Casorezzo (MI), 4 Maggio 2012
Caro Sergio,
neppure il Catania è mai sceso in C2, semmai è stato promosso in C2: e per me quella promozione vale più di un trofeo. Per il resto, devi anche metterti nei miei panni: purtroppo ho vissuto fuori dalla Sicilia quasi tutta la mia vita e se avessi voluto una squadra vincente avrei potuto dimenticare chi sono e sceglierne una della triade. Ho preferito, invece, passare un intero pomeriggio del 1995 a consultare in frenetica attesa una pagina del televideo finché non ho appreso che si era vinto a Gangi. Puoi capire quanta invidia mi fanno i vostri quasi trofei. Visto che tu ti compiaci nel descrivere i nostri vizi, sappi che anche dalle vostre parti non siete immuni da difetti e quello più ridicolo è di mostrarvi appagati di una superiorità, vera o presunta, su tutti gli altri abitanti dell'isola solo perché Palermo è il capoluogo: ebbene, forse è il caso che il nostro capoluogo pensi a trainare la Sicilia verso una competizione più costruttiva con il resto dell'Italia, e non sto parlando di calcio. Ma purtroppo per questo non basta confidare in un salvifico personaggio che provenga dal Friuli. Per quanto mi riguarda, per la mia storia personale, non vivo tutta questa rivalità con Palermo: ci sono stato una sola volta in vita mia qualche anno fa, solo perché mi sembrava strano per un Siciliano non esserci mai stato. Ma, a pensarci bene, rientra nella normalità, perché chi lascia Catania alla ricerca di qualcosa difficilmente la trova a Palermo. Anche se fossi vissuto sempre a Catania, non credo che sarei andato a Palermo molto più spesso. In sintesi, la mia bava la risparmio per oggetti più meritevoli d'invidia. Stammi bene,
Marco Tullio