Gardini ha parlato ed ha detto un paio di cose interessanti, che secondo me svelano, in qualche modo, il perche' del momento attuale della squadra.
Gardini ha definito il calcio un'industria, le industrie per definizione non hanno anima, il sillogismo si completa facilmente. Una squadra senz'anima perche' i suoi vertici sono dei manager, professione che non prevede passione, ma soltanto fredda analisi di numeri e doti dirigenziali. E' la stessa chiave di lettura che porta ad inquadrare l'addio di Baldini nell'ottica di un cambio societario in cui la proprieta' non era piu'rappresentata dal tifoso Mirri. Baldini, genio e follia, con il calcio industriale di Gardini e del CFG non c'entra nulla, il suo addio era scontato.
L'altra novita' non irrilevante e' la rescissione di Lucioni. L'infortunio, mi ci giocherei tutti e 40 denti di Elly Schlein, era solo di facciata, chissa' che casini devono essere successi. E di tutti questi casini, secondo me, una bella porzione ce l'ha sulla coscienza anche l'ex capitano, bomber e giocatore del Palermo Matteo Brunori.
Quindi ci sarebbe un Palermo industriale e senz'anima, con uno spogliatoio a pezzi o giu' di li'. E qualcuno ancora si fa domande sul perche' si continui a giocare con il 4-3-3?
Spero comunque che esternazioni gardiniane e rescissione di Lucioni siano legate fra loro, un segnale ben preciso per cui ci si stia dando da fare per rimettere le cose a posto, quantomeno dal punto di vista della disciplina.
Per l'anima, invece, non si puo' fare nulla.