Dopo aver subito domenica scorsa la prima sconfitta interna della stagione ad opera del Bari, il Catania domani scenderà in campo al “Picco” di La Spezia contro la squadra locale nella speranza di non andare veramente a picco. I rossazzurri penultimi in classifica si trovano a un delicatissimo crocevia della stagione, e una nuova battuta d’arresto potrebbe avere conseguenze devastanti per il morale e la classifica della squadra di Sannino.
Questi giorni di preparazione alla sfida di La Spezia sono stati alquanto difficili per i colori rossazzurri, a partire già dalla contestazione del pubblico del Massimino negli ultimi minuti della partita contro il Bari (che tristezza vedere la nostra squadra fischiata proprio quando stava producendo il massimo sforzo per raggiungere il pareggio), e proseguiti con la farneticante conferenza stampa del presidente Pulvirenti del giorno successivo alla partita (con annesso confronto faccia a faccia con alcuni minaccianti ultras rossazzurri subito dopo la conferenza) e terminati con la solita difficile settimana di allenamenti caratterizzata più dal numero di giocatori assenti che presenti a TdG.
Il Catania recupera il giovane Jankovic che è appena uscito dall'infermeria e soprattutto recupera l'impavido Gyomber (reduce dalle prodi gesta con la nazionale del suo paese), mentre dovrà fare a meno di Peruzzi squalificato oltre alla solita pletora di giocatori infortunati, compreso Aveni che ritorna tra gli indisponibili dopo un paio di partite trascorse in panchina. Ed è proprio il dato relativo a Fabio Aveni quello che mi inquieta di più. Dopo che si è parlato e riparlato della necessità di sfoltire l’infermeria e di fare in modo che i convalescenti non facciano ritorno sul lettino del medico, ecco che un nostro giocatore si fa male di nuovo, tra l'altro senza neanche giocare un solo minuto di partita ufficiale. L’incapacità di prevenire infortuni ed evitare le ricadute è veramente il dato più preoccupante di tutti. Ma quannu cià facemu a nesciri di sta situazioni?
In ogni caso, anche se continuiamo ad essere in piena emergenza, e Sannino ha dovuto convocare un nuovo lotto di giocatori della primavera, credo che per la partita di La Spezia avremo a disposizione una rosa più omogenea rispetto a quella che ha affontato il Bari domenica scorsa, e dovremmo anche essere in grado di schierare tutti i giocatori, o quasi, nei loro ruoli naturali.
Allo stadio Picco ci aspetta uno Spezia che all’inizio del campionato veniva accreditato quanto meno di un posto nei playoff, e che invece adesso galleggia in classifica appena qualche punto più su rispetto al Catania. Della formazione ligure conosco qualche giocatore della rosa per averli intravisti in Serie A, e credo che in ogni caso sia una buona squadra di Serie B. Tra gli Spezzini ci sono anche due ex-giocatori del Catania, Catellani ed Ebagua, che certamente non hanno lasciato ricordi particolari di loro nelle menti dei tifosi rossazzurri, per cui speriamu ca non ni facemu sbintari macari di iddi. Minkia su n'avissa signari macari Ebbagua…ni putemu abbuattari appiddaveru.
Per affrontare al meglio lo Spezia mi affido come sempre al nostro classico 4-3-3, con alcune variazioni rispetto alla partita contro il Bari.
Io manderei in campo la seguente formazione:
Anania
Parisi Sauro Gyomber Monzon
Chrapek Garufi Martinho
Rosina Calaiò Marcelinho
In porta conferma ancora una volta per Anania che però stavolta deve davvero guardarsi dal ritorno di Frison. Il portiere milanese deve farsi perdonare l’erroraccio che è costato il secondo gol del Bari, e, in generale, deve dare prova che sulle uscite alte nell’area piccola sa fare molto meglio di quanto dimostrato finora. Io credo che Sannino gli darà ancora fiducia, ma se anche a La Spezia Anania dovesse confermare le incertezze mostrate nelle ultime partite, già dalla prossima gara del Catania Sannino darà spazio a Frison.
Come difensori centrali non ci resta che utilizzare Sauro e Gyomber, cioè i nostri due unici centrali a disposizione. Il ritorno del difensore slovacco è un vero e proprio toccasana per la retroguardia del Catania. Dopo aver battuto niente meno che la mitica Spagna con la propria nazionale (e anche la Bielorussia qualche giorno dopo), Gyomber (che guarda caso con la sua nazionale gioca davanti alla difesa) si candida al ruolo di leader della difesa del Catania fino al ritorno in squadra di capitan Spolli (e forse anche oltre). Al suo fianco Sauro invece ha ampiamente dimostrato che lui il leader della difesa non lo sa fare, e che ha invece bisogno di un forte supporto accanto a sé per tenere in piedi la difesa del Catania. Speriamo che trovi tale supporto in Norbert Gyomber.
