricoltura a terra.
Tutti hanno arraffato dalla vacca grassa e generosa, lasciandoci le briciole e a volte nemmeno quelle.Forse il bagno di sangue di quest'anno può farci bene. Lo choc della squadra precipitata tra i dilettanti può svegliare quanti avevano mollato. Ma non sarà facile riprendersi. Non sarà facile che la tifoseria resti compatta alle prime difficoltà - e ce ne saranno, inevitabilmente - con squadre di cui non conoscevamo nemmeno l'esistenza. Non si pensi che ritornare in alto avendo tutti contro possa essere facile. Nessuno avrà la mano gentile con noi, e la stessa Lega - legata ai noti centri di potere - lo ha già fatto capire, non conecedendoci nemmeno l'ingresso nell'eccellenza, che non veniva negato a nessuno.
Dovremo vincerli i campionati, perché se arriveremo secondi o terzi (vero ct?) nessuno ci ripescherà, perchè si ha piacere che il nostro blasone venga appannato, perché abbiamo osato metterci contro i padroni del vapore e rifiutare una comoda C1 al loro servizio.
Il coraggio si paga: dobbiamo esserne coscienti e pronti a pagare fino in fondo. Se ne saremo capaci, rinasceremo più forti.
Alla faccia della serietà !!!
Ma adesso smettila di farneticare che ti stai rendendo ridicolo
con il rischio di far cadere nel ridicolo anche i tuoi concittadini.
Di chi è la colpa di tutto quello da te elencato, sempre dei catanesi?
o di chi ci amministra, e quindi nostra che non siamo capaci di
scegliere meglio, o perchè siamo buoni solo ad autocommiserarci
come fai tu, invece di sollevarci le maniche cercando di risolvere
i nostri problemi da soli.
E poi smettila di sparare c.zz.te a raffica, Acireale capoluogo
di provincia, ancora tutta la Sicilia ti sta ridendo dietro,
un capoluogo di provincia nello stesso agglomerato urbano
di un'altro, perchè se non te ne sei reso conto, ormai
con l'espansione di Acicatena in direzione Catania, tuo
malgrado fra qualche anno diventeremo un unico agglomerato,
potrei capire questa richiesta da Caltagirone che sta a 70 km.
di distanza.
L'Acireale che faceva la politica di valorizzare i giovani,
me lo dici qualche nome di giocatore valorizzato
che poi sia finito in nazionale o quanto meno in una
grande squadra di serie A.
E poi smettila di dipingerci come dei santi, abitanti del
paradiso terrestre, certo che ad Acireale si commettono meno reati
che a Catania, ad Aci Bonaccorsi o a Viagrande se ne commettono
meno che ad Acireale e a Palermo più che a Catania, a Roma
più che a Palermo ecc.. ecc.., in tutti i posti ci sono i buoni e i cattivi,
è solo una questione di proporzioni, dove c'è più popolazione
(e più interessi) ci sono più cattivi e qiundi più reati, o no?
Il tuo è solo vittimismo, il classico attegiamento di chi
anzichè dare la colpa dei propri guai alla propria incapacità,
non sa fare di meglio che darla agli altri, scaricando
su di loro la propria frustrazione.
Mi ripeto cerchiamo di darci da fare senza cercare l'aiuto
dei "forestieri" come li chiami tu, cominciando proprio
dalla squadra, qualche impernditore acese la prenda
portando avanti un progetto come si deve.
Scusami ma quando ci vuole, ci vuole.