Autore Topic: Da Pellegrino a Sannino  (Letto 17792 volte)

Offline Nelson

  • Utente
  • *****
  • Post: 1579
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Da Pellegrino a Sannino
« il: 15 Settembre 2014, 01:03:59 pm »
Come qualcuno immaginava prima dell'inizio del campionato, dopo poche giornate è stato sollevato dall'incarico Maurizio Pellegrino, a quanto pare senza polemiche e senza frizioni, giacché riprenderà il ruolo che ricopriva in precedenza. Di fatto, l'esperimento non è riuscito. Molto probabilmente si sperava di gestire il potenziale della Società con un uomo della Società, cercando la soluzione migliore per fare emergere dei calciatori su cui l'AD, nonché responsabile del mercato, aveva puntato.

Obiettivo fallito. Se da un lato Pellegrino è stato accolto con molto scetticismo dai tifosi col pelo sullo stomaco, dall'altro alcune perplessità si sono rivelate corrette e in effetti il buon Pellegrino ha sulle spalle degli errori che ci mettono nelle condizioni di non avere troppi argomenti a sua difesa.

In sintesi, ha accettato di gestire un gruppo che non era del tutto definito fino all'ultimo giorno di calciomercato e ha dovuto forzare un sistema di gioco inadeguato per trovare posto alla quantità di giocatori con indole offensiva che ha avuto a disposizione. Se hai in rosa contemporaneamente Martinho, Castro, Marcelinho, Leto, Rosina, nonché dei giovani interessanti come Jankovic, Barisic e Aveni, fai di tutto per non avere uno schieramento difensivo, semmai cerchi di gestire le risorse a disposizione sperando di trovare il giusto equilibrio.

Parlare di equilibrio non è nemmeno un eufemismo, bensì una barzelletta. Il problema non è il sistema di gioco, perché se hai dei giocatori che corrono (che corrono davvero) e vanno incontro al compagno, evitando di esporlo all'inferiorità  numerica, qualsiasi sistema di gioco potrebbe andare bene. Ma evidentemente il Catania non ha dei “fantasisti” con queste spiccate doti caratteriali e agonistiche. Martinho è un ottimo giocatore, ma perché sprecarlo in compiti che possano togliergli quella lucidità che lo fa rendere? Castro, invece,  sembra avere una sorta di allergia alla tattica e al gioco di squadra. Marcelinho? Prima di puntare su di lui c'è la fila. Leto? Ecco, Leto. Qualcuno dice che la condizione fisica lo ha penalizzato. Capisco, allora si faccia da parte e dedichi il suo tempo al recupero, perché fin ora (ed è passato più di un anno) ha fatto solo danni. Ed è incomprensibile come Pellegrino in queste giornate abbia puntato su di lui, lasciando sistematicamente la squadra in inferiorità numerica.

Da quando è a Catania, questo calciatore ha dimostrato solo una propensione all'individualismo, non è mai stato integrato nell'insieme tattico della squadra e, quello che mi sorprende, ha avuto dalla sua parte un pubblico sempre pronto a sostenerlo, perché, sai com'è, più di dieci gol nel Panathinaikos, vuoi mettere?... Ma i fatti parlano chiaro, è passato più di un anno e questo Godot non ha fatto nulla di buono. Il punto non è cosa potrà fare quando sarà in forma. Il punto è che fin ora ha tutti i connotati per essere definito un eccellente bidone. Che ben venga il suo riscatto, ma ciò non toglie che fin ora è stato inutile, anzi, deleterio. Ancora mi chiedo come abbia potuto Pellegrino sprecare 3 sostituzioni per metterlo in campo. Contro il Lanciano è subentrato e ha lasciato la squadra in dieci, contro la Pro Vercelli idem e contro il Perugia si è materializzato il capolavoro tattico del nostro ex mister: toglie dai titolari Castro, perché abbiamo bisogno di equilibrio, ma mette in campo Leto, che corre di meno, è meno agile, è indietro con la forma fisica e della tattica e dell'agonismo non gliene può fregare di meno. Un uomo squadra, insomma.

