Colgo l’occasione per rispondere a Testa Dura:
gli stupidi e i deficienti teppisti si trovano in ogni dove: a Catania, a Palermo, a Messina, ad Acireale. Pensare di identificarli con il colore della sciarpa che portano addosso è assurdo e si fa un grave errore se si sottolinea quel colore di sciarpa per trarre conclusioni generalizzate emettendo giudizi che sparano nel mucchio. Un tifoso con un sasso in mano, in quel momento non è più un tifoso, non è più rossazzurro, rosanero o giallorosso. Quello lì è un teppista delinquente che dovrebbe andare in galera, punto e basta. Sibilare accuse impersonali, esprimere atteggiamenti di superiorità prendendo a pretesto la correttezza (sempre presunta) della propria tifoseria, scusami se mi permetto, non è esercizio da persone intelligenti.
Beh, sono d'accordo... in parte.
Tutto quello che dici è vero a livello individuale e non è un caso che da sempre rifuggo da qualsiasi generalizzazione (certamente non tutti i tifosi del Livorno, prendo di proposito esempi "asettici", sono teppisti e non tutti i tifosi del Chievo sono dei santi), ma bisogna pur notare che esistono delle linee di tendenza, delle concentrazioni statistiche (certamente vi è una maggiore percentuale di teppisti tra i tifosi del Livorno che tra quelli del Chievo, o tra quelli del Liverpool che tra quelli del Villareal). Le motivazioni alla base di ciò sono le più varie, e non basterebbe un trattato di sociologia per esaminarle, ma si riconducono tutte più o meno al genius loci delle popolazioni (che esiste, eccome!) o alla caratterizzazione specifica delle singole tifoserie (non è la stessa neppure tra tifoserie delle stesse città, come dimostra il caso delle profonde differenze tra i tifosi dell'Hellas e del Chievo, oppure, mutatis mutandis, tra quelli del Liverpool, con tanto di strage dell'Heysel alle spalle, oppure dell'Everton).
In conclusione, credo, sempre per fare esempi asettici perchè nessuno si offenda strumentalmente, che i prefetti dovrebbero fare molta più attenzione, ad esempio, ai tifosi dell'Hellas che a quelli del Chievo, vietando molto più spesso le trasferte ai primi piuttosto che ai secondi. In questa linea di pensiero, e tornando al mio post originario, non capisco perché si sia vietata la trasferta dei tifosi del Ragusa ad Acireale e, domenica scorsa, di quelli dell'Acireale a Ragusa, atteso che si tratta di tifoserie tranquille di città tranquille e per di più in eccellenti rapporti tra loro. Tutto qui.
Forza Acireale (e auguri al Palermo, che a Bari ha pagato secondo me lo sforzo per recuperare un inizio a bassa concentrazione. Comunque è bellissimo, e forse inedito, trovare nell'alta classifica di serie A tutte le squadre delle tre principali città del Sud, non trovi?).