Autore Topic: Nonostante tutto... Forza Acireale  (Letto 437978 volte)

Offline Caprarupens

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1005 il: 13 Maggio 2013, 10:34:50 pm »
Luis evita di maramaldeggiare!

Offline LUIS

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1006 il: 13 Maggio 2013, 10:38:32 pm »
io, maramaldeggiare ?
figurati..................
« Ultima modifica: 13 Maggio 2013, 10:41:33 pm da LUIS »

Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1007 il: 14 Maggio 2013, 01:33:21 pm »
Caro Testa, per la verità non ho capito nemmeno io a cosa alludevi, a meno che si tratti delle voci che girano in città sul ritorno, ora non più come reietto ma come "salvatore della patria", di Pulvirenti. Era questo?
Ciao.

Offline GPalermo1954

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1008 il: 14 Maggio 2013, 04:05:21 pm »
Per maggiori ragguagli vedere su Studi sull'isteria ,trattato di Sigmund Freud sulle difficoltá relazionali che affliggono i tifosi di opposte fazioni  8D   ::)   
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline GASPARE

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1009 il: 14 Maggio 2013, 04:39:20 pm »
palermitani, che hanno lasciato con grande onore la serie A, ma certo per ritornarci,


 :-D :-D =D> ...UNO DI NOIIII...TESTA, UNO DI NOIII...UNO DI NOOOIIII...E TESTA UNO DI NOIII!!

 8D ...ti vogliamo così!
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline amenano60

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1010 il: 14 Maggio 2013, 05:12:06 pm »
Evita di andarci con la sciarpa rossoblu. Rischi di uscari coppa!
Passo e chiudo (spero)
Forza Acireale




Luis......che culo......meno male che tu eventualmente in pizza duomo ad Aci, ci
vai con la sciarpa.......ROSSAZZURRA!


Quella......ROSSOBLU......per chi la indossa ad Aci......e' pericolosa!


Chissa' perche? 8|
Catanae:natus amo vos, vivo ego in honor!

Offline Peppenappa

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1011 il: 16 Maggio 2013, 11:40:02 am »
palermitani, che hanno lasciato con grande onore la serie A, ma certo per ritornarci,


 :-D :-D =D> ...UNO DI NOIIII...TESTA, UNO DI NOIII...UNO DI NOOOIIII...E TESTA UNO DI NOIII!!

 8D ...ti vogliamo così!


 :-D :-D :-D  =D>
Grande GASPARE!!
E' vero, è stato sempre il nostro migliore alleato!

Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1012 il: 16 Maggio 2013, 09:31:59 pm »
Pregherei innanzitutto i catanesi di rispettare il lutto acese. Poi pregherei Luis di evitare qanto meno di fare da sponda ai suddetti.

Posso accettare che tu tifi Catania e Acireale, strano ma niente ma di così clamoroso, ma molto di meno che tu faccia comunella con loro quanto sfottono la nostra città, e certo non le hanno fatte mancare.

Su questo dovresti stare o da una parte o dall'altra. O no?

Concludo riportando virgolettata l'attuale posizione del sindaco acese sulla nota vicenda del Tupparello, sulla quale nostro malgrado stiamo facendo ridere mezza Italia.


"A seguito della pacifica manifestazione della tifoseria acese e dell’incontro tra i tifosi e il sindaco Nino Garozzo, in presenza dell’assessore Giuseppe Calì e del presidente del Consiglio Toruccio Di Maria oltre che delle forze dell’ordine, questa mattina il primo cittadino acese – insieme alle forze dell’ordine, dell’Ufficio sport del Comune di Acireale, dell’assessore allo Sport e del giornalista Gaetano Rizzo (quest’ultimo delegato dai tifosi) – si è recato allo stadio Tupparello.

E’ stato dato seguito agli impegni assunti nella serata di ieri: considerato che i campionati sono ormai conclusi, al fine di salvaguardare l’impianto sportivo, tenuto conto dei mancati adempienti della società Acireale Calcio – più volte diffidata -, è stato deciso di revocare la disponibilità dello stadio Tupparello all’Acireale Calcio.

