Autore Topic: Un paio di riflessioni  (Letto 10515 volte)

Offline Sergio

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Un paio di riflessioni
« il: 05 Febbraio 2007, 11:32:38 am »
Atalanta,  Messina,  Livorno, Parma, Udinese, Empoli, Sampdoria e Cagliari: si ferma qui la serie A dei tifosi rossazzurri. Tra il taglio illustre di calciopoli (Juventus), un calendario bizzarro che ha messo le gare con squadre prestigiose tutte nel girone di ritorno e quello che è successo venerdì sera, i veri sportivi catanesi sono stati privati dei big mach della propria squadra con Inter, Roma, Fiorentina e Milan, certamente le gare più spettacolari di tutte il torneo. 23 anni di attesa per assistere a questo scempio, credo che difficilmente i tifosi rossazzurri torneranno nel loro stadio per questo campionato, buttato letteralmente alle ortiche. Ai tifosi rossazzurri genuini, leali e corretti auguro tempi e sorti migliori, sperando che la lega non si accanisca eccessivamente colpendo anche la classifica del team etneo. Voglio fortemente che anche il prossimo anno ci sia un Catania Palermo al Cibali ma che questa volta venga fuori soltanto l’immagine sana e genuina della nostra Isola. Chiunque oggi da Siciliano deve pretendere una prova d’appello, un occasione che possa darci un opportunità di riscatto.
Purtroppo, quanto è successo è di una gravità inaudita. Con l’aggravante che la Polizia, a cui vanno indubbiamente riconosciuti impegni e sacrifici estremi sino a rimetterci la vita, va sostenendo, a mio modo di vedere a torto, che l’oggetto degli agguati premeditati accaduti a Catania, non fossero i tifosi ospiti ma, appunto, le forze dell’ordine. Anche se ha poca importanza, io non crederò mai che in occasione del derby coi rivali di sempre, quella frangia di barbari in sciarpa rossazzurra dedita alla costruzione di bombe carta e agli attentati abbiano concentrato le loro attenzioni verso un obbiettivo presente lì tutte le domeniche per disinteressarsi invece dei tifosi rosanero, assenti dalla scena dal lontano novembre 2003 e attesi al Cibali come la manna dal cielo. Via, siamo seri: la polizia la puoi attaccare anche in occasione della gara con l’Empoli o con il Parma. Ma arriva il Palermo e cosa bolliva in pentola lo sapevamo tutti!! Che poi i poveri poliziotti si siano messi in mezzo a difesa dei tifosi ospiti, mi sembra naturale che siano fini loro come oggetto del tiro al bersaglio. E’ la polizia che si è fatta avanti verso le barbariche orde rossazzurre, mentre gli ospiti venivano nascosti e incanalati nel loro settore. E’ la polizia che si è esposta in prima fila, nell’adempimento del proprio dovere e poiché i poliziotti sono “il nemico” di sempre, i selvaggi non si sono fatti scrupoli di prendersela con loro.
Ora, un conto è che la polizia scrive sul proprio rapporto che i tifosi rossazzurri aspettavano al varco i tifosi ospiti, un conto è che scriva di agguati premeditati contro le forze dell’ordine. Se esce fuori questa a mio avviso falsa verità, il Catania ne uscirà con le ossa rotte. E penso che la società debba attivarsi per far luce il più possibile su quanto accaduto e che si ripristini il principale movente di quei barbari.
Non sono tanto d’accorso quando si afferma che ha perso tutta la Sicilia, come s’è detto e letto da più parti perché, sposando gran parte del pensiero esposto dall’amico Frank Cannon, quanto successo venerdì scorso è la fatalistica conclusione di una sottocultura scontrosa eversiva e aggressiva, alimentata da diversi anni con un astio di fondo covato dalle frange più abbiette (che, come abbiamo visto, ha fatto proseliti anche nella parte sana della società etnea) verso i palermitani in quanto riconosciuti come i veri antagonisti di un assurda lotta tutta immaginaria (ma a volte reale) per mantenere l’egemonia sportiva in Sicilia (ma alcune volte si travalica anche dallo sport), ed anche verso i messinesi propostisi come realtà alternativa e rei di essersi creati il loro spazio nell’elite del calcio nazionale. Insomma, la morte del povero Raciti piangiamocela tutti ma che siano principalmente i tifosi rossazzurri a battersi fortemente la mano sul petto: loro più di tutti gli altri!
Pulvirenti  ha fatto una gran cagata fuori da rinale quando a caldo ha accusato i tifosi palermitani dei disordini. Accuse condite da fantomatiche immagini televisive, presenti evidentemente soltanto nella sua immaginazione. Certo, davanti alla tragedia ed alla disperazione che emergeva fuori dalla camera mortuaria ha riconosciuto di aver fatto una figura ridicola a caldo davanti ai microfoni di Sky. Spero che, una volta placata l’onda emotiva che stiamo attraversando in questo momento, abbia il coraggio e la dignità di chiedere PUBBLICHE SCUSE a tutti i tifosi rosanero per le infamanti accuse.
Un ultima notazione: si parla di estendere la norma sulla responsabilità oggettiva anche per molti metri dopo il recinto dello stadio, non rendendosi conto che questa norma è uno strumento in mano ai teppisti per ricattare le società d’appartenenza. Le norme che regolamentino l’afflusso dei tifosi allo stadio, facciamole fare ai presidenti delle squadre che sanno come è fatto uno stadio e quali siano le esigenze. Pisanu che le partite di calcio non le guarda nemmeno in TV si occupi d’altro che questa materia non è cosa sua! I biglietti nominativi sono una cretinata colossale: dissuadono solo le persone per bene che magari hanno poco tempo di fare file estenuanti ai botteghini, non impediscono ai teppisti di venirne in possesso e, soprattutto, non garantiscono un caz.. Immaginate uno stadio come l’Olimpico con 80 mila posti a sedere, come si fa a pretendere che si rispettino i posti di appartenenza con un afflusso di sole 30 mila persone? Ma a chi vorrebbero identificare in caso di disordini?

