Garreccio... bella domanda!!!
Cosa fare per uscirne?
Credo che la cosa migliore sia l' umiltà, questa grande sconosciuta in casa Catania.
o meglio, un tempo si andava per piccoli passi, si spiegavano le dinamiche e le possibilità, si assisteva a lunghi discorsi fra presidente, ritenuto il tifoso numero !, e la tifosesria. C' era rigore fra Società e squadra; gli allenatori erano sempre un passo indietro alla Dirigenza e i tifosi si fidavano, spesso contestando anche, della Dirigenza. Ma si fidavano.
Oggi questa fiducia viene meno.
Perchè?
Vedi, anche negli anni passati si era consapevoli che la strada era ardua, che ciò che si conquistava era dato dal lavoro, duro e serio.
Oggi si è intravista solo arroganza, presunzione.
Qualcuno si è messo in testa che allenatore, tifosi e stampa, non servono a nulla.
Bastano le scelte di chi dirige per fare le cose bene.
Non è così.
Ripeto, prima fra tutte devi avere una di quelle benedette componenti dalla tua, se vuoi andare avanti: i tifosi.
Il Catania Calcio esiste perchè ci sono i tifosi, con gli abbonamenti, allo stadio ed alla tv, con i loro sacrifici per sostenere. Questo ti da visibilità, ti da prestigio, ti da competenza e rispetto.
Poi la stampa. La critica costruttiva deve essere sempre benvenuta, discussa e affrontata, nel bene e nel male. Tenere il volo basso quando la stampa esagera, sostenere i calciatori quando la critica negativa è aspra ed immotivata. Non devi creare lo scontro.
Poi, ancora, la funzione del Presidente.
Il nostro Presidente, ritenuto un orgoglio per la tifoseria e per la città, un catanese che dirige la squadra con perfetto piglio imprenditoriale e che in più, è anche uno sfegatato tifoso, credo che sia il massimo che si possa aspirare ad avere.
Questa sua funzione, di garante, lui, attualmente, l' ha smarrita. Non degan nessuno delle sue parole, del suo commento, dei suoi pensieri e dei suoi programmi.
Non si fa così.
Così distrugge quello che ha creato, allontana la gente, fa svanire quell' alone di sogno che si era creato attorno a lui.
Quindi, sfiducia.
I calciatori, da parte loro, nella baraonda, appaiono spaesati e liberi in tutte le loro manifestazioni (ricordiamoci degli atteggiamenti dei vari Leto, Peruzzi e a seguire tutti gli altri).
Cosa fare, quindi?
Non perderei tempo.
Cercherei di ricompattare tutto l' ambiente; spiegherei, per quanto si può spiegare, cosa è accaduto, cosa accade e cosa accadrà, in conferenza stampa.
Del Presidente, ovviamente. Non da chi con fare da grande uomo di spettacolo arrogante, risponde con "proxima domanda".
Le domande stupide dei giornalisti: "sputtanatele" con intelligenza e con cinismo. Fateli apparire stupidi per quanto sono. Perchè le domande stupide ci sono. le fanno. Le ho sentite anche io.
Ma no, "proxima domanda". Questo no.
E, soprattutto, che sia il Presidente a farlo.
Non altri.
Perchè il Presidente, da catanese, lo sa che cosentino, ormai, non è più riconosciuto dalla tifoseria, come appartenete alla maglia rossazzurra. Non c' è da spiegare. Il rapporto si è rotto.
Cosentino si è, è stato, delegittimato, con i fatti, perchè, da quando c' è lui siamo solo e sempre stati ultimi, in A ed in B.
La differenza fra cosentino e lo monaco sta in questo: lo monaco, burbero, scontroso arrogante, presuntuoso e dai modi poco gentili con la stampa e con i tifosi, ma aveva i risultati, forse stentati, ma in linea con le proprie risorse economiche, e, soprattutto, crescita della società.
Cosentino, oltre ale note caratteriali di cui sopra, solo fallimenti e depauperamento della società.
cosa c' è da capire ancora?
perchè insistere con lcosentino come volto pubblico ancora adesso?
Pulvirenti, occultalo, magari te lo tieni se ti serve, ma appari tu in pubblico.
i Catanesi, da un catanese, in un momento come questo, discutono e comprendono.
Da uno straniero arrogante non accetteranno nulla. Lo contesteranno e basta.
E tu, da Catanese, questo lo sai.
Certo, se tu lo fai, dai credito a quelle voci che dicono che tu non puoi più.
E questa è un' altra storia.
Concludendo, io quello che farei, innanzitutto, è ricompattare l' ambiente, che è fondamentale per ogni cosa, con una giusta e dovuta conferenza stampa, fatta di umiltà, perchè i fatti ti dicono che puoi essere solo umile. Umile d' animo, ovvio.
Non è una retrocessione che spaventa i Catanesi, ma lo sbando, il non sapere.
E' questo il fulcro.