“E’ stato dato incarico all’Ufficio sport del Comune e ai dipendenti presenti nella struttura, di svolgere solo le azioni di mantenimento dell’impianto e di manutenzione del manto erboso oltre che consentire le attività dell’Associazione Italiana Arbitri – spiega il sindaco Nino Garozzo -. A tal fine, sono sati individuati due locali con accesso libero per deposito attrezzi e attività di mantenimento della struttura e per gli allenamenti dell’Aia. Tutti gli altri locali vengono chiusi dal Comune”. Limitata anche la fruizione degli impianti elettrici: rimarranno attivi solo quelli necessari al mantenimento dell’impianto. A nessuno sarà consentito l’accesso allo stadio, fatto salvo quanto sopra comunicato.

Il sindaco precisa inoltre: “I locali utilizzati dall’Acireale Calcio interni alla struttura e che contengono beni della Società, rientrano nell’area interdetta ed eventuali accessi saranno consentiti previo accordo con l’Ufficio Sport del Comune”

Il primo cittadino commenta dicendo: “Per noi si tratta di un provvedimento emergenziale, alla luce delle chiare preoccupazioni manifestate dai tifosi in maniera composta ma assai sentita e sollecitata anche da esigenze di salvaguardia del patrimonio comunale i cui lavori sono stati da poco ultimati. Ci auguriamo che possa trattarsi di una disposizione del tutto transitoria e che una nuova stagione societaria possa far riaprire lo stadio Tupparello a brevissimo, così da riportare l’Acireale Calcio ai ruoli che alla stessa competono, sia per tradizioni sportive che per storia societaria”.


Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1013 il: 23 Maggio 2013, 03:48:52 pm »
Riporto virgolettata l'interessante intervista a Gol Sicilia dell'ex allenatore dell'Acireale, Gardano.


"Gardano a GS.it: «Tanti problemi, ma sono orgoglioso di avere allenato l'Acireale Calcio»

Le esclusive di Golsicilia.it - ai nostri microfoni l'allenatore torinese


Ingaggiato dall'Acireale Calcio a luglio 2011, l'allenatore torinese Massimo Gardano ha guidato la formazione granata in serie D nel mese di maggio 2012, in seguito al doppio confronto dei play out contro il Marsala. Nella stagione agonistica conclusa da qualche settimana, mister Gardano dopo avere ottenuto in estate la conferma da parte della società acese, per un breve periodo ha allenato una squadra quasi interamente rivoluzionata dal calciomercato, prima di rassegnare le proprie dimissioni arrivate il 18 settembre dopo la sconfitta maturata nella domenica precedente a Ragusa. Arrivato in Sicilia in punta di piedi come scommessa del direttore Mario Marino, mister Gardano con il passare del tempo si è conquistato la stima e l'affetto dell'ambiente acese. Intervistato in esclusiva da Golsicilia.it, l'allenatore torinese ha parlato della sua esperienza lavorativa ad Acireale durata quattordici mesi.
 
Mister, si è dimesso dopo le tre sconfitte arrivate nelle prime tre giornate di campionato. Rifarebbe quella scelta?
 
«Alla luce dei fatti di tutto quello che è successo dopo, mi sento di dire che è stata la cosa più giusta da fare. Ho fatto una scelta sicuramente molto sofferta e dolorosa per quanto riguarda l'aspetto lavorativo di allenatore. Credo che le dimissioni arrivate a settembre, saranno le prime ed ultime della mia carriera poiché danno un segno di impotenza. Inoltre, sicuramente questi sette/otto mesi trascorsi a casa per me sono stati davvero pesanti come un macigno».
 
Intervistato qualche settimana in esclusiva Golsicilia.it, l'ex direttore sportivo dell'Acireale Pasquale Leonardo sulle sue dimissioni ha affermato che per lei non c'era più la serenità per poter lavorare...
 
