Ci siamo rimessi in sintonia (mi sembrava strano infatti il post di Marco Tullio sui debiti sportivi del Catania). Tuttavia faccio notare che i debiti del vecchio Catania condizionano ancora tutta la vicenda di Torre del Grifo.
Concordo, caro Bua, che non sarà la nostra antica abitudine al "sospetto" e ai dubbi a rallentare l'azione di una proprietà solida come quella di Pelligra. Ma sappiamo tutti quanto un ambiente sereno e coeso contribuisca al rapido conseguimento dei risultati sportivi.
Intanto ieri c’è stata una conferenza stampa in cui questi dubbi sono stati superati non dalla risposta ad una domanda (che non c’è stata per fortuna: sarebbe stata molto imbarazzante in primo luogo per chi l’avesse formulata), ma dalla risposta che ha dato l’impatto che ha avuto il nuovo gruppo dirigenziale del Catania. Un gruppo che esprime competenza, esperienza, coesione con la proprietà e determinazione nel perseguire gli obiettivi. Chi mette su un tale gruppo di lavoro non si pone certo il problema del capitale sociale, forse neanche ci pensa.
Personalmente ieri ho avuto conferma su ciò che pensavo, vale a dire il cambio radicale di mentalità con cui Pelligra sta affrontando il rilancio del Catania. Una cultura progettuale propria di chi è abituato a costruire, a creare dal nulla (magari con maggiore facilità in un contesto favorevole come quello australiano), a fare e poi annunciare; una mentalità riversata con decisione nel nuovo Catania.
A mio parere il punto più importante emerso ieri è l’idea dell’equipe di lavoro: non c’è un uomo solo al comando - come erroneamente si potrebbe intendere il vice-presidente Grella che agisce in vece del Presidente - ma un gruppo di persone, coordinate da Grella, che conoscono benissimo il calcio, ciascuno specialista in un particolare aspetto. Ieri è stato presentato un gruppo dirigenziale secondo me di alto livello, unito dall’intento di portare rapidamente risultati concreti alla proprietà, incarnandone lo spirito e facendo propri i suoi obiettivi. Non c’è nessun approfittatore pronto a lucrarci su: ma questo lo vedremo meglio strada facendo.
Infine anche le risposte alle domande su Torre del Grifo (“stiamo valutando anche altre opzioni”) sono indice di un approccio per niente accondiscendente. La curatela fallimentare dovrà muoversi con estrema professionalità perché ha davanti un interlocutore solido e preparato, poco disposto a farsi mettere in mezzo.
Gran bella partenza.