CATANIA-NAPOLI 3-1
CATANIA (4-3-3): Messina, De Matteis, Franchina, Legrottaglie, Brugaletta; Garufi, Gallo, Addamo; Barisic, Petkovic, Aveni. A disp.: Ficara, Maran, Bonaventura, Cannone, Mozzicato, Katsetis, D’Ancora, Caruso, Zekovic, Floridia, Canale, Marciano. All. Pulvirenti
NAPOLI (4-3-3): Crispino, Savarise, Bruno, Palmiero, Celiento, Lasicki, Scielzo, Palma, Novothny, Fornito, Insigne. A disp.: Contini, Di Stasio, Guardiglio, Romano, La Torre, Gaetano, Tutino, Del Bono, Radosevic. All. Saurini
Ammoniti: Addamo, Barisic e Gallo (CT), Novothny, Palma e Savarise (NA).
Espulsi: Novothny (NA) all'80° somma di ammonizioni, Gallo (CT) all'88°.
Arbitro: Marini di Roma 1
Assistenti: Saia di Palermo e Ficarra di Palermo.
Vittoria. La Primavera del Catania, dopo due anni, batte il Napoli grazie ad un 3-1 inequivocabile e la squadra di mister Pulvirenti vola al primo posto solitario con 43 punti. Il Napoli, addirittura, con le vittorie di Lazio e Palermo, perde di vista le prime due posizioni in classifica che danno l’accesso diretto alla Final-Eight e scivola al quarto posto. Per gli etnei è il tredicesimo risultato utile consecutivo (14 se si comprende il recupero della 6^ giornata contro la Roma) che culmina con il rinnovato primato del girone. Nelle prossime giornate sarà lotta dura fra le rivali, partite come Roma-Lazio, Napoli-Palermo e Palermo-Roma faranno si che la volata per la 2^, 3^ e 4^ posizione resti aperta a qualsiasi possibile soluzione. I rossazzurri invece non affronteranno più alcuno scontro diretto. La squadra rossazzura si segnala ancora come quella dalla difesa più forte, una sola sconfitta (anche la Lazio) e 16 reti subite. Ancora assente Cabalceta, il suo sostituto è Nicola Legrottaglie che, come noto, sconta la squalifica con la prima squadra. La linea difensiva viene completata da De Matteis e Franchina sulle fasce e il capitano Brugaletta centrale sinistro, fra i pali Messina. Assente, inoltre, lo squalificato Diop, il suo posto viene preso dal catanese Garufi. Ancora, a centrocampo Addamo e Gallo. All'attacco il solito tridente formato da Barisic, Petkovic ed Aveni. In panchina per la prima volta Paolo Marciano, trequartista offensivo classe ’95 dalla grande personalità. Per il Napoli, assente Allegra squalificato, dentro Bruno, classe 90. Ovviamente il capitano è Roberto Insigne, marcatore principe della squadra e del girone. In panchina si segnala la presenza di Radosevic. Parte subito il Catania con Petkovic ma sfiora il palo. Il Napoli passa in vantaggio al 15' su rigore di Insigne (6' rigore della stagione per lui). L'attaccante napoletano corre per il campo portando la mano all'orecchio e comincia la contestazione dei tifosi etnei che lo fischieranno per tutta la partita. In pochi minuti Petkovic procura un rigore per il Catania, realizzato da Addamo. Ma non è finita perchè dopo una manciata di minuti e il Catania addirittura passa in vantaggio con il gol di Barisic. Al decimo della ripresa è Aveni a sfiorare il gol, ma è il preludio del 3-1 puntualmente siglato dal regista Sem Addamo, classe 95, con un colpo di testa in acrobazia su calcio d'angolo di Barisic. Tutto il pubblico che affolla la tribuna, nel frattempo interamente riempitasi, in piedi incita ancora i propri beniamini cantando in coro "... la capolista se ne va". Il Napoli tenta una reazione, ci prova Insigne per tre volte, ma Messina è sempre vigile. Il Catania tiene il campo e parte in contropiede. All'ultimo minuto di recupero è Addamo a servire ancora un pallone d'oro a Petkovic per il 4-1, ma il croato a tu per tu con il portiere pasticcia un pò.
CATANIA 43
LAZIO 41
PALERMO 41
NAPOLI 40
ROMA 37
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Foto:
Addamo nell'azione del definitivo 3-1. Il pallonetto che viene fuori dal colpo di testa si insaccherà alle spalle di Crispino