Gaspare credimi, ho profonda comprensione del tuo sfogo e del tuo senso di scoramento. Penso che io al posto tuo sarei nelle medesime condizioni se vedessi che la mia passione, il mio orgoglio di tifoso, il mio passatempo domenicale, per colpa di un manipolo più o meno corposo di deficienti menteccatti, debba subire l'accanimento di moralisti buontemponi che sull'onda dell'emotività del momento, si stanno già apprestando a metterci in mostra la loro integerrima immagine di probità e d'intransigenza. Credimi, so già che avete il cuore a pezzi e l'animo sotto i tacchi. Ma tutto ciò non ci deve indurre a nascondere la testa sotto la sabbia. Nessuna tifoseria è composta da angeli, santi e chirichetti, men che meno quella palermitana. Ma di un così alto grado di programmazione e predisposizione a far danni enormi, anche a costo di mandar qualcuno al camposanto, non ne avevo avuto mai contezza (ma anche se tu sapessi che, in quanto a delinquenza, quella rosanero potesse essere di pari a quella vostra, ti farebbe star meglio? Io credo proprio di no!).
Quanto a Paulvernti, ci sono ancora in corso i funerali di quel giovane, per cui non è escluso che se non l'abbia ancora fatto oggi, lo farà domani o dopodomani ed io dovrò rimangiarmi quello che ho scritto.
Mi avrebbe fatto star meglio non aver letto l'attestato di denominazione di origine controllata di qualcuno dei tuoi Sergio. Come il secchione del primo banco che gode della tua impreparazione alla lavagna.
Tralaltro per questo qualcuno provavo parecchia stima e ammirazione, nonostante avessimo idee diverse praticamente su tutto...dallo sport alla politica.
Da lui, come da te, mi aspettavo un minimo di solidarietà che non è ipocrisia o buonismo, ma solo riuscire ad andare oltre il narcisismo delle proprie idee e la meschina costatazione di cosa è stato detto a caldo da chi ancora non aveva contezza di cosa stesse succedendo in piazza Spedini.
Mi aspettavo almeno davanti l'orrore di un omicidio per futili motivi, una visione meno palermocentrica della vita. O quanto meno l'informarsi prima di uscirsene con certe disamine sociologiche dell'accaduto e della realtà catanesi che presume di conoscere.
Invece è esploso un vulcano di risentimenti e rinfacci che covavano chissà da quanto.
Questo avrei voluto caro Sergio.
In questi momenti si cerca di ricompattarsi tutti, almeno noi vecchi e saggi utenti di questo Forum, per cercare di ripartire e non gettare la pietra per colpire e poi, addirittura, fare gli offesi.
Riguardo Pulvirenti, Sergio, ti sarebbe bastata la sua partecipazione composta e dignitosa dalla Ventura di domenica, nel quale ha parlato senza reticenze e senza peli sulla lingua su qual'è la realtà in cui è costretto a lavorare, per farti superare quest'insana idea di doverti delle scuse!
Ma ti pare questo il momento delle scuse, delle rivendicazioni o dell'iosonopiùbuonodite!?
Siamo tutti sulla stessa barca Sergio, lo capisci o no? A chiederci scusa e a riparare con provvedimenti seri dovrebbero essere i signori del vapore e i politicanti che hanno foraggiato queste situazioni. I presidenti, tutti o quasi, che hanno sentito il bisogno di non far partire il campionato per i diritti tv, invece adesso si dicono danneggiati da quest'interruzione, con l'avallo dello squallido Matarrese che in queste ore ha minimizzato la morte dell'ispettore Raciti... ti rendi conto o no Sergio... ma di chi stamu parrannu Sergio!?