Sembra che al Catania stia capitando quella che un tempo chiamavamo "la maledizione" dell'anello. Giocatori a Catania di valore e fuori da Catania spariti. Ora sta succedendo l'inverso. Non si spiega infatti come un Sauro, che è arrivato a Catania come giocatore "già pronto" per il campionato italiano, fa tre falli pesani e rischia l'espulsione nei primi 25 minuti. Non si spiega come Gyomber reduce da due partie internazionali, si metta ad insultare l'arbitro e rimedi l'espulsione a partita ormai decisa e che peserà sulla prossima formazione. Non si spiega come un professionista affermato come Ventrone, alla nona giornata di campionato, ancora non sia riuscito a dare corsa e tenuta atletica per 90 minuti alla squadra.
Ma soprattutto ciò che mi preoccupa è la spirale negativa in cui la squadra si sta avvitando, come se ad un certo punto considerasse la sconfitta come destino ineluttabile. E a questo "gancio basso" anche gli arbitri si appendono. Ma eviterei di cercare alibi (del resto potevamo rimanere in 10 nella prima mezz'ora). Mi sembra che il Catania giochi con un macigno dentro la testa.
Oggi eravamo talmente incerottati e con un centrocampo di quasi esordienti, che era difficile, senza una condizione atletica ottimale e senza un entusiasmo interiore di ciascun giocatore, reggere contro una squadra ben organizzata e con qualche giocatore esperto motivato e dal "dente avvelenato".
Eppure per un po' abbiamo retto l'impatto e c'è stato anche qualche squarcio di luce per riaprire la partita. Il sottotono di Rosina e Martinho era da aspettarselo dopo 8 partite giocate a mille. Calaiò il suo l'ha fatto: un attaccante dev'essere servito e non si può pretendere un tiro-un goal.
Un dato positivo da queste emergenze è la conferma di Parisi, il quale ha ripetuto le cose buone che avevamo intravisto nello scorcio di partita giocato contro il Bari. Il ragazzo ha personalità, grinta, una buona tecnica di base e disciplina tattica.
Invece il resto dei quasi esordienti deve acquisire l'agonismo (che non arriverà mai se la condizione fisico-atletica continerà ad essere questa) della serie B. Io credo che un Escalante possa diventare un buon giocatore, anche titolare; così anche Jankovic e Garufi. Ma devono giocare e crescere. Lo stesso Chrapeck.
Sabato probabilmente rientrerà Rinaudo. Non credo che sia il messia che per miracolo aggiusterà tutti i problemi, ma accanto a lui, che è un leader, questi ragazzi possono fare molto di più.
Naturalmente a patto che le gambe incomincino a frullare più velocemente e senza stancarsi.