La sfortuna nel calcio esiste? Ci credo fino ad un certo punto se ci limitiamo a parlare di tiri che finiscono sul palo o amenità simili. Forse però quando una squadra perde tre terzini su quattro e un centrale nelle prime tre giornate e due centrocampisti centrali sui tre disponibili come rincalzi, forse qualcosa di vero c'é.
Oggi abbiamo giocato settanta minuti con Diana terzino destro, Zaccardo terzino sinistro e Barzagli con una gamba sola. A centrocampo Simplicio e Migliaccio sono stati encomiabili, si sono sfiancati alla morte, ma in panchina non c'era alcun ricambio nel loro ruolo. Logico che ad un certo punto tirassero i remi in barca.
Di fronte un Torino classicamente novelliniano, chiuso a riccio pure quando era in svantaggio, con Rosina e Recoba nulli fino a quando il Palermo é stato corto a centrocampo e Bjelanovic abbandonato a se stesso. Poi il lampo del gol ad inizio secondo tempo, la squadra che cede campo e morale ai granata ed é finita anche bene, con il Palermo che generosamente, ma sterilmente, cercava il nuovo vantaggio ed il Torino che invece il gol lo sfiorava veramente in contropiede in almeno tre o quattro occasioni. E' finita bene, un punto d'oro, diciamolo.
Rimango ottimista. Agli infortunati ed ai mezzi infortunati di oggi vanno aggiunti un Bresciano inguardabile (nazionale + fuso orario australiano = condizione fisica a terra), soprattutto in fase difensiva e la coppia Miccoli-Amauri con le polveri decisamente bagnate, annullata da un Natali portentoso ed un Dellafiore ineccepibile.
Colantuono é preoccupato dall'emergenza in difesa. Io con lui. Ci attendono altre sei partite in meno di venti giorni e dietro con tutti questi infortunati il turnover é una chimera. Affrontiamo un passo alla volta. Adesso trasferta in Repubblica Ceca per il primo turno di Uefa e poi la solita "passeggiata" a Cagliari, campo in cui di riffa o di raffa perdiamo quasi sempre, pareggiamo poco e vinciamo mai.
Vedremo...