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Sergio: Intanto ciao, è da tanto che non ci si sente!
Posto che Cesena e Bari non possono tornare in vita, e l'Avellino ha perso tutti i ricorsi e quindi qualche cosa che non andava doveva averla, credo che la diatriba fra le ripescabili sarebbe messa a tacere proprio per evitare tempi lunghi, poiché "una giustizia che arriva tardi non è giustizia" (cit. Frattini
).
Poi sullo scarso valore della promozione conquistata col ripescaggio, rimango dell'opinione che avevo quando molti miei cotifosi si vantavano di non averne mai goduto. Se qualcuno vive al di sopra delle proprie possibilità, taroccando i bilanci, facendo debiti per acquistare giocatori che non può permettersi e alla fine fallisce (magari due volte in pochi anni, tipo il Bari), siamo così certi che questo qalcuno abbia meritato sul campo quei risultati, più di chi si è piazzato dietro rispettando le regole(tipo una Pro Vercelli, qualunque)?
Di sicuro i ripescaggi sono un diritto, anche se qualche improvvisato azzeccagarbugli vuole far credere il contrario: non si può fare un cambio di format per la stagione in corso, ergo se ci sono vuoti di organico vanno coperti secondo dei criteri formalizzati da anni.
Aldo sono d'accordo con te, una porcata tira l'altra: questo schifo si doveva evitare intervenendo sul nascere della pazza idea di violare le regole. Il problema è come risolvere adesso. Rischiare un altro caso Vibonese, che ebbe ragione quando giò aveva riconquistato sul campo (a scapito di avversari che non avrebbero dovuta averla fra i piedi) ciò che aveva perso? Accontentare anche chi non aveva diritto andando incontro a un maxi torneo in cui ci saranno più partite ufficiali che allenamenti?
La storia si ripete e non era difficile prevederlo.
Io bloccherei la B e la C, imponendo un giudizio immediato, ma non so se sia fattibile perché chiunque perda ha diritto a rivolgersi al successivo grado di giudizio (vedi la FIGC che ricorre al TAR contro l'Entella), che possiblmente ha altro da fare.
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Templare: parliamo di gente che non vuole applicare le regole: vedi il CONI sul ricorso. Tre volevano la B a 19, due la volevano a 22 e alla fine hanno detto che non era compito loro decidere , cosa non vera altrimenti non avrebbero dovuto nemmeno discutere nel merito.
Sicuramente la giustizia sportiva va snellita, ma resta il problema di base della volontà politica di avere potere discrezionale da parte di certi personaggi.