Io credo che per un'analisi credibile bisogna evitare di essere categorici ed è per questo che non condivido le opinioni basate sul catastrofismo e su una visione totalmente negativa sul lavoro della dirigenza. Ma credo, altrettanto, che sia sotto gli occhi di tutti la cattiva gestione tecnica. Lo dicono i risultati. Il paragone con PLM non regge da nessun punto di vista. Se volessimo, troveremmo argomenti per mettere in discussione qualsiasi cosa nei confronti di chiunque e, con una buona dialettica, si potrebbe enfatizzare il lavoro di chiunque altro. Ma non è questo che ci interessa. Io so solo che una delle parole preferite da PLM è “programmazione” e al di là dei singoli episodi negativi, nel complesso è stata proprio la programmazione a rendere vincente (nella nostra dimensione da squadra di provincia) quella Società e ad aumentarne in maniera esponenziale il patrimonio. E sono i fatti a dire che si sta depauperando sensibilmente il patrimonio della Società attuale. E speriamo tutti che questo trend discendente si arresti al più presto ed emergano principalmente le scelte giuste che sono state fatte. Ripeterò fino alla nausea che molte operazioni di calciomercato sono state buonissime, Da Martinho a Rosina, da Calaiò a Chrapek, il ritorno di Rinaudo, fino a Sauro e alla conferma di Peruzzi, che, al netto di un inizio negativo, ha tutto il potenziale per emergere. Ma una squadra non è fatta solo di buoni acquisti.

La squadra è forte, non  ci sono dubbi, ma ci sono scomodi affollamenti e palesi carenze. Abbiamo solo tre terzini, nulla da dire su Peruzzi, che ha solo una carenza di rendimento e credo ci possa stare. Ma se vuoi giocare con tutti quei giocatori con indole offensiva, non puoi permetterti di schierare un terzino come Monzon. Non ho nulla contro il giocatore argentino, ma copre un ruolo fondamentale, che molte volte viene sottovalutato. Il terzino, o esterno di difesa, non può prescindere dall'intelligenza tattica. Si dice che terzini buoni in giro ce ne sono pochi. Io credo, semmai, che il ruolo sia troppo difficile per potere trovare giocatori capaci di gestire con altrettanta naturalezza la fase difensiva, quella offensiva e il giusto agonismo che ti permetta di interpretare le fasi di gioco in una porzione di campo che non finisce mai. Ed è per questo motivo che dei terzini considerati brocchi dalla massa, invece, giocano sempre e hanno la stima dei loro allenatori, perché in qualche modo riescono a dare equilibrio alla squadra (ovviamente, non parlo di Monzon), evitando di esporla all'inferiorità numerica. Mi spiego meglio, se il terzino non corre e si fa superare sulla fascia, costringe il difensore centrale ad allargarsi e il mediano a ricoprire il ruolo scoperto, con la conseguenza matematica di creare inferiorità numerica. La superiorità numerica non si conquista solo con l'abilità nel dribbling di un Papu Gomez (per esempio), ma soprattutto dall'errore degli avversari. La serie B sarà pure modesta tecnicamente, ma gli allenatori costruiscono le loro squadre di giovani basando tutto sul ridurre ai minimi termini le percentuali di questi errori. Inutile dire che il Catania, per colpa dell'uno e dell'altro calciatore (e non di uno solo), subisce gli attacchi avversari sistematicamente in inferiorità numerica.

E ora passiamo a Giuseppe Sannino.

Noi siamo tifosi appassionati e speriamo che riesca a trasmettere grinta e rigore tattico. Le nostre preferenze contano poco, perché non ci aspettiamo un bel gioco. Non ce lo possiamo permettere. Chiedere un bel gioco proprio quando non abbiamo gioco e c'è da lavorare proprio sulle basi, sarebbe esilarante come la frase di Cosentino che promise la qualificazione in Europa League senza avere ancora giocato la serie B.

Io mi auguro che riesca a gestire i calciatori, che non guardi in faccia nessuno e, semmai, metta in campo giocatori adatti al ruolo, probabilmente schierando anche qualche giovane che reputerà pronto per la categoria. Dovrà fare delle scelte decise. Ma soprattutto dovrà trasmettere le basi della sua idea di calcio, basata sul reciproco aiuto nel pressing di squadra. Perché il concetto di pressing a questi calciatori è sconosciuto, alcuni lo fanno, altri no. E sapete tutti cosa succede se qualcuno non fa pressing.