P.S. Amato: "non manderò più i poliziotti allo stadio". L'ordine pubblico dev'essere a carico delle società ed affidato ad ingenui padri di famiglia, per nulla addestrati a contrastare i delinquenti. Come se il campo di calcio non facesse parte del territorio italiano ma fosse una nazione a se. Evidentemente, la vita di quei poveri disgraziati con la pettorina gialla vale molto meno di quella di un poliziotto.  Sinceramente non capisco: quindi, se muore un poliziotto durante una rapina in banca, il ministro Amato li toglierà pure dalle strade? Ma allora che ci stanno a fare?
Ma da chi siamo governati?
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Templare

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Un paio di riflessioni
« Risposta #1 il: 05 Febbraio 2007, 11:38:53 am »
Non posso che condividere tutto, dalla prima all'ultima parola.

Non posso non aspettarmi il solito fiume di astio e veleno che si riverserà a breve su questo topic, come accaduto per quello da me aperto sabato.



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline alex10103

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Un paio di riflessioni
« Risposta #2 il: 05 Febbraio 2007, 11:52:54 am »
Io, invece, posso essere d'accordo in parte.
Infatti, se si vuole raggiungere un gemellaggio, è inutile e dannoso andare a ripescare dichiarazioni passate: non farebbe altro che aumentare l'odio.
Piuttosto, abbiamo visto e sentito tutti Pulvirenti, abbiamo capito (ed anche i veri tifosi catanesi lo hanno capito) che personaggio egli sia: perché parlarne ancora?
Quello che è successo è successo (parlo delle dichiarazioni a caldo): mettiamoci una pietra sopra e cerchiamo di iniziare questo gemellaggio invece di ricordare cose passate.
Inoltre, anche questa pretesa di "pubbliche scuse" ha dell'odio.
Ciao

Offline ivan

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Un paio di riflessioni
« Risposta #3 il: 05 Febbraio 2007, 12:09:18 pm »
Sono d'accordpo con Alex, smettiamola "cu avutu avutu...."

