Autore Topic: Sentenze italiane...  (Letto 30741 volte)

Offline Arcaloro Scammacca

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #15 il: 10 Agosto 2018, 01:01:57 pm »
Cioè allo stadio vanno solo inglesi e immigrati europei?

Offline Templare

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #16 il: 10 Agosto 2018, 03:27:17 pm »
Cioè allo stadio vanno solo inglesi e immigrati europei?

Sì. La prima volta che sono andato, abituato per strada a camminare in mezzo a hijab, niqab, burka, turbanti Sikh, kaftani e graziosi occhi a mandorla (che nella seconda città del regno sono peraltro maggioranza), sono rimasto interdetto. Poi mi sono dato una spiegazione: il calcio è soprattutto appartenenza ed anche se moltissimi asiatici sono di seconda generazione, rimangono essenzialmente legati alla loro terra e ai loro usi. Del Villa o del City non gliene può fregare di meno.

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #17 il: 10 Agosto 2018, 03:54:36 pm »
Il tema mi incuriosisce e anche io ti chiedo: gli immigrati europei?
Seguono il Villa e il City o sono/siete solo un piccolo numero di appassionati?
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Offline Marco Tullio

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #18 il: 10 Agosto 2018, 04:20:23 pm »
Casorezzo (MI), 10 Agosto 2018
Caro Dario,
allora devo arguirne che hai deciso di mettere in solaio la tua identità italiana e panormita e fare dei tuoi discendenti dei perfetti sudditi di Sua Maestà? Hai pensato di anglizzare il tuo cognome? Ciao,
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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #19 il: 10 Agosto 2018, 11:47:23 pm »
Il tema mi incuriosisce e anche io ti chiedo: gli immigrati europei?
Seguono il Villa e il City o sono/siete solo un piccolo numero di appassionati?

Ci sono molti europei che seguono il Villa, lo deduco dai commenti su Twitter o parlando con la gente che frequenta il posto in cui lavoro. Allo stadio non so dirti, nel mio settore i cori e le discussioni sono rigorosamente in brummie, il dialetto locale, quello per intenderci per cui sky non si pronuncia skai, ma skoi è ice non è ais, ma ois, e arrivederci è molto spesso tara-ra bit invece che see you later...

Poi c’è un club di italiani, i Latin Lions, che fa un paio di trasferte l’anno, sicuramente per i derby con il City, una delle poche partite in cui mi sono sentito come alla Favorita. Quest’anno al gol dell’uno a zero di Adomah mi sono ritrovato scaraventato un paio di file sotto da un sconosciuto vicino di posto formato armadio che mi ha abbracciato e poi ha perso l’equilibrio trascinandomi con lui...

Per inciso: Villa Park è un gioiello, impazzisco per la vecchia facciata della Holte End, con interminabile scalinata, inserita nel nuovo contesto post-Europei 1996.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #20 il: 10 Agosto 2018, 11:51:28 pm »
Casorezzo (MI), 10 Agosto 2018
Caro Dario,
allora devo arguirne che hai deciso di mettere in solaio la tua identità italiana e panormita e fare dei tuoi discendenti dei perfetti sudditi di Sua Maestà? Hai pensato di anglizzare il tuo cognome? Ciao,
Marco Tullio

Io la mia identità Italiana, la mia specificità tutta mediterranea, non la rinnegherò mai. Idem mio figlio. Ciò non toglie che fra due anni e tre mesi diventeremo cittadini britannici e ci annacheremo col doppio passaporto, che fa sempre comodo. Sperando che la Brexit sia la più hard possibile, perché di munnizza, soprattutto europea, ne arriva troppa anche qui.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #21 il: 11 Agosto 2018, 12:07:07 am »
Casorezzo (MI), 10 Agosto 2018
Caro Dario,
so che l'inglese è una lingua cannibalica che finisce per fare dimenticare la propria lingua materna e tu già parli brummie; purtroppo non sempre si può tenere il piede in due staffe, soprattutto dopo la Brexit, che presto aprirà la porta alla dissoluzione della Gran Bretagna, a cominciare dal prossimo referendum in Scozia: nel '14 gli Scozzesi sono stati più responsabili degli Inglesi nel '16. Personalmente, con tutti i loro difetti e i loro lati spigolosi, sento culturalmente più affini i lurchi e i fromages, anche come lingua e letteratura. Di che genere di munnizza parli? Ciao,
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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #22 il: 11 Agosto 2018, 02:28:56 am »
Il tema mi incuriosisce e anche io ti chiedo: gli immigrati europei?
Seguono il Villa e il City o sono/siete solo un piccolo numero di appassionati?