«Sinceramente non ho avuto modo di leggere l'intervista in questione, ma se a me è mancata la serenità di poter lavorare, la serenità deve garantirla la società. Riguardo la vicenda delle mie dimissioni è stato detto tanto, ma poi ovviamente il tempo passa e cancella ogni cosa. Io personalmente ho l'abitudine che l'allenatore si deve occupare solo delle questioni di campo, penso che un tecnico non scelga i calciatori sul mercato semplicemente perchè se un calciatore ha certe pretese economiche, di certo un allenatore non è in grado di poter soddisfare le sue richieste. Non è l'allenatore a costruire la squadra, ma mi permetto di precisare che avrei confermato gran parte dei calciatori della stagione precedente e le mie interviste a riguardo sono abbastanza chiare. Erano tutti ragazzi con cui ho lavorato bene e non mi sarei mai sognato di stravolgere quella squadra. La mia mancata serenità è stata dovuta a certe situazioni, ma credo che quest'anno nessuno ha lavorato in modo tranquillo ad Acireale. Oltre a me, mi riferisco al direttore Leonardo, a mister Marra ed a tutti gli altri».
 
Qualche mese dopo le sue dimissioni la società ha iniziato ad attraversare una brutta situazione economica che ha condizionato l'intera stagione vista la retrocessione in Eccellenza. Le chiedo se in estate aveva avuto qualche sentore...
 
«In estate non avevo avvertito la presenza di certe situazioni. Il presentimento delle difficoltà economiche l'ho avuto nel momento in cui è iniziato il campionato e nel momento in cui la situazione è iniziata a diventare pesante. Ho capito che sarebbe stata un'annata molto diversa da quella precedente e le difficoltà economiche hanno cominciato ad evidenziarsi già ad inizio campionato quando i calciatori aspettavano i cosiddetti rimborsi spese. C'era gente, me compreso, che aspettavano i rimborsi della stagione precedente. È innegabile che già dall'inizio ci sono state difficoltà, poi è anche un problema di aspettative: io sono convinto che il presidente Pennisi e l'amministratore delegato Cocuzza, anche se fra mille difficoltà, se fossero rimasti in qualche modo avrebbero portato a termine questa stagione come hanno fatto l'anno scorso. Poi si può sempre discutere sul dilemma: “meglio sparire del tutto o fare una stagione di sofferenza?”.Ma comunque non sono io a dover rispondere a queste domande».
 
Da osservatore esterno ha continuato a seguire le vicende dell'Acireale Calcio. Che idea si è fatto del presidente Palella?
 
«Io in questi mesi ho sempre seguito l'Acireale per i suoi risultati ed anche perché ad Acireale ho degli affetti visto che tante persone mi hanno aiutato e mi hanno dato la propria stima. Giudicare Palella mi viene difficile perché non ho avuto modo di conoscerlo personalmente, ma da persona esterna mi viene da pensare: “Chi glielo ha fatto fare?”. Questa è la mia prima sensazione anche vedendo i risultati che finora ha raggiunto. Credo che quando si faccia un qualunque tipo di operazione, bisogna avere delle motivazioni e delle certezze. Io con Palella mi sono comunque sentito telefonicamente due/tre volte, per diverse questioni compresi gli stipendi. Ribadisco comunque che non mi permetto di giudicare chi non conosco di persona».
 
Tenendo conto della rivoluzione d'organico, come ha valutato il calciomercato condotto dalla società acese nell'estate 2012?
 
«Io ho soltanto preso atto dell'operato della società. Mi spiego meglio. Se io come allenatore decido di non intervenire sul calciomercato, in seguito non mi posso lamentare, ma posso prendere atto dell'operato della dirigenza. Riguardo la rivoluzione d'organico, io personalmente ho inviato alla società una e-mail con una mia bozza di squadra, proponendo le mie idee. Abbiamo perso un calciatore importante come Giuseppe Savanarola senza saperne i motivi. A differenza di quello che hanno detto, il mio rapporto con Peppe è ottimo e con lui ci sentiamo spesso. Con il ragazzo non c'è mai stato nessun tipo di problema, anzi con Savanarola, dopo che mi sono dimesso, ho avuto modo di incontrarmi nella struttura alberghiera dove alloggiavo. Non credo che fra persone che non vanno d'accordo, ci si comporti in questo modo. Oltre che con Savanarola, per tutto l'arco della stagione ho avuto modo di sentirmi spesso con Vezzosi e Mautone, il quale non è rimasto ad Acireale per una differenza economica irrisoria. La società non ha confermato certi calciatori perché probabilmente voleva iniziare un nuovo corso, ma il nuovo corso non dipende dall'allenatore che lavora sul campo. Secondo me quello che in questi anni è mancato all'Acireale Calcio è la programmazione. A tal proposito, posso aggiungere che l'anno scorso prima dei play out ho presentato alla società un progetto che prevedeva un discorso di investimenti mirati sul settore giovanile e sull'organizzazione generale. Non so che fine abbia fatto questo mio progetto, voglio pensare in modo positivo che i vertici societari avevano cose più urgenti a cui pensare. Alla fine il mio progetto non ha avuto seguito ed è decaduto come è decaduto tutto il resto…».
 
