Ancora disastro, desolazione e scoramento. Dopo aver resuscitato il Torino, il Catania riesce nell’impresa di resuscitare anche il Milan, regalando ai rossoneri la loro prima vittoria in trasferta in campionato quest’anno. Nonostante si presentasse al Massimino uno dei Milan più scarsi degli ultimi trent’anni, dilaniato dalla faida interna societaria e con un allenatore sempre più in bilico, i rossazzurri sfornano una delle loro peggiori prestazioni interne del campionato in corso.
De Canio ha azzardatamente cambiato 6/11 della disastrosa squadra di Torino, ma il risultato in campo non è cambiato per niente. De Canio ha schierato tutti insieme dal primo minuto ben cinque giocatori reduci dall’infermeria che sono inevitabilmente rimasti senza benzina nel finale di partita, compreso il lungodegente Peruzzi ca menu mali ca non s’astruppiau nautra vota.
Un Catania ancora senza capo ne coda, senza mordente e capacità di far male all’avversario, con giocatori che pascolano per il campo senza riuscire a ruminare una parvenza di gioco. A parte i 5 minuti di furore agonistico dopo il secondo gol milanista, i giocatori del Catania hanno corricchiato e giochicchiato come se stessero disputando ancora una volta una partita di fine stagione. Una settimana intera di ritiro e silenzio stampa hanno prodotto il deplorevole spettacolo offerto oggi in campo dai rossazzurri.
Un primo tempo nel quale il Catania aveva avuto anche la fortuna di passare in vantaggio dopo appena 13 minuti con una deviazione decisiva di Bonera, ma che al primo affondo milanista, una mancata chiusura di Peruzzi sulla fascia e di Monzon a centro area, con Andujar ca si fa passari nautra vota a palla di sutta ascidda, hanno regalato il pareggio al Milan. I dati relativi al possesso palla alla fine del primo tempo sono assolutamente disarmanti. 24% Catania, 76% Milan. Contro una squadra ca stava additta che stampelli, il Catania lanciava solamente palloni in avanti a unni ncagghiu ncagghiu, nella speranza di un secondo aiuto da parte della dea bendata in area milanista.
Secondo tempo in cui il Milan non ci metteva molto a riprendere possesso del centrocampo, poi la partita prende la sua piega definitiva nel giro di due minuti con il gol su punizione do test ‘i cazzu niuru e l’espulsione diretta do test ‘i cazzu greco (peraltro assolutamente gratuita). Poi i cinque minuti di furore del Catania che hanno prodotto solo qualche spavento a Galliani in tribuna, quindi Kaka che chiude la partita in contropiede. Fine della storia.
Per quanto riguarda il teatrino di Balotelli a metà del secondo tempo, solidarietà al nostro capitano. Se è vero che Spolli ha pronunciato le parole “negro di mmerda”, a scanso di equivoci, chi si offende si offende, Balotelli è un uomo di mmerda. Il fatto che poi sia di colore è assolutamente irrilevante. Non viene insultato per il colore della pelle, ma per i suoi comportamenti irriverenti dentro e fuori dal campo. E che si infili le tre dita che ha mostrato al momento della sostituzione dove sa lui.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Andujar: Ha i primi due gol sulla coscienza (soprattutto il secondo), e sul terzo puteva macari fari a finta di ittarisi, tantu pa cumpassa. Ma l’Aggentina è sicura ca si voli puttari a stu putteri e mondiali? Un paio di buoni salvataggi, ma solo a risultato acquisito. Un portiere che non da alcuna sicurezza alla squadra e sul quale, per il bene del Catania, non è più il caso di fare affidamento. Voto 4
Peruzzi: All’esordio stagionale, e in campo dopo un lungo infortunio, riesce a giocare l’intera partita facendo quello che può. Soffre le avanzate di Emanuelson sulla sua fascia, e non riesce a fermare il cross dell’Olandese che porta al pareggio milanista. Non riesce a fare meglio di Alvarez, ma in fin dei conti ha le sue attenuanti. Mezzo voto in più in virtù di tali attenuanti. Voto 5,5
Rolin: Il migliore in campo del Catania. Gioca da difensore centrale destro, e sfodera un gran bel primo tempo con ottimi anticipi e chiusure, e un affondo che porta all’ammonizione dell’ex Silvestre. Qualche sbavatura nel secondo tempo, e poi nel finale anche lui getta la spugna. Voto 6
Spolli: Al ritorno in campo dopo un lungo infortunio, gioca da difensore centrale sinistro e con la fascia di capitano al braccio. Tanti scontri con Balotelli compreso quallo verbale a sfondo razziale nel secondo tempo per il quale non mi sento di biasimare il nostro difensore. Chi non ne manderebbe a dire quattro allo sbruffone del calcio mondiale? Per il resto buona partita nella quale cerca di tappare quante più falle possibili in difesa. Voto 6
Biraghi: Al ritorno da titolare dopo diverse settimane di assenza, è riuscito a fare rimpiangere pure Capuano. Qualche buona chiusura in difesa, ma quando supera la metà campo (cioè quasi mai) non si po taliari. Scarsissimo tecnicamente pari ca iavi du madduni muntati o postu de peri. Fuori posto sul gol di Kaka che scende sulla sua fascia indisturbato. Voto 5
