Il mio dubbio è se continuare a stare dietro a questo circo. Fiché il mare è in tempesta io ci sono, ma dopo, come vi dicevo, non so cosa augurarmi: La Serie A è un campionato non proprio avvincente e come meta finale della nuova scalatanon mi affascina, dalla B in giù pare sia tutto fatto a tavolino, non siamo cosa di United of Manchester o SudTirol...basket e pallavvolo finenu...
Cosa è questo pessimismo cosmico Bua? Il calcio per sua natura rimane sempre uno sport, bellissimo sport. E se ha i colori nostri ancora più bello. Insomma sono le persone a renderlo nauseabondo.
Primo o poi qualcuno con un po' di sale in zucca capirà che il rispetto delle regole paga di più delle truffe. E allora introdurranno una sola pena per chi viola le regole sportive (radiazione a vita e, dopo procedimento penale, confisca dei beni frutto della frode), specie per il ventre molle dell'attuale sistema, i calciatori (senza la loro accettazione non ci sarebbero combine....).
Sul fronte societario, resta il fatto che, a mio parere, anche l'attuale proprietà dovrebbe provare a salvare il salvabile, se non vuole perdere tutto. Per prima cosa, effettuati gli adempimenti per tenere in vita sportiva la società (iscrizione al campionato, deposito dei bilanci, regolarizzazione fiscale ecc.), dovrebbe mettersi da parte lasciando le chiavi gestionali o a nuovi soci, in attesa di vendere la propria quota (non credo che Pulvirenti possa pensare di poter continuare), oppure ad un soggetto "terzo", una sorta di "blind trust" all'americana, che dovrebbe gestire la società in questo interregno.
Sarebbe un segnale forte di cambiamento e di capacità di reazione della Catania sportiva, non toglierebbe nulla all'attuale società (anzi, recuperando un po' di competenza gestionale ci guadagnerebbe), e forse si riuscirebbe a mitigare la condanna della giustizia sportiva.