Come risponde a chi dice che la sua squadra della scorsa stagione esprimeva un buon gioco, ma non aveva attaccanti di peso in grado di fare la differenza?
 
«I numeri dicono così, anche tenendo conto che ci siamo salvati grazie a due pareggi per 0-0. La nostra forza era la fase difensiva ed abbiamo chiuso il campionato con la seconda miglior difesa del girone I e con la dodicesima miglior difesa della serie D, tenendo conto di tutti i gironi. L'attacco è stato deficitario, con Aiello che ha faticato ad entrare in condizione ed un Iannelli che, proprio quando aveva trovato una certa continuità nelle prestazioni, è ricaduto negli infortuni subiti nel corso della sua carriera. L'unico attaccante che ha salvato il reparto è stato Savanarola con otto gol, ma l'anno scorso ci siamo comunque appoggiati su una difesa importante».
 
È trascorso quasi un anno da quando nel ritorno della gara dei play out contro il Marsala giocato allo stadio "Tupparello", l'Acireale ottenne la salvezza in serie D. Che ricordo ha di quel doppio confronto?
 
«Era un match molto difficile anche perché il Marsala era in ripresa da quando era arrivato Carlo Breve come allenatore. Loro erano una squadra rinata ed i play out sono partite particolari. La prima cosa che mi viene in mente quando penso a quella doppia sfida, sono i cinque giorni di preparazione prima dell'andata dei play out. Da parte di tutti i calciatori c'era grande disponibilità e determinazione nel raggiungere l'obiettivo salvezza. Ricordo che in quei giorni la squadra si allenò con grande applicazione e motivazione. Tutto venne coronato con la salvezza ottenuta in casa davanti ai nostri tifosi».
 
Nel complesso che cosa le hanno lasciato i 14 mesi trascorsi come allenatore dell'Acireale?
 
«Mi hanno lasciato l'orgoglio di aver allenato in una piazza importante, perché guardando la categoria, in Italia, Acireale è una piazza come poche. Posso dire con orgoglio di essere stato allenatore dell'Acireale, un qualcosa che mi porterò sempre dentro. L'esperienza mi ha lasciato l'affetto della gente, poi si sa che ci sarà sempre qualcuno che mi criticherà, ma allo stesso tempo ci sarà chi pensa che Gardano abbia fatto bene. Ho cercato solo di fare il mio mestiere con dedizione e passione. Mi dispiace solo di essere stato accomunato ad un vortice di situazioni negative quando comunque il mio compito è solo quello di allenare poiché quando sono arrivato ad Acireale conoscevo solo un paio di calciatori come il centrocampista Panepinto che è proprio di Torino e conoscevo anche l'attaccante Maffucci. Conoscevo di nome Savanarola perché me ne avevano parlato bene».
 
Qualche settimana fa si era parlato di un suo approdo al Chiavari, società ligure di Serie D. Cosa c'è di vero riguardo queste voci di mercato?
 
«Si, confermo di avere avuto dei contatti con il Chiavari. Abbiamo raggiunto l'accordo su tutti i punti di vista. Salvo clamorosi colpi di scena, sarò il futuro allenatore del Chiavari per la prossima stagione, evidentemente devo lavorare sempre vicino al mare (ride ndr)».
 
Nella sua carriera ha allenato parecchie squadre per tutto lo Stivale, che differenze ci sono tra i gironi settentrionali e quelli meridionali?
 