Come terzini non ci resta che utilizzare anche qui gli unici due che abbiamo a disposizione, cioè Parisi e Monzon. Il giovane terzino siracusano ha finalmente rotto il ghiaccio esordendo nel finale della partita contro il Bari, e nei dieci minuti che è rimasto in campo ha fatto vedere che agonismo e voglia di giocare non gli fanno difetto. Sannino domenica scorsa ha dichiarato che Parisi ha qualche limite di tenuta fisica, ma spero proprio che il nostro tecnico lo faccia giocare dall'inizio e poi magari sostituirlo con Garufi quando il nostro giovane terzino finisce la benzina. A sinistra invece Monzon è chiamato a dare un contributo di esperienza e maturità (iddu ca ancora a mennula non cià quagghiatu!), nella speranza che riesca a confermare quei piccoli miglioramenti in fase difensiva che ha messo in mostra da quando è arrivato Sannino sulla panchina del Catania.
A centrocampo schiererei il trio Chrapek-Garufi-Martinho. Davanti alla difesa manderei in campo quindi il giovane Garufi che credo possa meglio interpretare il ruolo di perno di centrocampo tra i giocatori convocati da Sannino per la trasferta di La Spezia. Lo so che quello di centromediano metodista è un ruolo delicatissimo e che Garufi è probabilmente più un interno di centrocampo (ancora no squattrai bonu a stu iucaturi), ma credo che possa cavarsela bene in quel ruolo. Tra tutti i nostri giovani Garufi è quello che vanta più presenze (ben quattro) e che ha già pagato dazio all’inesperienza e all’emozione del debutto con l’erroraccio sfortunato di Crotone. Garufi ha anche messo in mostra una buona tenuta atletica giocando, anche se fuori ruolo, come terzino destro contro il Bari, quindi confido che saprà dare il meglio di sé stesso per tutti i 90 minuti della partita. Chrapek sul centrodestra avrà un ruolo fondamentale, che è quello di liberare Rosina dalla prigione del centrocampo dove l’emergenza perenne del Catania lo ha rinchiuso da ormai parecchie partite. Il Polacco fin qui ha ampiamente dimostrato di essere più bravo a offendere che a difendere, ma spero riesca a dare un buon contributo in fase di interdizione a centrocampo. Chrapek è reduce da un infortunio muscolare, e solo recentemente è riuscito ad uscire dall’infermeria. Credo che sia necessario programmare una staffetta tra lui ed Escalante, altro giocatore che ha avuto non pochi problemi muscolari in questo avvio di stagione, e che solo domenica scorsa è riuscito ad esordire in campionato, giocando tra l’altro l’intera partita (rischiando non poco aggiungo io, considerando ciò che è successo a Calello, che dopo un infortunio muscolare è tornato subito in squadra giocando l’intera partita di Frosinone, per poi tornare direttamente in infermeria subito dopo quella trasferta. Durau sulu 'na pattita!). Infine sul centro sinistra chiedo ancora una volta a Martinho di sacrificarsi fuori ruolo e ad offrire qualità ed esperienza ad un centrocampo composto da giocatori esordienti o convalescenti. Speriamo che il nostro capitano di giornata non si siddia a iucari fora rolu ppi n’auttra pattita.
In attacco mi gioco il trio dei miei sogni (ammenu po mumentu): Rosina-Calaiò-Marcelinho. Sogno da tempo di rivedere in nostro folletto calabrese in avanti a supporto di Calaiò, e credo che nella trasferta di La Spezia, malgrado la continua emergenza, ci siano le condizioni per fare giocare i due compari ex-Siena l'uno a fianco dell'altro. Rosina è il nostro capocannoniere con cinque reti, anche se fin qui i gol li ha realizzati tutti su rigore. Spero che il nostro fantasista goleador sia in grado di iniziare a segnare anche su azione una volta riportato nel suo ruolo naturale. Calaiò dovrebbe giovarsi dell’avanzamento di Rosina sulla linea d’attacco, visto che i due si conoscono alla perfezione, e sanno come dialogare e rendersi micidiali sotto porta. Speriamo che a La Spezia il nostro centravanti avrà la possibilità di scoccare una delle sue frecce verso la tifoseria rossazzurra. A sinistra invece Marcelinho può dare quell’apporto offensivo che finora né Castro né Leto sono stati in grado di fornire. Marcelinho contro il Bari ha dimostrato di essere molto più disciplinato e meno individualista dei due Argentini, ma allo stesso tempo ha mostrato di sapersi destreggiare bene come esterno d’attacco con i suoi dribbling e cross dal fondo, e credo che il suo modo di giocare si sposi meglio con le caratteristiche della Banda Bassotti dell’attacco rossazzurro (lo stesso Calaiò è alto solo 1,79). Per Leto invece panchina o tribuna finu a quannu non ci quagghia a mennula macari a iddu.
Sta pattita n'à putemu peddiri propriu. Un’altra sconfitta e la nostra squadra finirà sull’orlo di una crisi nervosa, con il conflitto società-pubblico che potrebbe diventare ancora più esplosivo. Il Catania in trasferta ancora in piena emergenza difesa e centrocampo mi induce sempre alla prudenza, per cui ancora una volta sarei più che felice se i rossazzurri tornassero a Catania con un punto in più in classifica. Io mi gioco un pareggio per 1-1 sulla ruota di La Spezia e speriamu ca stavota fazzu ammenu ambo.
Sempri
FOZZA CATANIA