Carissimi,
si è appena conclusa la telecronaca di Saro Messina Saviriiddu allo stadio Palpebra Calatina, dove la locale formazione, le Aquile Calatine, ha impattato contro il blasonato Atletico Catania di Damiano Proto, omonimo dell'ex presidentissimo Franco Proto, sempre vivo nella memoria di ogni atletista. Infatti per noi Proto equivale a Massimino per i tifosi del Catania, con la sola differenza che Proto è ancora vivo. Nonostante la vibrante telecronaca dell'eccellente Saviriiddu, così prodigo di sbadigli sonori e ripetuti, il match non si è infiammato - scusate il gioco di parole anglosassone - e ha avuto come unico sussulto il rigore sbagliato da Cordova per l'Atletico Catania al 27': il giocatore atletista si è appisolato al momento di toccare la palle e il portiere calatino, Polessi, si è ritrovato il pallone tra le mani senza nemmeno rendersene conto. Pare che Cordova si sia ridestato soltanto al doppio fischio dell'arbitro alla fine del primo tempo: con suo grande disappunto ha scoperto che bisognava disputare ancora il secondo tempo, mentre lui pregustava il momento di coricarsi definitivamente. Al ritorno dagli spogliatori le due squadre hanno badato a non farsi del male, evidentemente paghe del pareggio e della spartizione dei punti. Imbufaliti i due tifosi dell'Atletico che si sono fatti carico della trasferta fino a Caltagirone: uno era me' cucinu Iaffio, che ho convinto a portarmi qui con la sua lapabus grazie alla falsa informazione che le donne di Caltagirone si chiamano calatine per la loro propensione a spogliarsi, indizio di facili costumi, e l'autru era so' cugnato Savvo, che ha viaggiato dietro sul pianale di carico e si aspettava improbabili conquiste a dispetto della sua faccia butterata. Nonostante la brusca frenata alle sue ambizioni, l'Atletico rimane l'indiziato numero uno per la promozione diretta. Da Caltagirone e tutto, sempre vostro
Gianluca Valverde