Comunque, chiudo qui perché questo post sta diventando troppo ampio e ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggerlo fin qui.

Ovviamente, sul nuovo allenatore e su altro, chiedo la vostra opinione, ma – per favore – niente ipocrisia, niente frasi tipo “io non ne capisco niente di calcio...” perché qui tutti diciamo di non capirne niente, però poi tutti spariamo le nostre sentenze, contro allenatori, giocatori, dirigenza e persino tifosi.
He was like a cock who thought the sun had risen to hear him crow  (G. Eliot)

Offline MALATO PO CATANIA

  • Utente
  • ****
  • Post: 941
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #1 il: 15 Settembre 2014, 01:47:21 pm »
Sannino è un allenatore preparato senza ombra di dubbio. Ma lo era anche De Canio....
A parte Pellegrino le cui nefandezze sono sotto gli occhi di tutti, penso che attualmente a Catania nessun tecnico possa far bene. Non so, sarà una mia fissazione (e mi augura che lo sia...), ma credo che non ci siano le condizioni per mantenere la necessaria l'autorevolezza nel rapporto tra tecnico e squadra.
La stessa impressione l'ho avuta lo scorso anno sia con Maran, sia con De Canio. Ricordo che partimmo con gli 8/11 (divenuti 9/11 dopo l'arrivo di Lodi a gennaio) di una squadra che aveva ottenuto un piazzamento record, che giocava a memoria e dove nessuno era indispensabile...
Il Pitu fece parecchia panchina nel primo anno di Maran, così come Lopez fu relegato in panchina da Montella.., per non parlare di Polito spedito in tribuna da Zenga. Ecco, il tecnico gestiva l'organico e decideva gli uomini in base alle proprie valutazioni che non necessariamente riguardavano aspetti tecnici o atletici...
Nel campionato scorso ed in quello attuale, ho l'impressione che il tecnico sia una pedina di secondo ordine, addetto solamente a dirigere gli allenamenti e cercare di far coesistere insieme giocatori acquistati con una sola condizione: giocare!!!
Dopo il primo anno di Maran nessuno più ha avuto il privilegio di gestire sovranamente il nostro spogliatoio.... E questa è la causa di tutti i nostri mali. Direte... Cosentino?? Sarà....
Certo è che lui adesso è il nuovo Lo Monaco e deve oltre che rispondere, capire e risolvere.
Io rimango scettico su quest'uomo....ma prendo atto che ha un grande carisma ed è un grande conoscitore di mercato, perché penso che gente come Peruzzi, Monzon, Leto che molti vorrebbero al rogo, sono giocatori importanti che diversamente gestiti farebbero la differenza ovunque (i numeri ce li hanno e questo nessuno lo può negare..).
 Mi auguro che con Sannino ci sia ordine e rispetto dei ruoli e mi auguro di non assistere più a scelte caotiche e prive di costrutto come quelle viste fino ad ora.
Del resto....se non andremo in serie A sarà un fallimento senza precedenti...