Ci sono molti europei che seguono il Villa, lo deduco dai commenti su Twitter o parlando con la gente che frequenta il posto in cui lavoro. Allo stadio non so dirti, nel mio settore i cori e le discussioni sono rigorosamente in brummie, il dialetto locale, quello per intenderci per cui sky non si pronuncia skai, ma skoi è ice non è ais, ma ois, e arrivederci è molto spesso tara-ra bit invece che see you later...

Poi c’è un club di italiani, i Latin Lions, che fa un paio di trasferte l’anno, sicuramente per i derby con il City, una delle poche partite in cui mi sono sentito come alla Favorita. Quest’anno al gol dell’uno a zero di Adomah mi sono ritrovato scaraventato un paio di file sotto da un sconosciuto vicino di posto formato armadio che mi ha abbracciato e poi ha perso l’equilibrio trascinandomi con lui...

Per inciso: Villa Park è un gioiello, impazzisco per la vecchia facciata della Holte End, con interminabile scalinata, inserita nel nuovo contesto post-Europei 1996.

Ovviamente ho visto gli highlights della partita e quindi il gol di Adomah ma l'inquadratura sul pubblico è brevissima e non sono riuscito a distinguere né te né l'armadio :)
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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #23 il: 11 Agosto 2018, 02:32:29 am »
Personalmente, con tutti i loro difetti e i loro lati spigolosi, sento culturalmente più affini i lurchi e i fromages, anche come lingua e letteratura.

Che cosa mi hai ricordato! I lurchi! :D

Condivido le tue affinità.
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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #24 il: 11 Agosto 2018, 02:40:25 am »
Casorezzo (MI), 10 Agosto 2018
Caro Dario,
so che l'inglese è una lingua cannibalica che finisce per fare dimenticare la propria lingua materna e tu già parli brummie; purtroppo non sempre si può tenere il piede in due staffe, soprattutto dopo la Brexit, che presto aprirà la porta alla dissoluzione della Gran Bretagna, a cominciare dal prossimo referendum in Scozia: nel '14 gli Scozzesi sono stati più responsabili degli Inglesi nel '16. Personalmente, con tutti i loro difetti e i loro lati spigolosi, sento culturalmente più affini i lurchi e i fromages, anche come lingua e letteratura. Di che genere di munnizza parli? Ciao,
Marco Tullio

Beh, io ci provo col brummie, penso che adattarsi sia un discreto segno di intelligenza. In compenso a lavoro a fine turno ci  salutiamo tutti, italiani, inglesi, brasiliani, argentini, con un palermitanissimo nni viriamu, che ho insegnato e imposto dopo pochi giorni.

Sulla Brexit la pensiamo diversamente, non potrebbe essere altrimenti, ma vivendo qui ho avuto modo di apprezzare come, per quanto imperfetti e fortemente perfettibili, gli Inglesi abbiano una caratteristica che apprezzo e che invidio loro: sono fieri di essere Inglesi (almeno quei pochi che ancora sono rimasti) e lo dimostrano con i fatti, non a parole come certi, troppi italiani. E a farsi imporre qualcosa da qualcuno che non sia inglese, i burocrati UE ad esempio, proprio faticano. Non è un caso che in Inghilterra Brexit sia stata votata principalmente nelle migliaia di piccoli centri, dove al contrario delle grandi città la popolazione autoctona è ancora maggioranza.

Per finire la munnizza. Sai quanti italiani sono venuti qui a divertirsi, accedendo subito ai benefit di disoccupazione o di sostegno all’affitto, per poi andare via senza pagare nemmeno una rata di council tax o l’ultimo mese di affitto al landlord? Io personalmente ne ho conosciuto uno (e ci ho pure lavorato insieme per qualche mese) che ha fatto così. Ed era pure siciliano...

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

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« Risposta #25 il: 11 Agosto 2018, 02:51:15 am »
Il tema mi incuriosisce e anche io ti chiedo: gli immigrati europei?
Seguono il Villa e il City o sono/siete solo un piccolo numero di appassionati?

Ci sono molti europei che seguono il Villa, lo deduco dai commenti su Twitter o parlando con la gente che frequenta il posto in cui lavoro. Allo stadio non so dirti, nel mio settore i cori e le discussioni sono rigorosamente in brummie, il dialetto locale, quello per intenderci per cui sky non si pronuncia skai, ma skoi è ice non è ais, ma ois, e arrivederci è molto spesso tara-ra bit invece che see you later...