Templare spero che nessuno riversi fiumi di astio, penso che chiunque abbia un po' di sale in zucca ha ormai capito il non senso di certe diatribe e l'assurdità di scritte come "pa ti odio" o "ct ti odio" ecc... e se non l'ha ancora capito vuol dire che è degno compare di quei delinquenti.

Offline occasionale rosanero

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Non sono d'accordo
« Risposta #4 il: 05 Febbraio 2007, 12:24:05 pm »
Non me ne faccio niente delle scuse di Pulvirenti...... tutti noi a caldo diamo il peggio di noi stessi.... discorso chiuso........ m'interessa molto di più pensare a Pulvirenti come una ca si picchia a buzza e si va pigghia un cafè con zamparini e Franza...... ed incominciano così.... "Noi abbiamo toccato il fondo in terra di Sicilia... dalla terra di Sicilia parta seriamente e senza populismo e demagogia il cambiamento!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Offline ZANCLE

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« Risposta #5 il: 05 Febbraio 2007, 12:28:34 pm »
CARI SERGIO E TEMPLARE, MI SPIACE MA NON SONO D'ACCORDO CON VOI, E PER UN SEMPLICE MOTIVO. PER CARITA' SARA' ANCHE VERO CIO' CHE DITE CHE GLI ULTRAS DEL CATANIA ETC.. MA PERCHE' QUELLI DEL PALERMO O DEL MESSINA SON ANGELI CADUTI DAL CIELO, O DOBBIAMO DIRE CHE IL PROBLEMA E' SOLO CATANESE, FORSE E' COSI' MA VISTI I VARI PRECEDENTI A ME NON SEMBRA;
IO AD ESEMPIO HO LA MIA RAGAZZA A PALERMO DA 7 ANNI E SONO VENUTO ALLA FAVORITA A VEDERE IL DERBY SOLO UNA VOLTA IN 7 ANNI, QUELLA VOLTA CHE L'HO FATTO ERO INSIEME A I MIEI AMICI PALERMITANI (CHE MI HANNO CONSIGLIATO DI STARE IN SILENZIO E DI NON ESULTARE MAI) ORA VOI DITEMI TUTTO CIO' E' NORMALE, SECONDO ME NO!!!! BASTA LA NORMALITA E' ANDARE ALLO STADIO IN SERENITA' SENZA IL TIMORE DI ESSERE AGGREDITO PER IL SOL FATTO DI ESSERE TIFOSO DELLA SQUADRA AVVERSARIA CHE SI CHIAMI MESSINA CATANIA O ROCCACANNUCCIA..
FINIAMOLA E FINITELA DI DARE PATENTI VARIE E' IL CONCETTO DI ULTRAS E LA SUA MENTALITA' (LA MENTALITA' ULTRAS ME LO SENTO RIPETERE SPESSO DA MIEI AMICI ULTRA') CHE E' MALATA PUNTO.