«Sicuramente la differenza più netta è rappresentata dal fattore ambientale, perché al Sud ci sono piazze più calde e con molto più seguito di pubblico. Si trova una grande passione, mi è capitato di vedere su internet le immagini della manifestazione dei tifosi acesi contro il presidente Palella; nel rivedere le facce che mi hanno accompagnato nella mia esperienza acese, ho avuto modo di sorridere con un pizzico di nostalgia perché i tifosi acesi tengono tanto alle sorti della squadra della propria città. L'acese tifa Acireale e non Palermo o Catania, e questo certamente è una marcia più rispetto al Nord dove certe situazioni non si trovano. Da un punto di vista tecnico il girone I della Serie D ha qualcosa in più rispetto agli altri, lo dimostra la recente vittoria della selezione giovanile nel torneo dei gironi».
 
Grazie per la disponibilità..
 
«Grazie a lei. Approfitto dell'occasione per augurare un grosso in bocca a lupo all'Acireale Calcio, nella speranza di potersi incontrare nuovamente in futuro»".

Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1014 il: 29 Maggio 2013, 07:29:30 pm »
Mah.. ora ne arriva un altro, con preocuupanti credenziali, a fare proclami.

Riporto le sue dichiarazioni da Gol Sicilia.

"Intervistato da Canale 9, il nuovo amministratore delegato dell'Acireale Calcio Andrea Cocco Revelli, divenuto titolare del 20% delle quote societarie, si presenta alla tifoseria acese: «Ho un passato come amministratore di importanti banche d'investimento ed ho sempre lavorato fra Stati Uniti e Svizzera. La situazione dell'Acireale è critica e va superata con l'aiuto di tutti, compreso quello dei tifosi e delle istituzioni che ci devono mettere nelle condizioni di potere lavorare. Riguardo ciò che dice la gente sul mio conto, dico che è presente invidia e le cose devono essere approfondite».".

Speriamo in bene, chhiù scuru di menzannotti...

Offline Testa Dura

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1015 il: 29 Maggio 2013, 10:10:15 pm »
Caro Trunz, secondo me ti sbagli assolutamente a coltivare qualche speranza.
Il sig. Cocco Revelli, insieme al sodale catanese Fabio Calì, copre abbondantemente pagine e pagine di Internet, su argomenti che spaziano brillantemente da un articolo all'altro del codice penale, altro che l'invidia della gente sul suo conto.
Nell'anniversario dell'ultima partita professionistica dell'Acireale, già in mano ai prestanomi e ai mestatori ma ancora con una squadra miracolosa ben costruita, che avrebbe potuto salvarsi tranquillamente con una società normale, non ci poteva certo capitare niente di peggio. Va bene che gli imprenditori seri non si avvicinano al calcio nemmeno con il cannocchiale, ma questo è veramente troppo.
Meglio ricominciare tutto daccapo.
Forza Acireale, nonostante tutto.   

Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1016 il: 12 Giugno 2013, 06:39:18 pm »
Riporto e virgoletto l'intervista a Gol Sicilia dell'Avv. Bianchi dell'Acireale. Staremo a vedere.

"Acireale: l'avvocato del club chiarisce la situazione sul passaggio del titolo

«Definite con la Lega le modalità per arrivare all’intesa»


Gianmarco Bianchi, avvocato dell’Acireale calcio, ha spiegato in un’intervista rilasciata a Mario Garozzo, giornalista dell’emittente televisiva Canale 9, quali saranno le modalità dell’acquisizione del titolo del Ribera, da parte della società etnea. Ecco l’intervista completa:
 
«Abbiamo definito con la Lega la modalità per arrivare all’intesa per il trasferimento di titolo. Trasferimento di titolo che potrà poi trovare soluzione con modalità tecniche diverse. L’obiettivo è ovviamente quello di tenere il trasferimento dal Ribera calcio garantendo, ma questa è una premessa, il trasferimento del titolo. Questo non vorrà dire la perdita del nome, che quindi resterà sempre Acireale calcio, questo è fondamentale sottolinearlo. Quando parliamo di trasferimento di titolo, parliamo solo del diritto di partecipare ad un campionato piuttosto che ad un altro. Le modalità le stiamo condividendo con chi di dovere e quindi, con la Lega, che dovrà avallare ed approvare la proposta di trasferimento del titolo, però fino a che noi non avremo la certezza, restiamo ovviamente nel campionato d’Eccelenza e faremo quello che si deve per l’Eccellenza. Non nascondo però, che stiamo adoperandoci ed abbiamo una buona probabilità, che il trasferimento avvenga e che la squadra giochi nella categoria superiore».
 
