Mettendo da parte la"tragedia" della sconfitta, voglio fare alcune considerazioni calcistiche sulla partita di ieri. La motivazione, si dice: perché il Catania non dovrebbe essere una squadra motivata? Non siamo a fine stagione né e composta da giocatori a fine carriera. Il Catania ieri ha perso per un fatto esclusivamente tecnico, sul campo. Questa é la mia opinione. Quando, dopo essere passato in vantaggio, ha provato a gestire la partita non ci é riuscito parché é stato sopraffatto dalla corsa e dall'aggressività dell'avversario, senza riuscire a trovare le contromisure in partita. Il Catania é stato impostato per costruire gioco e non per difendersi dietro la linea del pallone; e il gioco del Catania tende a passare in maniera quasi naturale da Lodi, al quale i compagni riconoscono una leadership tecnica del tutto giustificata. I faticatori del Catania, che dovrebbero proteggere e affiancare Lodi nella costruzione della manovra non stanno dimostrando di essere all'altezza né sulla tecnica (sbagliano troppi passaggi) né sulla tattica (non capiscono la linea di passaggio e non si posizionano) né sul dinamismo (corrono inutilmente dietro l'avversario anziché fronteggiarlo) Questa carenza mette in crisi sistematicamente la difesa, sempre assalita in parità o superiorità dall'avversario e composta da giocatori " da compitino" poco inclini a capire le situazioni di gioco. Anche sui calci piazzati.
Di chi sono le colpe? Prima vediamo se riescono a correggere questi difetti e poi parliamo di colpe. Certamente la squadra é andata in ritiro il 10 luglio ed il mercato si é chiuso il 2 settembre. Lo staff tecnico aveva tutto il tempo di accorgersi di queste carenze e di correggerle sul mercato, anche con giocatori low cost ma con caratteristiche tecniche idonee a fronteggiare tutte le possibili situazioni di gioco. I tre fuori squadra c'entrano poco o nulla con tutto questo e quella é principalmente una questione di serietà e di regole, in un contesto ambientale generale sempre poco incline ad essere disciplinato.
Dobbiamo parlare di calcio. Parliamone pure, ma partendo da alcuni dati. Su cinque partite ne abbiamo perse tre, il 40%. Abbiamo segnato 11 gol di cui 6, il 60%, nella prima partita e 5, tra cui due rigori, nelle rimanenti 4, un pò poco per una squadra che, nelle aspirazioni del suo allenatore, dove essere votata all'attacco. Di gol ne abbiamo presi ben 10, di cui 9 in trasferta con una non confortante media di 3 a partita.
Andamento deludente certo, ma solo per chi si era illuso che questa squadra avesse i numeri per primeggiare o, quanto meno, per giocarsela con le altre. Per me, che non ero tra questi, prevedibile,, se non nel dettaglio anche peggiore del previsto. Solo il portiere è andato al di sotto delle aspettative. Ritenevo Pisseri e Furlan, più o meno alla pari e per questo mi sarei tenuto volentieri il primo. Purtroppo stando a queste prime partite ci abbiamo rimesso, nessun parata degna di rilievo e 10 gol sul groppone. Sembrerà strano però su questo, do pochissime responsabilità alla società, perché Pisseri era ormai, come Lucarelli l'anno prima, inviso alla piazza ed il cambio, sulla carta, non avrebbe dovuto portare peggioramenti.
La difesa era prevedibile che fosse il nostro punto debole, manca almeno un centrale valido di esperienza da affiancare a Silvestri era chiaro, se non a tutti, a molti. Si è scelto di confermare il peggiore dell'anno scorso, Esposito, affiancando a lui e Silvestri due scommesse Saporetti pescato a Renate, di cui si parlava già non benissimo, ed, ancor di più, il gigante Mbande trovato nella seconda serie olandese, cioè in un campionato da difese "allegre", non proprio il massimo per testarne le qualità di difensore. Il primo schierato da titolare nelle prime tre partite ha fatto i suoi bravi errori, il secondo nelle rimanenti due ha dimostrato di dover ancora crescere molto e coordinare il suo strapotere fisico e la sua irruenza. Due partite, altrettante ammonizioni ed un rigore evitato per un provvidenziale fuorigioco.
Il centrocampo, nostra croce, da almeno due anni è rimasto praticamente inalterato se non peggiorato nelle caratteristiche tecniche, tolti Carriero ed Angiulli, che almeno poteva funzionare come vice Lodi, sono stati presi altrettanti mediani e non la mezzala di corsa che manca da quando è andato via Scarsella, con il risultato che abbiamo 6 giocatori dalle caratteristiche simili Dalloglio, Welbeck, Fornito, Rizzo, Bucolo e Biagianti, e nessuno in grado di supportare Lodi come si deve. Ci sarebbe Llama ma lui non è certo in grado di dare quel dinamismo che servirebbe. Personalmente poi lo considero inutile, ma questa è solo una mia idea personale. Anche la lacuna a centrocampo non era difficile da prevedere ed infatti l'avevano prevista in tanti.
E veniamo all'attacco, l'anno scorso erano in tre, Curiale 5 reti, Di Piazza 6 reti, Marotta 11 reti. Ovviamente è stato ceduto il terzo. Gli esterni designati erano, e sono tuttora Sarno e Di Molfetta 2 gol ciascuno lo scorso anno. Chi è che dovrebbe segnare? Forse, dei 4, alla fine, più prolifico risulterà ....... Mazzarani che i suoi 10 gol li farà, ma non è un attaccante. Anche questa pecca era prevista anche se, per onestà da meno tifosi.
Poi c'è l'allenatore, per il quale onestamente qualche campanello di allarme mi sta cominciando a suonare. Sento la conferenza stampa pre Potenza, con la quale descrive lucidamente quale pensa sia la tattica dei lucani. Squadra bloccata e ripartente veloci. Prevede il rischio di tanti uno contro uno dietro, però dice che il rischio che deve correre una squadra votata all'attacco. Ovviamente la partita si sviluppa come da lui previsto con la sola differenza che la sua squadra votata all'attacco non fa un tiro in porta, che sia uno, ed i difensori si fanno ripetutamente infilare in velocità. Sant'uomo, se vedi che i tuoi difensori sono lenti e vengono infilati ripetutamente, cambia tattica! Invece persiste e dopo i due gol di Potenza, arrivano i quattro di Monopoli con le stesse caratteristiche, nessuna parata del portiere avversario e quattro pappine per noi. E veniamo all'impostazione del gioco. E' vero il nostro gioco passa da Lodi, unico giocatore di pallone tra i nostri insieme a Mazzarani, e non può prescindere da lui, però la palla deve prima arrivare a Lodi e se l'azione si sviluppa con Furlan che da la palla a Mbende, Esposito e Noce, e questi devono farla arrivare a Lodi, la metà delle volte il pallone viene recuperato dagli avversari, come è successo ieri. E qui ritorno, Sant'uomo se non hai tra i tuoi difensori giocatori in grado di impostare il gioco palla a terra, fai fare il lancio lungo al portiere, almeno gli avversari prenderanno la palla nella loro metacampo con sette/otto dei nostri davanti e non sulla nostra tre quarti con solo due/tre difensori a fronteggiarli. Camplone questi difetti li deve aggiustare non c'è organico scadente che tenga, adegui il suo gioco alle possibilità reali della squadra, altrimenti anche il quarto/quinto posto sarà un miraggio e ci ritroveremo Sottil in panchina.