Mi permetto di darti del tu, dato che siamo coetanei e in sedicesimo anch'io un imprenditore.
Nino facciamo basta? E un modo di dire in uso qui in piemonte quando si chiede a qualcuno di cambiare atteggiamento, modo d'agire.
Lo so sono soldi tuoi, puoi buttarli come vuoi, ma ci avevi abituati bene, i problemi c'erano anche prima, mica me le dimentico le salvezze risicate dei primi anni, ma soprattutto non dimentico quella raggiunta il primo anno dopo la mazzata del 2 febbraio.
Noi eravamo abituati a fare le nozze con i fichi secchi, e ci venivano bene, avevate costruito qualcosa di valido economicante per le vostre tasche, ma qualcosa d'importantissimo per noi siciliani della diaspora, dopo decenni di umiliazioni finalmente avevamo qualcosa di cui essere orgogliosi, un siciliano che faceva calcio in serie A in maniera seria e costruttiva, una società che pensava al futuro, ai giovani, alle strutture.
Come c.a.z.z.o hai fatto in solo due anni a distruggere tutto? Non parlo della retrocessione, che ci può anche stare per una società come la nostra, ma il modo in cui si è retrocessi, e questo campionato poi.
Ma la cosa che mi fa impazzire e che tutto questo avviene con una società economicamente sana, quindi i giocatori dovrebbero solo pensare a giocare, ma qui ormai è chiaro che gli errori sono a livello dirigenziale.
Quindi se puoi, perchè alla fine anche nel mio cervello sono riusciti ad insinuare sto dubbio caccia tutti ma proprio tutti, Da Cosentino a Ventrone e a compagnucci della GEA. Torniamo ad essere il vecchio Catania che mi faceva essere orgoglioso dei suoi magari scarsi giocatori da me sopranominati "Compagnia della forca" scalcagnata compagnia di ventura si, ma guidata con mano ferma da suo condottiero. Per risultati minimi, per gli altri, ma che a me hanno permesso per anni di essere orgoglioso della mia squadra, di poter dire qui in piemonte che anche in sicilia c'erano imprenditori validi, che pur tra mille difficoltà raggiungevano risultati per noi importanti.
Non credere che siamo in pochi, qui sul forum non arriviamo a venti, ma il norditalia è pieno di cinquantenni come me delusi, ci hai rubato un sogno, un bellissimo sogno.
Antonino Rapisarda