Plasil: Alla seconda partita di fila dal ritorno dall’infortunio, il Ceco è ancora l’ombra del bel giocatore che avevamo ammirato prima dell’infortunio. Gioca da interno destro nel primo tempo, poi nella ripresa gioca un po dovunque sulla linea mediana, per poi assestarsi a sinistra nel finale di partita. Non incide molto nel corso dell’intera gara, e mostra anche un notevole nervosismo in un paio di episodi sia nel primo che nel secondo tempo. Speriamo ritorni presto ai suoi livelli. Voto 5
Tachtsidis: Ennesima prova pessima del ragazzo greco. Espulsione gratuita e ingiusta a parte, Tachtsidis ha ancora una volta fallito in pieno la prova. Lento, impacciato, abulico dal gioco, riesce anche a fare ammonire Plasil che ha dovuto fermare fallosamente Kaka servito da un suo controllo errato. Con la partita di oggi il Greco ha ampiamente dimostrato (se ci fosse ancora il bisogno di una conferma) che non è un giocatore sul quale il Catania può fare affidamento. Sono passate 14 giornate dall’inizio del campionato durante le quali Tachtsidis è sempre stato disponibile e non ha mai subito un infortunio, e il Greco ha fornito al Catania semplicemente il nulla. Non ci sono più giustificazioni per Tachtsidis, né il Catania ha più tempo da perdere con il Greco. Da rispedire immediatamente al mittente durante il mercato di gennaio, o da panchinare per il resto della stagione. Voto 3
Monzon: Anche lui al ritorno in campo dopo un lungo infortunio, De Canio lo schiera come interno sinistro di centrocampo. Già ca è tintu pi cuntu so, poi u mentunu ndo campu fora rolu, iddu non ci capisci ancora chiù nenti. Completamente spaesato e impalpabile sulla linea mediana. Non chiude su Montolivo in area di rigore sul pareggio rossonero, e si vede solo con un tiro velleitario a fine primo tempo. Mezzo voto in più per aver giocato fuori ruolo. Voto 5
Barrientos: Il Pitu è ritornato in squadra dal primo minuto non incidendo più di tanto sull’esito della partita. Esterno destro nel tridente d’attacco nel primo tempo nel quale se la vede con Emanuelson, il giocatore più in forma del Milan e migliore in campo oggi al Massimino. No capii mancu iu unni iucau Barrientos ndo secunnu tempu. Ha dimostrato di essere ancora lontano da quel giocatore decisivo e determinante che tutti ci aspettiamo. E salterà pure la prossima trasferta per squalifica. Voto 5
Lopez: Ma pi casu chi si misi nsemi cu Tappi nautra vota? Pareva ca stava iucannu co Milan. Sembrava che il suo obiettivo principale fosse quello di non fare male alla sua ex squadra. Non tira mai in porta, non pressa mai gli avversari, non si rende mai utile alla squadra. È ritornato il Mini Lopez di inizio stagione. Voto 4,5
Castro: Schierato un po a sorpresa quando ormai tutti pensavano che De Canio lo avesse epurato, gioca più o meno sugli stessi livelli dei compagni. Lo spirito di Kulovic si è impossessato di Castro quando un suo tiro è stato deviato da un difensore milanista ed è entrato in rete. Poi bonu chiu. Fino a quando è stato sostituito per fare entrare in campo un centrocampista puro. Mezzo voto in più per il mezzo gol. Voto 5,5
Keko: Appena è entrato in campo lui la partita è girata completamente in favore del Milan con il gol del vantaggio milanista e l’espulsione di Tachtsidis. Gioca a destra in attacco, ma anche lui finisce con l’accentrarsi e a intasare il centro area, finendo con l’essere più dannoso che utile alla squadra. Non che a quel punto si potesse fare tanto, ma un qualcosina in più Keko la poteva dare. Voto 5
Guarente: Entrato per coprire il vuoto a centrocampo lasciato dall’espulsione di Tachtsidis, Guarente fa quel che può per tenere a galla la linea mediana del Catania, e a mio avviso fa anche un buon lavoro. Concentrato, combattivo, litigioso, in 20 minuti ha dimostrato a De Canio di aver sbagliato a lasciarlo in panchina per far spazio allo spaesato Monzon. E questa volta non ha passato nemmeno una volta la palla agli avversari. Voto 6
Leto: Solamente tre minuti in campo per alleviare i crampi di Barrientos. Effettua un bel tiro in porta, poi è finita la partita. Senza Voto
De Canio: Maran era confuso e mancava di coraggio, De Canio è completamenti o scuru e non ci sta capennu nenti. Il Catania di De Canio è peggiore di quello di Maran, e i numeri sono li a testimoniarlo. Quel che è peggio e che De Canio finora non è riuscitro a dare una minima impronta di gioco alla squadra. Buttare il pallone avanti alla viva il parroco è un tipo di gioco che si vede appunto solamente nei tornei parrocchiali. Avere un possesso palla del 29% in casa contro una squadra malasuttata come il Milan di quest’anno è un dato che può portare solamente a un’inevitabile conseguenza: mesta retrocessione in Serie B. Voto 3
Anche di questa partita non c'è assolutamente niente da salvare, tranne il recupero al calcio giocato dei giocatori reduci dall’infermeria e che speriamo possano essere utili nel prosieguo del campionato. La classifica piange e ora il Catania è solo e staccato all’ultimo posto, con la distanza dalla zona salvezza che continua ad allungarsi. Speriamo che domenica prossima non resuscitiamo anche la Sampdoria di Mihajlovic.
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FOZZA CATANIA