Ho detto allenatore non mago Zurlì...........quindi Zenga non fa testo.
Signori miei, fermo restando che umanamente e calcisticamente il signor Zenga è anni luce lontano da me.
Ma guardiamo i risultati ottenuti a Catania, e per quel poco che ha allenato a Palermo con tutti i senatori contro, contate i punti please. (scusate, mi è scappato un inglesismo)
Su, contateli sulle dita delle "mano". Allora. era cosi scarso?
"UMastru"
No. Era peggio di scarso. In trenta e passa anni di calcio seguito non ho mai visto undici giocatori così confusi in campo. I suoi schemi su calci piazzati barzellette, in una ventina fra amichevoli e gare ufficiali ho difficoltà a ricordare un pallone scagliato verso la porta avversaria dopo un calcio d'angolo o una punizione. Stava bruciando Pastore e Nocerino. I punti fatti, al di fuori della vittoria sulla Juve, furono frutto di invenzioni dei singoli e tanta, tanta fortuna. Basti pensare alla prima con il Napoli che ci prese a pallate per 90 minuti, prendendo traverse e pali a ripetizione e punito dall'unico tiro in porta del Palermo e da un rigore regalato dal suo terzino sinistro colombiano.
Totalmente d’accordo.
Mi ricordo un Bologna-Palermo imbarazzante… Giocatori (di buon livello, peraltro) senza l’idea del proprio ruolo in campo… ecc. …
A Catania fece bene, ottenendo il risultato con ampio anticipo (cosa non consueta dalle nostre parti), per una stagione positiva. Certo, Bizzarri faceva il fenomeno, avevamo una coppia di centrali di rendimento, complementari, che commisero pochissimi errori: Stovini-Silvestre; ed avvenne anche qualcosa che oggi possiamo dire eccezionale: nel girone di andata ci furono i gol determinanti di Paolucci, nel girone di ritorno quelli di Morimoto. Insomma, tutto girò per il meglio.
Tuttavia, io non credo che possa solo trattarsi di fortuna con la C maiuscola. Anche lui ebbe i suoi meriti. Su questo, pertanto, sono d'accordo anche con il buon Mastru, ma solo per la legge del tabellone e per l’eccezionale – unica – vittoria fuori casa in quella stagione
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