...scusate...ma quando scendete a piscaria...vi avvicinate o bancu do pisci e fate al pisciaro la fatidica domanda:
"Ma su frischi sti masculini!?"
L'avete mai sentito un pisciaru ca v'arrispunni:
"No Signora!!...stanu fitennu, non su mancu bboni pa jatta!!"
Ecco...
Ma che caz.zo vi aspettavate da Cosentino!?
Veramente...certe volte mi sembrate scinnuti co vapuri!?
Mah!
..non sei un buon lettore
di catti... l'autri,inveci ...spetti A Catania come in Italia è difficile che si cambi.Da una parte si continua a vivere in un contesto conservatore e pigro, restio al cambiamento,in piu'
semu boni a *** a cucuzza per trent'anni e passa di mala politica senza batter ciglio, e poi,chissa' per quale misterioso titolo acquisito, pretendiamo di comandare e disporre a casa d'altri...che si doveva fare? sovvertire l'ordine dell'organigramma societario dando formali dimissioni?...cosa ci si aspettava oltre che a una completa assunzione delle responsabilita'? dire, lottiamo per salvare la categoria piuttosto che vincere il campionato, sarebbe stato un atto di umilta' oppure un atto pavido e di manifesta vilta'?...
o s'ava spattiri di so muggheri per redimersi agli occhi di taluni?...
La verita' è che ad ogni azione, buona o cattiva che sia, c'è il sospetto che dietro c'è qualcosa di losco, qualcosa che non quadra. Il motivo ricorrente da quasi due anni a questa parte,che poi coincide con l'avvento a Catania di Cosentino, è un attacco concentrico architettato e portato avanti da una parte della tifoseria, attacco legittimo,per carita', ma non certo commisurato agli errori fatti dalla societa', se si pensa anche che tutti gli osservatori ,agenzie scommesse comprese, ci davano super favoriti. Una campagna acquisti cessione plaudente per l'AD che mostrava di saperci fare e senza che alcuno avesse alcunchè da eccepire, nessuno
ca pipitiava. Una volta per tutte vorrei capire l'ostracismo nei confronti della societa', o qualcuno pensa davvero che i vertici societari ci godono pèer l'impaludamento in cui siamo?. Una volta per tutte è ora di finirla con questo atteggiamento persecutorio nei confronti della societa'. Se non si capisce che, perdurando questa situazione,che per certi versi è grottesca, e fintanto non si porra' fine alla serie di infortuni, il progetto calcio deve subire, per forza di cose, rallentamenti, fermo restando l'obiettivo di pronta risalita.
A me Cosentino è parso una persona sobria, serena e che non aveva nulla di che vergognarsi...se questa è arroganza io sono...il mago Silvan ...