Lanciano-Catania 3-0
Nessuno si illudeva che gli innesti del ritrovato Terracciano e dei nuovi acquisti Belmonte, Copola e Maniero potessero trasformare il Catania, non per il valore dei giocatori, ma perché solo un mago potrrebbe creare dal nulla una squadra che non ha mai avuto uan parvenza di gioco. Anche oggi difesa di burro, infortuni senza possibilità di rimpiazzo (è toccato a Spolli dover uscire precocemente dalla gara) e umiliazione storica sul campo del Lanciano, che non sarà una compagine di fuoriclasse ma è senz'altro un buon gruppo di giocatori, costruito nel tempo con buon senso.
Volendo vedere l'aspetto positivo adesso nessuno dovrebbe aspettarsi una miracolosa rinascita e anche i più appassionati tifosi e giornalisti-tifosi dovrebbero concentrarsi sulal realtà che dice che la salvezza è l'unico obiettivo stagionale e che se si perde ancora tempo diventerà una chimera. Ormai è troppo tardi per fare le scelte societarie che avrebbero potuto conentire una inversione di rotta radicale, dunque non c'è che da augurare ai giocatori che scenderanno in campo ogni settimana, guidati dai tecnici che inevitabilmente si avvicenderanno in panchina, riescano da soli a tirarsi fuori dai guai. La società infatti è arrocata da tempo a Torre del Grifo e questo significa che non ha alcuna intenzione di compattare l'ambiente.