Poi c’è un club di italiani, i Latin Lions, che fa un paio di trasferte l’anno, sicuramente per i derby con il City, una delle poche partite in cui mi sono sentito come alla Favorita. Quest’anno al gol dell’uno a zero di Adomah mi sono ritrovato scaraventato un paio di file sotto da un sconosciuto vicino di posto formato armadio che mi ha abbracciato e poi ha perso l’equilibrio trascinandomi con lui...

Per inciso: Villa Park è un gioiello, impazzisco per la vecchia facciata della Holte End, con interminabile scalinata, inserita nel nuovo contesto post-Europei 1996.

Ovviamente ho visto gli highlights della partita e quindi il gol di Adomah ma l'inquadratura sul pubblico è brevissima e non sono riuscito a distinguere né te né l'armadio :)

 :-D :-D :-D non era facile, eravamo 40000 quel giorno...
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #26 il: 11 Agosto 2018, 10:25:23 am »
Sarebbe bello se alcune società rinunciassero all'affiliazione e creassero una propria franchigia, se non fosse che i nostri dirigenti sono dello stesso stampo di tutti gli altri.

Offline Arcaloro Scammacca

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #27 il: 11 Agosto 2018, 01:01:57 pm »
io credo che munnizza per delle persone
per quanto non meritevoli di stima
sia un termine inappropriato
soprattutto se assegnato a gente che viene da fuori indistintamente
è meglio adoperare delle parole adeguate ai singoli casi
ad esempio
il tuo conoscente siciliano
stando a quello che racconti
 è una persona disonesta

Offline Templare

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Re:Sentenze italiane...
« Risposta #28 il: 11 Agosto 2018, 08:12:30 pm »
io credo che munnizza per delle persone
per quanto non meritevoli di stima
sia un termine inappropriato
soprattutto se assegnato a gente che viene da fuori indistintamente
è meglio adoperare delle parole adeguate ai singoli casi
ad esempio
il tuo conoscente siciliano
stando a quello che racconti
 è una persona disonesta

Parere soggettivo. Io vengo altresì da fuori, ma porto rispetto ritenendomi innanzitutto un ospite prima ancora che un contribuente e antepongo i miei doveri di ospite ai miei diritti, perché lo stesso pretenderei avvenisse a casa mia.

Se arrivo, vivacchio tre mesi in attesa di avere sussidi e agevolazioni (prima potevi chiederli il giorno stesso dell’arrivo, poi, ben prima di Brexit, hanno pensato: accoglienti sí, ma fissa no ed hanno cambiato i tempi), mi lamento ogni giorno del tempo, lavoricchio con presunzione e poi vado via senza pagare affitto, bollette e council tax, convinto che sono l’Italiano furbo e loro gli Inglesi luocchi, allora sono munnizza primariamente, disonesto in secondo luogo.

Non applichiamo il politicamente corretto pure in questi casi, please.

p.s. vengo da una mattinata con la famiglia al castello di Tamworth e da un pomeriggio a Villa Park con vittoria 3-2 grazie al gol al 94’ del biondo Islandese ex Pescara Bjarnasson. Qui i campionati cominciano tranquillamente il giorno previsto...
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« Risposta #29 il: 11 Agosto 2018, 08:37:04 pm »
Casorezzo (MI), 11 Agosto 2018
Caro Dario,
ero sicuro che avresti tirato fuori il vecchio discorso del politicamente corretto, ma sono altrettanto sicuro che, se per lavoro o altri motivi ti imbatterai in qualcuno con il turbante (il burqa non piace nemmeno a me), non faticherai a ricordarti che sotto c'è un individuo come te e a riconoscerne gli eventuali meriti personali, in barba alle tue pose politicamente scorrette. Anzi sono sicurissimo che avrai avuto a che fare con una miriade di persone di varia etnia e non ti sia fatto nessun tipo di problema e che il curry non ti dispiaccia. Tu vieni da fuori, ma sei avanti con gli anni e hai fatto una scelta di vita: a me è successo di essere venuto da fuori da piccolo per scelte altrui, di non avere compreso tutte queste arie di superiorità a prescindere dei locali, di non avere sentito il bisogno di integrarmi con loro a ogni costo e di non avere pensato a me come un barbaro da civilizzare. E questo fra Italiani! Le leggi del luogo che ospita vanno rispettate senz'altro, ma un copricapo esotico e una vivanda speziata non sono necessariamente una minaccia per la civiltà occidentale. E poi lo sanno tutti che gli Asiatici vanno pazzi per un altro gioco britannico: il cricket. Bjarnasson me lo ricordo in quella maledetta serie B 2014/2015. Ciao,
Marco Tullio
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