Offline Testa Dura

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« Risposta #6 il: 05 Febbraio 2007, 12:48:28 pm »
Quoto gran parte di quanto scritto da Sergio, che fortunatamente è tornato a farsi vedere nel forum. Benvenuto.
Quello che è accaduto era purtroppo largamente annunciato, e forse è un segno del destino che la vittima fosse acese. Il botto prima o poi sarebbe accaduto: purtroppo è avvenuto in diretta mondiale proprio nel derby siciliano, così la stampa mondiale ha avuto buon gioco a coinvolgere tutta la Sicilia,senza alcuna differenza tra colpevoli e incolpevoli, nel pubblico ludibrio (persino la CNN ha parlato di "sicilian shame").
Ora, però, passata la buriana, occorre mettere i puntini sulle i.
Occorrono, s'intende, provvedimenti drastici: si è passato il segno, si è superato il punto di non ritorno. Purtroppo vedo che già si comincia a cercare di minimizzare (ho visto un inquietante fondo ieri su La Sicilia), a cercare di far finire tutto a Tarallucci e Vino.
Non mi preoccupo per nulla del fatto che alcuni forensi resteranno senza calcio (spesso i loro attacchi verbali, qui riproducevano, fatte le debite proporzioni, lo stesso comportamento degli ultrà catanesi di fronte ai palermitani e alle forze dell'ordine). Vadano a seguire l'Amatori Catania, istituzione meritoria in una città come ct, dato che il rugby è una scuola di rispetto per l'avversario. Speriamo che i soliti noti non abbiano più il coraggio di farsi vedere in questo forum, o quanto meno ripudino le aggressioni di un tempo e chiedano pubblicamente scusa, come dovrebbe fare, hai detto bene, anche il presidente del ct, per i suoi lunari interventi alla televisione, che hanno peggiorato, se possibile, l'immagine siciliana nel mondo.
Il Catania va radiato, se non altro per dare un esempio, così come alla prima occasione vanno radiate altre squadre, come il Livorno, che hanno tifoserie completamente fuori controllo.
Vanno dati concreti poteri alla polizia e alle prefetture per rendere sicuri gli stadi e garantirvi il ritorno sicuro delle famiglie. Devono essere punite le dirigenze delle società che hanno oscure connivenze con i tifosi. Estendere la  responsabilità oggettiva ha pro e contro, ma tendenzialmente sono pro, quanto meno perché i presidenti sarano costretti a posizioni drastiche. Occorre un ritorno allo sport, e chi non ci sta, o non è capace di starci, fuori, senza pietà.

Offline Sergio

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« Risposta #7 il: 05 Febbraio 2007, 12:57:11 pm »
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Quello che è successo è successo (parlo delle dichiarazioni a caldo): mettiamoci una pietra sopra e cerchiamo di iniziare questo gemellaggio invece di ricordare cose passate.

Il "gemellaggio" è qualcosa che non riesco nemmeno a concepire e mi guarderei bene dal considerarlo tra le cose serie da fare. Già l'idea di gemellarsi con alcuni implica in se l'idea di mantenersi in scontro (o peggio ancora in astio) con altri. Io preferisco mantenermi privo di barriere e non ho bisogno di gemellamenti ed altre baggianate varie per stringere amicizia con chi è di fede profondamente avversa alla mia, fosse anche un rossazzurro che per sua passione personale auspichi la cancellazione totale del Palermo da tutti i campionati. Meglio un rossazzurro serio al un altro che esprima un buonismo di facciata. Diamo al calcio ciò che è del calcio, compreso il suo carico campanilistico che forse è l'elemento di maggior prestigio e che sta alla base del suo successo.
Quanto alle scuse di Pulvirenti, penso che difficilmente potrei avere un opinione lodevole su chicchesia se alla base costui non abbia il coraggio e la dignità di saper riconoscere i propri errori e scusarsene pubblicamente.  Non penso sia egli un modello da seguire, nè che i palermitani possano prenderlo in simpatia dopo quello che ha detto e se davvero tutti auspichiamo ad una ipotetica conciliazione tra le due fazioni, fare il primo passo verso la distenzione, doveroso e necessario dopo quello che ha detto, sarebbe quantomeno auspicabile.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Sergio

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« Risposta #8 il: 05 Febbraio 2007, 01:08:09 pm »
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MA PERCHE' QUELLI DEL PALERMO O DEL MESSINA SON ANGELI CADUTI DAL CIELO,


