Due anni e mezzo fa :mrgreen: :mrgreen: (mi sembra un po’ inopportuno scrivere sempre 04/04/04, sembrerebbe che volessi mettere sempre le dita sulle ferite), il Catania si presentò a Palermo con una formazione quantomai garibaldina, quasi volesse fare un assalto al Forte Apache. Capitanata dal cavallo pazzo Capa Pelata, al secolo Colantuono, la banda rossazzurra si presentò con tutta l’artiglieria pesante di cui disponeva; in avanti c’era: arrivo Taldo, samba Lulù, piedi Fini, e Mascara di ferro; a centrocampo, in piena balia dei soiux Filippini e del Tenente Genio Shirland Corini, i poveri Bei campi e vitello Greco cercavano inutilmente il bandolo della matassa (e probabilmente, lo stanno cercando ancora :lol:). Questi due, quando gli si nomina Palermo, vengono assaliti da un profondo senso di smarrimento e di inquietudine; il vagare nel vuoto è quanto di più angosciante possa capitare ad un essere umano. :P :P
Per noi rosanero, fu una bella partita. Forse per i rossazzurri un po’ meno. :roll: :P
Dopo due anni e mezzo, il Geronimo Ninuzzu si affida a un novello Cochise, profeta anch’egli del calcio d’attacco: Mister brivido Marino. Anch’egli, invaghito dall’equazione “molte punte, molte reti” (bisogna vedere però in quale porta :P ) si presenterà a Palermo con una armamentario niente male: Mascara di ferro è ancora lì; in cerca della pista che porta a Coverciano, proverà a sponsorizzarsi con una maglia che nessun CT italiano ha mai guardato. Ma c’è sempre una prima volta ed alla punta calatina glielo auguro di vero cuore.
Nella sua opera, Mascara di ferro è affiancato dal dubleman Corona di Spinesi. (Se son rose fioriranno. Ma se son Spine.... saremo noi a Corona,re un altro sogno.)
Ma ancora una volta, dall’altro lato della barricata ci sarà Capitan Guido Lì in championslì :P , profeta del calcio moderno unica punta e centrocampisti offensivi. Ed io prevedo nuovamente spettacolo.
Una cosa è certa: non finirà 0-0.