Offline GPalermo1954

  • Utente
  • *****
  • Post: 4187
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #2 il: 15 Settembre 2014, 05:14:31 pm »
Mah, ognuno la pensi come meglio gli aggrada ,tanto a Catania, si sa, siamo piu' inclini e ancora piu' bravi a fare ..."autodemolizione" piuttosto che trasmettere concettipositivi...sentire in giro del cambio della panchina che e' cosa inutile e' veramente da stolti, passa u pitittu....comunque si faccia, PLV-CST come il duo Scotti-Hulzinger, presentano Paperissima...
 Su Pellegrino non mi sono sbilanciato, nutrivo qualche remora sin dall'inizio e in cuor mio mi auguravo di sbagliare, mi basto' pero' la prima mezz'ora col Lanciano per capire che non era cosa per la quale e che cercava di abbarbicarsi sungli specchi nel tentativo di gestire una formazione non sua, considerazione , tra l'altro,pienamente condivisa con Catanisazzu e di chi vicino a noi ....ne masticava un po' di calcio...io, cinni rissi di tutti i culuri, Catanisazzu piu' contenuto ma altrettanto convinto inveiva contro, mentre io mi sdurrubbai cco sceccu ccu tutti i carrubbi
 Non che avessimo scoperto chissa' che , ma appariva tanto lapalissiano che anche un guercio si sarebbe accorto della mancanza di equilibrio tra i reparti ,del l'improvvisazione della manovra ,della mancanza di acume tattico e della occupazione e aggressione degli spazi che erano completamente deficitari e in alcuni casi mancanti: un bailamme
tecnico che si trascinava appresso, annullandolo, il buon lavoro dei tre davanti.
 Su Leto, caro Nelson, pensavo avessi per lui maggiore considerazione non fosse altro per i suoi trascorsi, per l'infortunio, per l'integrazione in un calcio a lui nuovo e poi , ma questo per molti non conta ma ,piaccia o no ,durante la sessione di calciomercato e' stato il calciatore che ha avuto maggiori richieste giunte sia di societa' italiane che estere.
Ha fatto  danni? Quali sarebbero, se non quelli e quanti ne hanno fatto tutti gli uomini ,nessuno escluso , della rosa nello scorso anno!!?
 Su Sannino che dire, non posso che ripetermi su quanto la stampa e voi avete detto. Aspetto in rigoroso silenzio fino alla prima partita per capire quali sono le intenzioni sue e anche quelle della societa'.
 
« Ultima modifica: 15 Settembre 2014, 05:28:30 pm da GPalermo1954 »
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline marco-69

  • Utente
  • *****
  • Post: 2541
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #3 il: 15 Settembre 2014, 05:36:10 pm »
Volete la mia opinione su Sannino?

Tutti abbiamo storto il naso per il curriculum di Pellegrino. GIUSTAMENTE.
Avevamo ragione.

Sannino il suo ONESTO curriculum ce l'ha.
Ha fatto la gavetta, ha praticato con successo la B.
Ha fallito in A..

Ma al Watford non e' stato esonerato. Si e' DIMESSO. Con la squadra seconda in classifica dopo 5 giornate, 5 partite una sconfitta e 4 vittorie.
Non un pellegrino dunque.

Ma per avere credibilita' ai miei occhi ci sono alcune cose che mi aspetto, da lui.
La prima mossa che dovrebbe ESIGERE e' mettere fuori rosa Leto.
Quindi, quindi dovrebbe escludere dalle convocazioni della prossima partita i seguenti giocatori: Castro, Monzon, Almiron.
Dovrebbe CHIARAMENTE dire in faccia al Capitano che e' sub judice.

Dovrebbe insomma prendersi lo SPOGLIATOIO.

Questo PRIMA di ogni discorso tattico.

Poi..poi giochi come meglio crede.
Adatti al ruolo chi vuole.
Del resto ne ha la facolta' visto che non e' la sua squadra, non l'ha costruita lui.

Non mi fa impazzire, ho un ricordo pregresso di lui che me lo rende poco simpatico e dunque altro non aggiungo.

Ma se prima di ogni altra cosa non riceve il via libera, se non avra' campo libero..Durera' massimo 5 giornate..E poi saremo punto e a capo.
Questo penso di Sannino.

Offline ivan

  • Utente
  • *****
  • Post: 1365
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #4 il: 15 Settembre 2014, 06:21:13 pm »
Citazione
Non mi fa impazzire, ho un ricordo pregresso di lui che me lo rende poco simpatico e dunque altro non aggiungo.

In taluni casi meglio essere antipatici, che essere "piacioni".


Citazione
Ma se prima di ogni altra cosa non riceve il via libera, se non avra' campo libero..Durera' massimo 5 giornate..E poi saremo punto e a capo.
Questo penso di Sannino.

Ecco, questo è l'aspetto veramente cruciale, come ho scritto in un precedente post, se il nuovo allenatore non ha carta bianca, potendo schierare gli uomini che, lui, ritiene più opportuni, e non quelli suggeriti dalla società per strategie di mercato, non si è risolto nulla.