Nessuno ha scritto che gli altri sono angioletti. Però, quando in TV ho visto quella telecamera del Cibali oscurata con un sacchetto di plastica nera, sono rimasto profondamente turbato. Penso che fino a questo punto, qui a palermo non ci siamo mai arrivati. Qui non si parla di teppaglia spicciola o di tifosi che vanno in escandescenza perchè in disaccordo con larbitro di turno ma di autentici delinquenti che hanno atteso l'evento per portare avanti un disegno criminoso pensato ed organizzato da parecchi giorni.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Sergio

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« Risposta #9 il: 05 Febbraio 2007, 01:10:25 pm »
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Sergio, che fortunatamente è tornato a farsi vedere nel forum.

Grazie del saluto. Torno a scrivere trascinato da un evento che ha un pesantissimo carico emotivo. Ma sono solo di passaggio.  :wink:
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline GASPARE

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« Risposta #10 il: 05 Febbraio 2007, 01:38:21 pm »
Ciao Sergio, bentornato!

Mi ero riproposto di non intervenire più sul tema perchè quello che avevo da dire l'ho detto e credevo che adesso un po' di silenzio sarebbe stato meglio che ulteriori unitili parole.

Ma a questo volo di avvoltoi non si può rimanere indifferenti. Eh si caro Sergio, "volo di avvoltoi"... non riesco a trovare altra definizione per quello che sto leggendo e che prevedevo solo da Testa Dura che non si smentisce mai a quale spero una buona volta questa Redazione non dia più modo di entrare su questo Forum.
Se è vero che spesso le parole sono più pesanti di macigni, quest'essere è tale e quale a colui che ha ucciso Filippo Raciti.

Tornando a noi Sergio, se vuoi le scuse di Pulvirenti per quelle dichiarazioni a caldo, io le pretendo dal nazionale Di Michele, grande giocatore e, sicuramente, bravissimo ragazzo, dopo tutto quello che era successo, in quel clima da tregenda, a 10' dalla fine di una gara senza senso prende la palla con la mano, segna un gol irregolare ed esulta furbescamente come se avesse vinto la Champions League, senza che poi provi almeno un po' di rimorso.

Se non dobbiamo fare i buonisti, hai ragione, e non dobbiamo essere ipocriti come predica il neo Mughini travestito da Paolo Crepet del tuo compare di tifo, diciamo pure che siccome la ca.z.z.ata più enorme l'hanno fatta i catanesi, è passato sotto silenzio il fatto che alle porte di Catania sono stati fermati alcuni Boy Scout rosanero armati di tutto punto, uno dei quali aveva un martello frangivetro rubato da un vagone ferroviario che è  a tutti gli effetti un arma o che appena, sempre quei bravi ragazzi dei tuoi contifosi, entrati nel settore ospiti hanno acceso decine di fumogeni impedendo la corretta visione della partita ancor prima che arrivassero i  lacrimogeni sparati dalle forze dell'ordine per impedire che i catanesi venissero a contatto coi palermitani!

Abbiamo anche il coraggio, la non ipocrisia, di indicare come responsabili e complici morali di queste tragedie il Sacro Ordinamento Sportivo al quale voi v'inchinate, che con quella falsa e criminale "responsabilità oggettiva" ha consegnato di fatto le società di calcio nelle mano di mafiosi, neofascisti e stalinisti e che in Italia due sole, e dicesi due sole, società hanno provato a rompere questo circolo vizioso ed esse sono quella di Lotito e quella, guarda un pò, di Pulvirenti!?
Ce lo abbiamo o no questo amore di obiettività da ricordarlo o si rischia di passare per vittimisti che si nutrono a pane e odio verso la Federazione!?

Sergio, non credi sarebbe stato meglio evitare di pretendere scuse da chicchesia, di fare i puritani, i primi della classe, i sociologi da strapazzo, e magari cercare di riflettere TUTTI su quello che è successo e cercare invece l'unità fra noi che allo stadio ci andiamo per tifare pacificamente la nostra squadra!?

