Solo un illuso poteva pensare che Marcolin cambiava tutto l' andazzo negativo alla prima partita, ma...
C' è un ma, grande quanto una... società!
Perchè sono stufo, così come tanti, di essere gabbato da un presidente, che, forse, presidente non è.
Io sono fruitore di uno spettacolo, che dura circa 9 mesi, la cui visione ho pagato anticipatamente.
Non è un discorso di vile denaro, assolutamente, per vedere una partita allo stadio ho, solo di spese di viaggio, l' equivalente di un abbonamento in curva, tutte le volte che vado allo stadio, e vado spesso al Massimino, come tanti tifosi che fanno le trasferte.
Il punto è che mi era stato premesso che doveva essere l' anno della riscossa, dell' orgoglio, del ritorno ad alti livelli... ed io, speranzoso, ho avuto fiducia.
Ho sbagliato a darle credito, Presidente, perchè, se fino ad oggi mi sono fidato,da oggi non lo farò più... lei mi ha gabbato, ha gabbato me e tutti coloro che hanno creduto iin lei e nella sua lealtà.
Non si inalberi.( anche perchè, può rimanere solo inalberato, nulla più)
Il suo silenzio, il suo non metterci la faccia, la sua astensione dai chiarimenti, le volute mancate informazioni su come va la squadra, la sua arroganza e la sua presunzione, mi (ci) danno solo ragione.
Quella ennesima farsa alla quale abbiamo assistito ieri, palesa solo una cordata di avventurieri che cerca, con astuzia, di far "passare" gli eventi, senza mostrarsi in pubblico.
Lei esiste perchè ci siamo noi.
Senza noi lei è un qualunque nessuno nell' anonimato del suo regno, con i cortigiani e gli adulatori che allietano le sue ore.
Io le mie ore da dedicare al "sollazzo", da domani, le dedicherò ad altro. Sicuramente meglio che farmi prendere in giro da chi, come lei, non ha il coraggio di dire che le cose vanno male e che ciò che si era programmato, non è più.
Pensi che ho rivalutato, tantissimo, la figura di Lo Monaco... lui, con dignità e in modo maldestro, sicuramente, metteva la faccia.
Lei nemmeno questo.
Si trincera dietro un silenzio che non è nè comprensibile, nè leale.
Le auguro tantissime fragorose risate con le macchiette dei sui giullari di corte... ma di me, le garantisco, non potrà più ridere.
Adieu