Che noi ripartiremo, non c' è dubbio.
Il problema è come, ma la parte sportiva, personalmente, per il momento, mi interessa poco.
Per quanto mi riguarda, la cosa più importante è far ripartire l' onestà intellettuale, non solo catanese, ma degli Italiani perbene.
Perché, solo un "minus habens" può pensare che questo scandalo riguardi solo Catania calcistica.
Riguarda tutti gli appassionati del calcio, che, ribadiamolo, è uno sport, una disciplina fondata sulla lealtà, non sugli affari sporchi e sulle partite gestite dalla malavita.
A mio modo di vedere, una cosa fattibile è coinvolgere i tifosi delle squadre coinvolte nel "Caos Catania" con una lettera da pubblicare sui quotidiani locali di ogni città, dove chiediamo, tutti insieme, senza distinzione di colori sociali, una giustizia sportiva vera. Chiediamo di scoperchiare il pentolone e di punire, indistintamente, tutte le società coinvolte, minacciando il mancato rinnovo degli abbonamenti allo stadio e alle pay-tv.
Perché noi tutti, appassionati di calcio, siamo diventati ridicoli. Continuiamo a patire per le "farse" inscenate in campo, pagandone profumatamente i diritti, per, poi, subirne anche l' onta della vergogna.
Non può esistere un corruttore se non esiste il corrotto.
La storia che il Catania cercava di corrompere il Bologna, per poi scoprire che il Bologna aveva già corrotto i calciatori del Catania, se vera, la dice lunga di come vanno le cose nel calcio italiano.
È da tifoso delle squadre coinvolte in questa sporca storia, mi sentirei solo offeso.
Reagiamo tutti.
Se siete d'accordo, scriviamo tutti insieme una lettera e chiediamo alla gentile Redazione di pubblicarla a nome nostro.
FACCIAMOCI SENTIRE.
Vi va l' idea?