Ciao!
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Fein

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« Risposta #11 il: 05 Febbraio 2007, 01:40:43 pm »
Mi dispiace dovervi contraddire su di un punto essenziale.
Che per quanto accaduto venerdì non ci siano giustificazioni da cercare,l'ho scritto 2 giorni fa.La maggior parte della colpa è nostra,dei catanesi che non hanno voluto vedere il degrado che già da diverse stagioni si annidava nella tana del tifo rossazzurro.Invece di nasconderci dietro un dito,dovevamo fare autocritica molto tempo fa.
Quello che è una grossa fesseria,invece,è ritenere che la tragedia sia stata scatenata dalla rivalità col Palermo.Non c'entra nulla.Ed anzi a pensarla cosi si sminuisce la portata criminosa del gesto.Se si pensa che gli scontri siano stati provocati dal tentativo di raggiungere i tifosi del Palermo,anziche dalla voglia premeditata di fare una guerriglia contro i rappresentanti dello stato,si riduce la portata criminale del gesto.
Ho frequentato la curva per anni quando ero più piccolo.Non parlo a sproposito e non faccio demagogia.
Tutti sanno,nella curva,che è impossibile trovare il contatto con la tifoseria avversaria in un derby a Catania.Non è mai successo,perchè è materialmente impossibile tentare di farlo.
Se si vogliono provocare certi "incontri" lo si fa durante le trasferte,come abbiamo sentito tantissime volte.Ultima volta quest'anno con i tifosi del Livorno,di cui si è letto che sono stati raggiunti nei pressi di Messina.
Ed aggiungo anche che la tifoseria palermitana,nonostante possa sembrare il contrario,non occupa certo un posto di primo piano negli "odi" ultras della curva catanese.Non occupa lo stesso posto che hanno il Livorno o la Roma da quest'anno.
Perchè scatenare quella violenza nei derby e non contro l'Empoli o contro la Sampdoria?E' semplicissimo e mi pare strano che non l'abbiate notato.
Contro una Sampdoria qualunque non ci stanno 1500 poliziotti in assetto da guerra che "invadono",nelle menti malate ultras,il territorio sacro della curva.Ci saranno soltanto una cinquantina di agenti e basta.
Se tu vuoi scatenare una guerriglia contro le forze dell'ordine cosa scegli?
Scegli un derby dove hai la possibilità di creare il panico per via della presenza di 1500 agenti oppure scegli una partita anonima dove ci sono quattro poliziotti?
Se si riduce tutto alla rivalità col Palermo si fa un errore enorme.Quelli erano e sono delinquenti organizzati,figli del degrado morale che si vive in questa città.
Ieri ho ascoltato diverse testimonianze di poliziotti ed ispettori e tutti quanti sono stati concordi nel dire che la tifoseria ospite non ha influito per nulla,che il tentativo di assalto ai tifosi rosanero è stato un pretesto,visto che la guerra è continuata a lungo dopo,nelle piazze e nelle vie quando non c'era piu nessuna possibilità di arrivare al contatto.
Forse a Palermo non avete ben chiaro questa cosa.
Io purtroppo sì.E ne piangerò le conseguenze come cittadino di Catania e come abbonato allo stadio.In fondo è ben poca cosa rispetto a chi ha perso un familiare.

