Finalmente il sortilegio si è interrotto! Il Catania torna da Milano con un pareggio in casa dell’Inter, e conquista il suo primo punto in trasferta del campionato. Con una prova accorta e giudiziosa, i rossazzurri hanno messo in campo tanta determinazione e coraggio affrontando una squadra sì di rango superiore ma anche in crisi tanto quanto e forse più del Catania. Il merito dei rossazzurri è stato quello di approfittare del periodo appannato dei blasonati avversari, e di non farsi intimidire dall’enorme differenza di punti e posizioni in classifica.
Maran ha affrontato l’Inter disponendo il Catania a specchio cioè con il modulo 3-5-2 adottato dagli stessi nerazzurri. I rossazzuri si sono mantenuti compatti e concentrati per tutti i 90’ della partita, giocando da vera squadra e dando prova che non sono affatto rassegnati alla retrocessione, e mandando chiari segnali alla tifoseria, sia quella rossazzurra che quelle delle altre squadre coinvolte nella lotta per la salvezza, che venderanno cara la pelle fino alla fine del campionato.
Nel primo tempo la partita si è svolta secondo copione con l’Inter che veniva in avanti senza però mai rendersi pericolosa, e con il Catania che aspettava gli avversari dietro cercando poi delle ripartenze che però sono rimaste solo nelle intenzioni di Izco e compagni. Un solo tiro insidioso di Milito ben parato da Frison, e poi tanto cincischiare a centrocampo da parte di due squadre con evidenti problemi di gioco. Insomma un gran brutto primo tempo.
Il secondo tempo è iniziato con il Catania che è andato due volte vicino al vantaggio con Bergessio e Rinaudo, e un Inter in difficoltà anche a portarsi nella metà campo rossazzurra. Molta più presenza della squadra rossazzurra nella metà campo avversaria, ma alla fine il gol è rimasto questo eterno sconosciuto. Poi nel finale i nerazzurri hanno sfiorato il gol con Rolando di testa, ma sarebbe stata una beffa atroce per un Catania che oggi ha ampiamente meritato di fare risultato.
Malgrado il Catania abbia spezzato il tabù trasferta, la classifica è sensibilmente peggiorata in quanto quasi tutte le altre squadre coinvolte nella lotta per la salvezza hanno fatto risultato. Il Catania adesso è solo in coda alla classifica, ma lo scontro diretto contro il Livorno di domenca prossima potrà consentirci il sorpasso proprio sui labronici.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Frison: Con l’imminente partenza di Andujar verso Napoli, la responsabilità del ruolo di portiere titolare del Catania cade tutta sulle spalle di Frison, e lui risponde con due ottimi interventi su Milito (difficile) e Rolando (difficilissimo). Buona anche la presenza sulle palle alte. Voto 6,5
Bellusci: Gioca da centrale destro nella difesa a tre di Maran, e tutto sommato non soffre più di tanto gli avanti interisti. Si vede che però è ancora lontano dalla forma migliore. Peccato per il nuovo infortunio nel secondo tempo. Speriamo non sia niente di grave. Voto 6
Legrottaglie: Schierato come centrale di mezzo nella difesa a tre a marcare un veterano attempato come Milito, Fratello Nicola riesce ancora dire la sua. Neanche lui soffre gli attacchi dell’Inter, anche se ha perso tutti i duelli aerei contro Rolando. Voto 6
Rolin: Il migliore in campo del Catania. Gioca come centrale sinistro, e si esibisce in una prova impeccabile per precisione e puntualità negli anticipi e nelle chiusure. Una sua chiusura su Palacio nel secondo tempo vale quanto un gol segnato. Nel suo ruolo naturale di centrale difensivo, piuttosto che sulla fascia, è sicuramente un altro giocatore. Voto 7
