Bene. Occorre ancora ribadire qualcosa di importante, che i catanesi cercano di dimenticare, forse provocatoriamente, visto che certe cose dovrebbero saperle benissimo. Acireale non è Villabate né Sesto San Giovanni e nemmeno, se permetti, San Gregorio, che non a caso ama aggiungere "di catania": è una città di oltre 50.000 abitanti (ne aveva 20.000 già nel 1830) ed è tutto tranne che un sobborgo di ct. E'una città bellissima, con una storia autonoma, una tradizione prestigiosa, un modo di vivere più mite, una sensibilità più raffinata.
Noi NON ci sentiamo catanesi, vogliamo recidere il legame con una città, da sempre rivale, che ci ha impedito di decollare e che tende a toglierci tutto, vogliamo che si creino le condizioni per uscire da una provincia da cui non ci sentiamo rappresentati e costituirne una nuova, se possibile con Giarre e Taormina, che ci dia autonoma visibilità e ci consenta di prosperare e scegliere i nostri destini. Il punto non è quindi quello di competere con ct (divenuta ormai troppo più grande) ma di non farci schiacciare da una città troppo aggressiva, onnivora e prepotente.
Ovviamente non amiamo nemmeno il ct, tanto più da quando pulvirenti ci ha abbandonato, nel bel mezzo di una corsa per la promozione, portandosi via anche gli occhi per piangere e lasciandoci nelle condizioni che tutti sanno, fino alla recente amara conclusione.
Sono stato chiaro?