Offline Fein

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« Risposta #12 il: 05 Febbraio 2007, 02:03:13 pm »
Concludo rivolgendomi ai miei concittadini.
Smettiamo di trovare giustificazioni o di fare finta di non vedere e di non avere visto.Il primo passo dev'essere quello della autocritica.Autocritica totale.Senza guardare a casa di nessuno nella speranza di annacquare la nostra grave posizione.Dobbiamo smettere di guardare al tifo organizzato di casa nostra come un mondo mitico e dorato.Perchè sono anni che non lo è più.Questo possiamo fare noi.
Il resto devono farlo leggi severe per cui una curva non deve più essere vista come un porto franco.Un luogo dove tutto è possibile.Se dal lunedi al sabato assalti una volante della polizia per strada,ti fai 10 anni di galera.Se lo fai la domenica allo stadio,ti becchi una diffida di qualche mese e una pacca sulle spalle.Bisogna che la legalità penetri in questo porto franco,in modo che tutti abbiano paura di fare certe barbarie perchè sicuro di non restare impuniti.
Quello che è successo è figlio del degrado della nostra città.Del degrado in cui si naviga da 2-3 anni.QUando nella nostra città il senso di illegalità è diffuso,come si può pensare che lo si abbia allo stadio?Iniziamo da qua.
E prendiamoci la nostra pena e le nostre responsabilità.
Senza scuse.

Offline Templare

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« Risposta #13 il: 05 Febbraio 2007, 02:05:08 pm »
Fein, ho rispetto della tua idea, ma mi viene un po' più facile pensare che se con l'Empoli ci sono 100 poliziotti e le curve piene di delinquenti e col Palermo 1500 poliziotti e le stesse curve piene di delinquenti, lo scontro e la guerriglia la fai nel primo caso, sfruttando il fattore sorpresa e la superiorità numerica, con danni sicuramente superiori.

Inquirenti e magistratura faranno il loro lavoro, ma credo sia umanamente comprensibile che al momento sindacati di polizia e dirigenti puntino al bersaglio grosso, per estirparlo definitivamente ed evitare che riducendolo solo ad una partita di calcio, finita l'emozione iniziale, possa finire tutto nel solito italico dimenticatoio.

Ciao.



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Templare

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« Risposta #14 il: 05 Febbraio 2007, 02:24:59 pm »
Citazione da: "GASPARE"


se vuoi le scuse di Pulvirenti per quelle dichiarazioni a caldo, io le pretendo dal nazionale Di Michele, grande giocatore e, sicuramente, bravissimo ragazzo, dopo tutto quello che era successo, in quel clima da tregenda, a 10' dalla fine di una gara senza senso prende la palla con la mano, segna un gol irregolare ed esulta furbescamente come se avesse vinto la Champions League, senza che poi provi almeno un po' di rimorso.

Se non dobbiamo fare i buonisti, hai ragione, e non dobbiamo essere ipocriti come predica il neo Mughini travestito da Paolo Crepet del tuo compare di tifo, diciamo pure che siccome la ca.z.z.ata più enorme l'hanno fatta i catanesi, è passato sotto silenzio il fatto che alle porte di Catania sono stati fermati alcuni Boy Scout rosanero armati di tutto punto, uno dei quali aveva un martello frangivetro rubato da un vagone ferroviario che è  a tutti gli effetti un arma o che appena, sempre quei bravi ragazzi dei tuoi contifosi, entrati nel settore ospiti hanno acceso decine di fumogeni impedendo la corretta visione della partita ancor prima che arrivassero i  lacrimogeni sparati dalle forze dell'ordine per impedire che i catanesi venissero a contatto coi palermitani!

Abbiamo anche il coraggio, la non ipocrisia, di indicare come responsabili e complici morali di queste tragedie il Sacro Ordinamento Sportivo al quale voi v'inchinate, che con quella falsa e criminale "responsabilità oggettiva" ha consegnato di fatto le società di calcio nelle mano di mafiosi, neofascisti e stalinisti e che in Italia due sole, e dicesi due sole, società hanno provato a rompere questo circolo vizioso ed esse sono quella di Lotito e quella, guarda un pò, di Pulvirenti!?
Ce lo abbiamo o no questo amore di obiettività da ricordarlo o si rischia di passare per vittimisti che si nutrono a pane e odio verso la Federazione!?



Avevo pensato di risponderti, ma alla fine penso che il tuo delirio sia da solo la giusta risposta.

Ho concluso.



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.