Peruzzi: Il giovane argentino si è ormai impadronito della fascia destra del Catania e non la molla più. Un’altra buona partita di Peruzzi, tra l’altro contro Nagatomo, uno dei giocatori più pericolosi dell’Inter. Finché il fiato ha retto è stato uno stantuffo sulla fascia destra. I cosi giusti, appostu a Cusintinu. Voto 6,5
Izco: Partita dai due volti del capitano. Nel primo tempo è parso il giocatore visto in campo domenica scorsa contro la Fiorentina, con l’aggravante di un pallone appoggiato all’indietro che ha innescato un pericolosissimo contropiede nerazzurro. Mancu Guarente i fa sti cosi. Nel secondo tempo invece si è rivisto il capitano dei vecchi tempi, arrembante con le sue progressioni e deciso nei contrasti. Nel finale gioca da terzino dopo l’uscita di Peruzzi e a Cambiasso ci tunnau a pirata ca ci resi all’andata e ca ci fici sautari ‘n munzeddu di pattiti. Voto 6
Lodi: Partita senza lode per Lodi (scusate il gioco di parole). Fa il minimo sindacale smistando palloni a destra e sinistra con passaggi di non più di due metri, e a tratti nascondendosi pure tra compagni e avversari. Stavolta non incide per niente sui calci piazzati e perde un gran numero di palloni a centrocampo. Chi fa a cuntintizza di tunnari a Catania già finiu? Voto 5
Rinaudo: A facci di cu rici ca chissu fu n’acquistu inutile. Il migliore del centrocampo per intensità e presenza in tutte le parti del campo. Gioca in prevalenza come interno sinistro, ma lo si trova anche a destra e al centro a pestare i piedi a Lodi. E sfiora pure il gol con un bel tiro da fuori. Voto 6,5
Biraghi: Ancora una volta fa il compitino difendendo la fascia sinistra dagli assalti di uno spento Jonathan e di chiunque altro si trovi a passare dalle sue parti. Ma di passari nda metà campu avvessaria non sinna mancu a parari. Voto 6
Leto: Schierato finalmente nel suo ruolo naturale di seconda punta, Leto ha disputato un buon primo tempo in cui si è distinto come il più vivace del Catania. Cala notevolmente alla distanza e viene giustamente sostituito da Maran a metà ripresa. Cettu ca però ‘n tiru vessu u putteri avvessariu u putissi macari fari. Voto 6
Bergessio: Con un compagno di reparto al suo fianco il Toro ha fornito una prova migliore rispetto alle ultime due gare di campionato. Sfiora il gol a inizio ripresa con un tiro che lambisce il palo, ma si vede che è ancora lontano dalla forma migliore. Voto 6
Gyomber: Lo Slovacco torna in campo dopo il disastro di coppa contro il Siena e gioca una buona partita al posto di Bellusci nel finale, contribuendo a tenere alla larga gli attaccanti interisti dall’area di Frison. Voto 6
Castro: Una ventina di minuti in campo al posto di Leto fanno capire che Maran ha avuto ampiamente ragione a mandarlo in panchina. Avissa fattu ancora chiù megghiu su l’avissa lassatu ‘n panchina. Voto 5
Almiron: Un quarto d’ora in campo più il recupero e mi passi subbitu ca staumu iucannu cu unu ‘n menu. Comunque bentornato dall’infortunio. Senza Voto
Maran: L'allenatore trentino ha azzeccato tutte le mosse giuste stavolta, a cominciare dal modulo e dagli accorgimenti tattici per contrastare i nerazzurri. Ma soprattutto è piaciuta la voglia e la grinta che la sua squadra stavolta è riuscita a mettere in campo, lontana parente di quella vista contro Siena e Fiorentina. Che il buon Rolando possa ripetere le gloriose gesta di Sinisa Mihajlovic? Voto 6,5
E finammenti acchiappamu u primu puntu fora casa. Domenica prossima ci aspetta il Livorno dell’ex capitano rossazzurro Marco Biagianti per uno scontro salvezza da vincere a tutti i costi. Io credo che a Milano contro l’Inter il Catania abbia finalmente iniziato la sua rincorsa alla salvezza e che da ora in poi non ci fermeremo più. Staremo a vedere come andrà a finire.
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FOZZA CATANIA
