Secondo me la politica dovrà fare un gran lavoro per farci ottenere una sentenza non giustizialista.
La giustizia sportiva si muove in modo del tutto differente da quella ordinaria. Addirittura la confessione di Pulvirenti potrebbe essere un'aggravante. C'è un grande arbitrio, basti pensare a quello che abbiamo dovuto subire nel 1993 enel 2003, quando avevamo ragione in modo lampante. Figuriamoci adesso che abbiamo torto marcio.
La necessità di dare un segnale con una condanna esemplare c'è, la responsabilità diretta è conclamata, e ancora non sono usciti i nomi dei calciatori nostri coinvolti.
Il rischio di finire in D, con tutto quello che ne consegue, non è così lontano, altimenti Criscitiello e Gasparin non avrebbero sentito il bisogno di prendere una posizione così netta.
Resta inteso che anche io mi auguro che si passino una mano sulla coscienza, ma certo non possono sconfessare le leggi per separare il destino del club da quello dei dirigenti.
Anche nel caso del due febbraio il club c'entrava poco con l'omicidio, ma tutta questa clemenza non l'ho vista.
Ripeto, intanto speriamo di iscriverci, poi aspettiamo la sentenza finale. Alla fine ripartiremo, sarà solo questione di categoria e di matricola.