Carissimi,
comincio la mia avventura sulla panchina dell'Atletico con un pareggio, peraltro in rimonta, contro un avversario a dire il vero molto modesto, ma nondimeno questo risultato interrompe la serie di sconfitte precedenti e lascia presagire qualche margine di miglioramento. Per noi, come sapete, la partita con il Città di Mascalucia è una sorta di derby, perché, in realtà, il vero Mascalucia siamo noi, perché la nostra storia inizia nel 1986 quando l'autentico Mascalucia fu dirottato a Catania dando i natali all'Atletico. L'ingresso in campo, nello stadio Bonaiuto Somma, è stato uno di quegli eventi che rimarrà per sempre indelebile nella mia memoria: il mio primo pensiero è stato di guardare verso il settore ospiti, il mio consueto posto di battaglia in trasferta fino a qualche settimana fa. Ho avvertito come un vuoto, forse sarà stato perché non c'era nessuno, visto che di solito ero io che trascinavo qualche congiunto al mio seguito e stavolta i miei parenti li ho sistemati nella tribunetta VIP. Tutti i miei giocatori hanno evidentemente condiviso la mia emozione, visto che al fischio d'inizio erano in bambola, probabilmente perché non sono ancora abituati al carico di lavoro che ho loro imposto, ma presto si vedranno i benefici. Il Mascalucia passa subito al 5' di gioco con un magistrale calcio di punizione di Papaserio che beffa all'angolino alto destro l'incolpevole D'Antone, non adeguatamente supportato dalla barriera, incapace di rimanere compatta. Per tutto il primo tempo l'iniziativa resta in mano ai locali, che potrebbero raddoppiare con Sciuto e Patti, imprecisi davanti al portiere. Nella ripresa attuo qualche cambio sostituendo un abulico Signorelli e un incosistente Sottile con Luis Alberto Di Santo e Carcagnolo. Di Santo prende subito possesso del campo e con le sue giocate inebria la difesa del Mascalucia, ma solo a due minuti dalla fine riesce a pareggiare i conti con un'azione in solitario dalla trequarti sinistra, saltando gli avversari come birilli e mettendo a sedere il portiere avversario Spina. Troppo tradi per ribaltare il risultato e ristabilire le giuste differenze di valori tra le due squadre. Ma si tratta della mia prima partita da allenatore: niente male come assaggio. A presto,
Gianluca Valverde