Quali sono i passaggi ?
 
«Ce ne sono due: il primo è un passaggio tra le società sportive, le quali devono definire privatamente le modalità di passaggio. Dopodiché c’è un’approvazione da parte della Lega, che è ovviamente l’unico soggetto deputato a garantire che il trasferimento avvenga. Questo non accadrà in giornata, ma nelle prossime settimane. Di sicuro ad oggi tra le due società che dovranno procedere al trasferimento è stato previsto un accordo totale, su qualunque elemento oggetto di trattativa. La trattativa è stata definita, dobbiamo soltanto attendere l’avvallo da parte della Lega che ci indicherà anche le modalità per effettuare il trasferimento».
 
Tutto quindi passa dall’avvallo da parte della Lega?
 
«Assolutamente si. Avvallo che però non ha nessuna valutazione di aspetto economico o quant’altro, è solo ed esclusivamente una modalità tecnica, quindi non andranno a fare verifiche su vertenze o altro. È una procedura che esula da tutto questo».
 
Sulle vertenze precedenti che ci dice?
 
«Sono situazioni che andremo a definire nelle modalità e nei tempi che sono stati indicati dalla Lega, ma non è di stretto interesse al momento. Stiamo lavorando per il titolo, poi sulle vertenze andremo a definire tutto, quando avremo la certezza di quale campionato andremo a disputare».
 
Entro il mese di giugno sarà tutto più chiaro?
 
«Assolutamente entro il mese di giugno, tenendo conto che entro il 5 luglio, o giù di lì, tutto deve essere pronto»."

Offline LUIS

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1017 il: 12 Giugno 2013, 10:12:11 pm »
Se tutto questo fosse vero, questa è una buona notizia, in vista soprattutto
della riforma dei campionati di serie C che ci porterà indietro al 1978,
giustamente aggiungo io.
ma siamo sicuri che si potrà chiamare acireale anche il primo anno ?

Offline Testa Dura

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1018 il: 25 Giugno 2013, 08:15:13 pm »
Letto notizie che hanno dell'incredibile, come dei presunti accordi di palella, con il Cadice di Alessandro Gaucci. Al di là della (dubbia) verità della notizia, concordo assolutamente con Gaetano Rizzo, che ritiene che essa sia una vera e propria dichiarazione di guerra di palella all'Acireale e ai suoi tifosi.
Ricordiamoci che il nome Gaucci (non importa se il figlio) è legato a quanto di peggio si è visto in Italia nel calcio. Per noi acesi è anche qualcos'altro: significa Perugia, significa Catania, ricorda il penoso cartello col suo faccione schifoso che chiedeva agli acesi (agli acesi!!) di abbonarsi al ct (abbonamenti zero, ovviamente, era solo provocazione, ma che provocazione, l'ha evitata persino pulvi!).
Insomma, credo che palella, avendo capito che Acireale lo rifiuta, abbia deciso di propalare, tra le tante p.alle da lui dette sino ad oggi, quelle che più potevano fare male agli acesi, facendo esporre a giornalisti nazionali compiacenti o sprovvisti del lume della ragione titoli come Acireale chiede aiuto a Gaucci che avrei preferito non leggere da alcuna parte al mondo. Questo è dolo, caro palella, non ti accontenti più di illudere i fessi, vuoi infangare il nome della città da cui immeritatamente provieni (ma ormai tutti ti considerano milanese). 
VATTENE!
Forza Acireale.

Offline Trunz

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Re:Nonostante tutto... Forza Acireale
« Risposta #1019 il: 27 Giugno 2013, 09:30:13 pm »
Caro Testa, amiamo così tanto l'Acireale, che ci troviamo ad averne due!!

Per chi tifare: ecco il dilemma per lo storico Acireale calcio col titolo di serie D o per l'alrro Acireale col titolo di Eccellenza?

Per la squadra targata Palella, piena di megagalattici propositi e promesse o per la casareccia squadra F.C. di Marino, Palma e Leonardo?

Per la squadra che ricorda la storia e i tradimenti passati o per un nuovo inizio "puro" e libero dai debiti?

O forse è meglio seguire il Real Aci in promozione?

Boh!