Allora, riorganizziamo le idee e facciamo alcune considerazioni.
Ieri abbiamo visto alcune combinazioni in fase offensiva molto interessanti e degli svarioni difensivi che una squadra come il Catania non può permettersi.
La sintesi è semplice e tutto sommato può mettere d'accordo tutti.
Passiamo ad alcuni dettagli e anche ad alcune considerazioni sui singoli: hanno giocato molto bene Calaiò, Rosina, Martinho e Chrapek, molto male Spolli, Peruzzi e il solito Monzon. Sia chiaro, non ho detto nulla di originale, ci sono anche gli highlights per capire come abbiamo subito i tre gol, provare per credere.
I due gol del Catania sono di buona fattura e il rigore che ci ha permesso di rimontare, in fondo, c'era. L'arbitraggio è stato pessimo, ma non ci ha penalizzati. Tuttavia, l'arbitro doveva frenare Troest, che ha preso a pedate Calaiò per 90'.
Vorrei sottolineare alcuni dettagli in occasione dei tre gol subiti, perché se da un lato ha funzionato il reparto offensivo grazie alla buona prova di Martinho, Rosina e Calaiò, dall'altro lato – guarda caso, che coincidenza! - non ha funzionato il pacchetto arretrato per le prestazioni di Peruzzi, Spolli e Monzon.
1° gol del Lanciano: calcio di rigore per un netto fallo di mano di Peruzzi, che si fa superare – per l'ennesima volta - in velocità da Gatto, che, con una finta lo mette a sedere e Peruzzi gli ruba la palla con le mani. Il nostro terzino è stato protagonista di tante scivolate disperate, non sembrava nemmeno l'ombra del giocatore promettente che potrebbe essere, semmai aveva le sembianze del più classico dei brocchi che tutti noi abbiamo conosciuto giocando o palluni: basta aver giocato anche nel cortile sotto casa per ricordarsi del brocco che con una finta scivola a terra, a volte rovinandoti sui piedi, rischiando di farti male, perché non c'è nessuno più pericoloso di un brocco. Per la cronaca, manco a dirlo, ha rischiato il secondo giallo, che poteva anche starci. Che pena vedere giocare Peruzzi così...;
2° gol del Lanciano: rimediata la brutta figura, l'indisponente Gino, collabora con i suoi compagni di reparto nel regalare il secondo calcio di rigore agli onestissimi avversari. In questo caso perde palla Rinaudo. Potremmo prendercela con lui, ma non avrebbe senso. Innanzitutto perché una squadra che gioca con Martinho-Rosina-Castro più Calaiò, può perdere un po' di filtro a centrocampo, e questo può anche starci. Ma non può starci assolutamente che il portatore di palla sia isolato con tre giocatori a fargli pressing nella parte sinistra della nostra metà campo. Come al solito, Monzon unni era? Era oltre la linea della palla, a ridosso della linea laterale, perché lui vuole-giocare-solo-all'attacco. Mai a venire incontro al portatore di palla. Mai. Ma davvero credete che l'esterno sinistro debba solo "galoppare" sulla fascia? E poi, avete visto il movimento di Peruzzi, che obbliga Terracciano a quella uscita disperata?
3° gol del Lanciano: Gyomber è stressato, si guarda a destra e c'è Peruzzi, si guarda a sinistra e c'è il rubicondo Spolli, un po' più in là (molto più in là, ma unni è?) c'è Monzon. Pellegrino lo aiuta, toglie Peruzzi e mette Sauro. Ah, allora va bene, allora abbiamo risolto il problema! Ok, Gyomber va a coprire il ruolo di terzino destro e Sauro fa coppia con Spolli. Solo che a dieci secondi dalla fine, Sauro mi passi un luvuru. Lui che supera il metro e novanta, si fa battere nel gioco aereo dal possente diciottenne esordiente. Per nostra fortuna la palla arriva all'esperto Spolli, che per nostra sfortuna è irriconoscibile e – anziché sparare il pallone più lontano possibile (no, lui no, lui non le fa queste cose, sa chi malacumpassa...) regala un assist all'avversario. Per la cronaca, alcuni “cronisti” del web hanno confuso Sauro con Gyomber, forse per il colore dei capelli. È stato Sauro a farsi sbindare dal ragazzino, non Gyomber, che, bontà sua, ne ha viste di tutti i colori.
Non me ne vogliano gli avvocati di Monzon, ma non è necessario allenare in serie A o B per avere il diritto di esprimere un parere. Non sto raccontando favole, sto semplicemente parlando di calcio, di football, di palluni.
Per continuare con la favoletta, la partita è finita 3-3, per merito di un reparto offensivo composto da Martinho, Rosina e Calaiò (rinnovo la mia soddisfazione per queste operazioni di calcio mercato portate a termine dall'AD) e per demeriti di altri calciatori del reparto difensivo (quelli su cui proprio l'AD ha puntato molto sia lo scorso anno, sia quest'anno).
Ultima cosa: per una volta non sono d'accordo con Pellegrino. Ha ribadito più volte che siamo stati beffati all'ultimo minuto.
All'ultimo minuto.
Ultimi dieci secondi.
Ma nessuno gli ha detto che il Lanciano ha meritato il pareggio?