Poi, per quanto riguarda le preferenze dei tifosi, è assolutamente vero che nessuno vuole riabilitare niente e nessuno (nonostante alcuni consigli di qualche illuminato), ma è altrettanto vero che manifestare il desiderio di una cessione è un diritto che non equivale, necessariamente, a un dispetto.
Nelson, io non metto in discussione il diritto dei tifosi di chiedere il cambio di proprietà, ci mancherebbe. A prescindere dalle dichiarazioni dell'ex presidente sulla sua volontà di vendere, io faccio parte di quelli che pensano che un acquirente serio, con un progetto sportivo valido, si troverà perchè è stato dimostrato coi fatti in 8 anni che Catania é una piazza in cui è possibile fare calcio ad alti livelli, con un ambiente che, passando attraverso molte vicissitudini, ha la maturità giusta per sostenere qualsiasi progetto serio.
Su questo occorre immediatamente smentire le parole di Pulvirenti sulle "minacce" a lui e alla sua famiglia: l'odio dei tifosi se lo é cercato e lo ha voluto pervicacemente negli ultimi due anni, anzi, nell'ultimo anno, perchè anche la retrocessione (evitabilissima per come la vedo io) era passata in carrozza: il Catania si trova dov'è ora per una gestione folle, prima di tutto sportiva, del suo proprietario e non per l'ambiente (tifosi, stampa, istituzioni pubbliche). Il messaggio dev'essere ben chiaro e deve passare all'esterno, verso quelli che non conoscono Catania.
Senza mancare mai di "invitare" Pulvirenti ad andarsene, proprio per smentire il quadro ambientale fosco che ha disegnato occorre, secondo me, sostenere quel poco che, come giustamente dici tu, attualmente c'é: i giovani, gli svincolati, un allenatore che a me sta dando un'impressione buona, da uomo di carattere, quelli che stanno lavorando nella dirigenza. Bisogna trovare il modo giusto. Ma è certo che fra poco inizierà un campionato da giocare e non possiamo aspettare Godot.