Ragazzi, inutile girarci intorno. Il primo passo (ma qualcuno deve ancora farlo?) è quello di prendere coscienza, con umiltà, della nostra mediocrità. Detto questo, che vale beninteso in generale, non si può pensare di mettere in crisi squadre come la Fiorentina o l’Inter giocando a calcio, fino a prendere il loro gol e poi, inevitabilmente, smontarsi, vedendosi sovrastati dalla loro superiorità.
Un allenatore certo modesto, ma indubbiamente concreto, come Zenga questo lo aveva capito. Aveva capito che il primo obiettivo, per compagini come la nostra, è far rotolare il pallone nella porta avversaria. E se ci riesci per primo, la partita può anche prendere una piega positiva. Ricordo che a tal fine potevano essere utili anche l’effetto vespaio sui calci d’angolo e i calzoncini abbassati di Plasmati sulle punizioni.
Insomma, senza dover proprio arrivare allo streap-tease, occorre applicare schemi semplici, essenziali, traducibili in pratica anche dagli interpreti tecnicamente meno fortunati..
(p.s. mi pare che Vasco abbia già espresso un concetto simile, mi farebbe piacere una sua eventuale conferma)