Una riflessione su questa fase di mercato rossazzurro.
L’idea che mi sono fatto io è molto semplice ed è da bicchiere mezzo pieno: ovvero: la società, u ‘zu Ninu and friends, resasi conto che la serie A, per quest’anno, è un traguardo difficilmente raggiungibile (a meno di vincerle quasi tutte da qui alla fine) si sta attrezzando per il prossimo anno, sfruttando l’unica possibilità e l’unico vantaggio che ha rispetto alle altre concorrenti di B: la disponibilità economica. Trattandosi di società retrocessa dalla A e beneficiando del paracadute, il Ct ha quella liquidità necessaria per poter offrire ai calciatori di suo interesse cifre mediamente fuori dalla portata della altre società della cadetteria. Possibilità che ha adesso, in questo preciso momento, ma che potrebbe non avere il prossimo campionato.
Da qui, si spiegano gli ingaggi alti offerti- ADESSO - ai neo-acquisti e le scadenze contrattuali “dilatate”, espressione di una volontà di attrezzare una squadra che si possa presentare già in pole-position ai nastri di partenza del prossimo campionato.
Se così fosse, al netto degli errori commessi dalla dirigenza negli ultimi mesi, questo sarebbe un segno di mea culpa che andrebbe nella giusta direzione e che non può che ricevere il mio plauso personale.
Ovviamente, urge difendere assolutamente la categoria. La B, in questo momento, è il nostro bene più prezioso. Prima ni scuddammu di Juve, Inter e compagnia cantando, e megghiu è!!!
Ed altrettanto ovviamente, la scelta di una certa tifoseria organizzata di contestare la squadra dal primo minuto venerdì contro la Pro Vercelli è una scelta insensata che non porta nulla di positivo alla causa rossazzurra.
Ma questa è un’altra storia.