Sulla cessione della Società non ci sono dubbi. Questo è il punto fermo a cui si arriverà.
È il tempo di mezzo quello su cui non concordiamo. Ora è chiaro che in una situazione come quella in cui si trovava il Catania il 30 giugno, non era facile oggettivamente tirar fuori 3 mln di euro. Quali prospettive c'erano? Si parlava di radiazione a addio.
Non sto dando alcun merito a Pulvirenti, ma sto facendo notare che ha fatto quello che si doveva. Cambiando radicalmente il suo modo di comportarsi da due anni a quel momento. Andava cacciato Gasparin? Andava messo nelle mani di un incapace? Andavano illusi i tifosi con i nomi eclatanti di giocatori finiti o sopravvalutati, ma egualmente in grado di generare aspettative (e quote bet)?.....ecc. ecc.
Ora il Catania è in mano a quelli che in maniera ingenerosa vengono definiti i suoi "scagnozzi", i quali stanno operando come dirigenti "veri" quali effettivamente sono. Se Pitino sconta il suo passato atletista, su Bonanno non si esagera se si dice che il Catania dei bei tempi è stato anche una sua creatura oltre che del deus Lo Monaco. Così come Milazzo è stato un fedele impiegato del Catania, prima che di Pulvirenti. È questo il tempo di mezzo, non Pulvirenti, e penso che a loro una possibilità vada data. Altrimenti avremmo messo la mano sulla testa di chi sta affogando e sta provando a stare a galla e a raggiungere la riva. E se anche alla fine dovesse accadere ciò che paventa Bua, io non vorrei anticipare i tempi o peggio ancora essere concausa.