Alcune considerazioni:
- Il Catania ha la migliore difesa. Questo dimostra che il collettivo funziona e dietro ai problemi tecnici stigmatizzati con pedanteria c’è una base solida. Si può migliorare, non c’è dubbio, ma questo è un altro discorso;
- Pisseri ha fatto alcuni buoni interventi e Di Cecco ha giocato molto bene, ma il giocatore fondamentale e insostituibile è Biagianti: qualità, quantità e senso tattico superiori alla media del campionato (
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- Di Cecco tra i migliori in campo, dicevamo. Ma è stato Rigoli a metterlo lì, perché non riconoscergli i meriti? Vorrei ricordare che sta facendo un ottimo lavoro anche con Gil Drausio, Di Grazia, Barisic, Bucolo e altri, e non guarda in faccia nessuno: chi gioca male va in panchina;
- Il Catania ha segnato 11 reti, delle quali 4 da Di Grazia. Gli altri 7 sono stati realizzati da giocatori diversi. Questo significa che hanno segnato 8 giocatori, quindi non c’è un leader che fa la differenza, bensì un collettivo che ha una discreta regolarità. Quindi…;
- … al Catania manca una prima punta che sappia segnare e sappia far salire quei due ragazzi veloci e tecnici. Oggi Rigoli ha schierato il deludente Calil, poi ha spostato Barisic al centro (molto meglio, soprattutto agonisticamente) e poi ha inserito Paolucci. Si sono alternati tre giocatori diversi. Come dicevo la scorsa settimana, se Paolucci non segna, ci serve una prima punta. Che poi questi terribili Torromino e Caturano non sono nemmeno ‘sti fenomeni di cui si parlava. Oggi Di Cecco ha anticipato sistematicamente Torromino (e Di Cecco non è un marcatore). Finora l’unico centravanti forte che ho visto è quello del Messina;
- Ma chi lo ha detto che bastano tre passaggi di fila per vincere le partite? Il Catania ne fa tanti, anche 15, 16, 20. Il Catania ha possesso palla e lo ha sempre avuto. Il problema del Catania, semmai, è l’ultimo passaggio e la difficoltà nel verticalizzare. La scorsa settimana u Mastru faceva notare che troppo facilmente si allarga il gioco sulle fasce. Forse dipende anche dal fatto che manca l’ultimo passaggio e si tende a cercare il cross. Senza prima punta si fa fatica a segnare così;
- Rigoli ha azzeccato le sostituzioni: prima Silva, che è entrato nell’azione fortunata del primo gol e non è un caso. Se un centrocampista ha la possibilità di calciare senza avversari che lo ostacolano, da quella posizione può fare veramente male. Ma il gol è arrivato per un intervento sfortunato dei giocatori avversari. La palla è rotonda, vale per tutti, non solo per il Catania.
Inoltre, Rigoli ha dimostrato una certa attenzione ai dettagli fondamentali per costruire un gruppo: oggi è entrato in campo De Rossi, un giocatore che merita di riscattarsi.
Quindi, ha sbagliato alcune partite, commette qualche errore, ma ne azzecca abbastanza per meritare più considerazione;
- Di Grazia continua a migliorare e noi ne siamo doppiamente soddisfatti, perché è un ragazzo catanese, ha saputo reagire alle deludenti prestazioni dello scorso anno (suo malgrado, perché ripeto, era troppo presto per promuoverlo titolare) e ha trovato il mentore adatto che lo sta valorizzando. Però deve perdere meno palloni, soprattutto nella propria metà campo, perché oggi i suoi errori hanno permesso al Lecce di essere estremamente pericoloso e in un' occasione hanno colpito il palo.
Ad ogni modo, Andrea Di Grazia ha un destro dinamite, la traversa sta ancora vibrando, a dimostrazione che il Catania non ha avuto solo episodi fortunati;
- Pisseri determinante? Certamente, come lo è stato Gragnaniello del Melfi la scorsa settimana, ma anche il portiere dell’Akragas, quello della Reggina, del Taranto, … devo continuare?
Ripeto, a mio parere il Catania ha giocato malissimo a Matera, malissimo contro il Fondi e avrebbe potuto giocare molto meglio contro il Taranto, ma per il resto ha dimostrato di avere buoni contenuti tecnici, un rispettabile possesso palla e discrete capacità di palleggio. Semplicemente, manca una prima punta concreta, oppure una prima punta che sappia aprie gli spazi per quei due ragazzini terribili. Per il resto, nessuno gioca bene in Lega Pro, eccetto il Foggia (dicono) e il Fondi (dico io);
- Infine, come ho detto un po’ di tempo fa, Rigoli in poche settimane ha ricevuto più critiche di quante ne avesse ricevute Cosentino in due anni.
La verità è che Rigoli non fa facili
Public Relations e non è un ipocrita. Molti allenatori a domande che considerano banali (ma non lo direbbero) rispondono con altrettanta banalità, perché fa parte dei giochi. Rigoli invece risponde con ironia, senza nascondere un sorriso di disaccordo.
Io lo apprezzo moltissimo proprio per la personalità e la tendenza a smarcarsi dalle banalità.
(Chiedo venia per avervi inflitto questo ampio messaggio, ma almeno i miei eventuali errori di valutazione sono stati argomentati).