Dopo la sfortunata sconfitta sofferta sul campo di Frosinone, il Catania più scalcagnato della sua storia si appresta a ricevere al Massimino il Bari allenato da Devis Mangia. Con ben 13 giocatori indisponibili tra infortuni, squalifiche e convocazioni in nazionale, Sannino è con le mani nei capelli (figurativamente parlando) a causa delle molteplici assenze soprattutto in difesa e centrocampo. In pratica Sannino non sapi a cu cià mettiri ‘n campu e appi a chiamari addirittura a setti iucaturi da primavera.
Al cospetto del solo recupero di Monzon, che torna dalla squalifica, il Catania perde, oltre a quelli che già sono in infermeria da tempo, Calello (ca durau sulu na pattita) e Castro (quest’ultimo addirittura operato di ernia inguinale bilaterale. Pi diri, non ni facemu mancari propriu nenti!), oltre a Gyomber in nazionale e Cani squalificato. A dire il vero torna pure Frison ca si siddiau a stari nda 'nfemmeria e s’assetta ‘n panchina.
Di contro arriva un Bari affamato di vittorie, e attardato anche’esso in classifica dopo che insieme al Catania era stato accreditato per la vittoria del campionato prima dell’inizio della stagione, e che si presenta al Massimino con ottime credenziali di squadra virtuosa e manovriera, ma che, come i rossazzurri, sono stati afflitti dalla sfortuna in questo inizio di stagione.
Per affrontare al meglio il Bari, io confermerei sempre il nostro classico schema 4-3-3, con un paio di nostri giocatori che gioco forza dovranno continuare a sacrificarsi in ruoli non loro.
Io manderei in campo la seguente formazione:
Anania
Peruzzi Sauro Carillo Monzon
Rosina Chrapek Martinho
Leto Calaiò Marcelinho
In porta conferma per Anania anche al cospetto del ritorno in formazione di Frison, che faccio accomodare in panchina sperando che riesca a schiarirsi le idee su cosa vuole fare nell’immediato futuro.
Come difensori centrali dobbiamo affidarci alla coppia Sauro-Carillo, cioè la riserva della riserva più un giovane primavera che non si è mai allenato con la prima squadra. Pi diri, peggiu r’accussi non putevumu essiri cumminati. Sauro, che fin qui non mi ha convinto per niente, sarà il leader della difesa, e speriamo che qualche cosa l’abbia imparata disputando partite di Champion’s League con il Basilea. Carillo mi fa l’impressione del soldatino imberbe mandato allo sbaraglio al fronte, preso dalla primavera e scaraventato in campo contro Caputo e compagni. Però chissà, forse potrebbe essere un’opportunità per lui di diventare calciatore professionista prima del tempo e riuscirà a sfornare una buona partita.
Come terzini punto sulla classica coppia di argentini sbandoleros Peruzzi-Monzon. Durante la settimana si è paventato l’impiego di Peruzzi come difensore centrale, ma mi sembra che nello scorcio finale della partita di Frosinone, il pendolino sgonfiato abbia dimostrato cosa può dare in quella zona del campo. Ma su non sapi addifenniri mancu supra a fascia, chi avissa ffari chistu o centru? Meglio tenerlo nel suo ruolo naturale e priamu ca ni va dritta. A sinistra ritorna Monzon dopo la squalifica di una giornata, e almeno lui dovrebbe essere fresco e riposato, oltre che anche lui nel suo ruolo naturale, con Sannino che piano piano gli sta insegnando come si difende sulla fascia.
A centrocampo siamo costretti a schierare il trio Rosina-Chrapek-Martinho. Il Calabrese e il Brasiliano saranno costretti ancora una volta a sacrificarsi a centrocampo, ma con l’emergenza totale in cui ci ritroviamo, credo che nella zona nevralgica del campo dobbiamo schierare tutta la qualità di cui disponiamo. Chissà quando arriverà finalmente il giorno in cui potremo schierarli tutti e due in attacco. Davanti alla difesa siamo costretti anche qui a schierare un fuori ruolo come Chrapek, con il Polacco che fin qui ha sicuramente dimostrato di essere più a suo agio nell’offendere piuttosto che nel difendere. Se il centrocampista polacco non dovesse offrire le garanzie necessarie (anche fisiche, ci mancherebbe, non bisogna dimenticare che anche lui è appena uscito dall’infermeria), allora spazio a Garufi o Gallo.
In attacco lancio l’inedito tridente Leto-Calaiò-Marcelinho. Il nostro centravanti è la nostra ancora di salvezza e probabilmente la nostra unica speranza di far male al Bari in questa partita. Speriamo che la squadra rossazzurra riesca a stargli quanto più vicino possibile e supportarlo nella sua eterna ricerca del gol. A destra manderei in campo Leto a dispetto delle brutte prestazioni recenti e del suo cattivo rapporto con il pubblico di fede rossazzurra. Anzi ma sparu propriu tutta e dicu ca u mannassi ‘n campu ca fascia di capitanu ndo razzu. Chissà se il ruolo di capitano lo responsabilizzerebbe e che il puntero argentino si spari la sua migliore partita in rossazzurro. A sinistra infine schiererei l’oggetto misterioso Marcelinho, giocatore che è stato mandato in campo con il contagocce, e che nei pochi minuti che è stato in campo non ha fatto vedere granché. Speriamo che l'ala brasiliana sappia sfruttare l’occasione e che riesca ad essere un pericolo per la difesa pugliese. Se anche lui non dovesse fornire le necessarie garanzie tecniche e tattiche, allora spazio ad Aveni o Barisic.
Semu pessi! Ma propriu propriu pessi! Però chi lo sa? Forse noi nella difficoltà ci esaltiamo. Chiamatimi pazzu ma iu ricu ca sta pattita a vincemu nuauttri. Pronostico un 2-0 per noi, e su anzettu chista giuru ca tonnu a iucarimi a schedina ogni simana.
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FOZZA CATANIA