Partitaccia, dove la sfortuna ci ha messo la sua nell'immediato e per il futuro prossimo, che si chiama Firenze, visto che oggi Pastore e Nocerino avrebbero dovuto vedersela dalla panchina ed invece per gli infortuni di Rigoni e Liverani hanno dovuto farsi novanta minuti ad alti ritmi. Meno male che alla fine il golletto si é fatto, ma quando si tira 18 volte contro 4 verso la porta e le occasioni più pericolose le hanno comunque gli avversari, non si può non parlare di partitaccia.
Debutto di Garcia, tutto sommato positivo, Munoz continua ad alternare cose sopraffine ad ingenuità da oratorio, Cassani pensa più a spingere che a chìudere le diagonali (a fine primo tempo é stato giustamente cazziato dal 19enne argentino compagno di reparto per quella "taliata" sullo svizzero solo soletto in area piccola), quando qualcosa a centrocampo salta il barometro segna sofferenza anche contro una squadra di B, dal glorioso passato, ma dalla qualità attualmente più che discutibile.
Miccoli, infortunio a parte, ancora deve masticarne di pane per potere rientrare stabilmente in squadra, Maccarone ci sarebbe pure se solo avesse più condizione, Kasami male all'inizio, meglio nella ripresa, l'attaccante giusto per ora é Pinilla, poco da dire. Ottimo Benussi, miracoloso a metà ripresa, bene Nocerino e Balzaretti. Una manciata di minuti per Darmian.
In ultimo gli uomini partita: Migliaccio l'esecutore e Pastore l'ispiratore. Generosissimo e spietato il primo, che purtroppo per lui ha due piedi che sembrano ferri da stiro, altrimenti sarebbe titolare fisso in Nazionale, tutto ed il contrario di tutto il Flaco: ha sbagliato ed indovinato, é stato svogliato e volenteroso, é stato egoista al limite della cacciata dal campo e prezioso nell'assist decisivo, tutto nella stessa partita. Di sicuro é ormai ai minimi di energia fisica, visto che ha giocato tutte e dicasi tutte le partite ufficiali di quest'anno. Un bel regalino al simpaticissimo Miha. Per usare il fiorentino, un regalo miha da poho.
Si doveva vincere e si é vinto, vittoria importante per il morale, ma anche dal punto di vista pratico, perchè senza i tre punti il percorso Europa League avrebbe forse preso una piega decisiva verso l'anonimato. Adesso l'ultima fatica in casa viola, per molti, ma non per tutti, visto che la sosta per i nazionali (che sono tanti a Palermo) significherà girare il mondo in una settimana.
Se ne facciano tutti una ragione. E continuino ad uscire dal campo con la maglia fradicia di sudore. Comu finisci si cunta.