Offline marcopa

  • Utente
  • ****
  • Post: 803
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #5 il: 15 Settembre 2014, 07:20:56 pm »
Ragazzi augurandovi una pronta ripresa, vi posto la prima intervista in inglese di sannino quando è arrivato al watford....

http://www.youtube.com/watch?v=0UA5AmGapb0

almeno a Catania problemi di lingua non ne dovrebbe avere... :-D :-D :-D

Offline occasionale rosanero

  • Utente
  • *****
  • Post: 3596
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #6 il: 15 Settembre 2014, 07:46:17 pm »
Nel Palermo che retrocesse, Sannino si inimicò le star di quel Palermo ( Miccoli, Ilicic, kurtic, Donati, etc..) perché' chiede e con fare arrogante sudore e sangue.
Io non conosco la situazione dello spogliatoio del Catania, me se vi sono madamigelle ...sicuramente la sua scelta può' essere pericolosa.
Di contro e' un allenatore pane e tumazzo e quindi più' simile ai Novellino, Iachini che in serie B sono dei vincenti.
Vedremo.....quindi la palma del' esonero fast quest'anno e' per voi........

Offline santopesaro

  • Utente
  • *****
  • Post: 4052
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #7 il: 15 Settembre 2014, 07:48:38 pm »
Ha fallito in A..


Non credo Marco

Offline santopesaro

  • Utente
  • *****
  • Post: 4052
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #8 il: 15 Settembre 2014, 07:51:03 pm »
Marco,se li fa correre e giocare bene non vedo il motivo di escludere alcunche'

Sono pagati per questo....discorso diverso su fetunu

Offline GPalermo1954

  • Utente
  • *****
  • Post: 4187
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #9 il: 15 Settembre 2014, 08:55:08 pm »
Santo, il mondo pallonaro e'pieno di moralisti ma sono pochi gli intenditori....bla,bla...bla bla
 Hai capito? Sannino sarebbe un kantro se non mette fuori rosa  Leto,reo di essersi incazzato e....di aver bagnato la maglietta al secondo di Pellegrino....ancora c'ha mentiri manu ...
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline vasco

  • Utente
  • *****
  • Post: 2470
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #10 il: 15 Settembre 2014, 11:19:50 pm »
Il cambio di un allenatore é sempre una sconfitta non solo per l'allenatore esonerato, ma anche per la societá che lo ha scelto. Il cambio interrompe quella che, come giustamente sottolineato da Nelson, é la base di una gestione sportiva: la programmazione,  che coinvolge più attori: societá, allenatore, preparatore atletico, giocatori. Due mesi di lavoro andati in fumo visto che ora si deve riprendere tutto daccapo, quanto meno la parte che riguarda l'allenatore, i giocatori e, forse, il preparatore atletico.

Non so, e credo nessuno possa sapere a-priori, se Sannino é l'allenatore giusto per risolvere i problemi del Catania. Quello che per ora si può dire é che da un anno la societá non riesce ad operare in "sintonia" con un tecnico che riesca a far rendere la squadra per quella che vale. Perché, così come l'anno scorso il tasso tecnico sulla carta del Catania non era da retrocessione, ma tutto l'anno é trascorso ad inseguire la speranza di ritrovare la squadra arcigna e battagliera degli anni scorsi, anche quest'anno, nonostante alcune carenze in certi ruoli, il Catania sulla carta é una squadra d'alta classifica. E così é vista da tutti gli osservatori esterni. Poi, però, all'interno accade qualcosa che annulla tutto il potenziale tecnico della squadra. Questo qualcosa nessun allenatore é riuscito ad individuarlo e correggerlo. Nenche Pellegrino, che nelle ultime partite dello scorso campionato sembrava aver trovato il bandolo della matassa (ciò che forse ha determinato veramente la sua riconferma).

I dubbi sulla scelta di Sannino stanno tutti quì. Se  riuscirá dove i suoi colleghi hanno fallito sará l'allenatore giusto per una squadra d'alta classifica. Altrimenti continueremo a cercare il motivo per cui altre realtá sportive, meno attrezzate, riescono ad ottenere i risultati che il Catania continua ad inseguire come una chimera.

Offline Aldo

  • Utente
  • *****
  • Post: 3914
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #11 il: 15 Settembre 2014, 11:58:04 pm »
Secondo me il cambio è sicuramente un passo avanti, liberarci del sig. "Ma tu lo sai con chi cazzo stai parlando?", cui va comunque il mio grazie per il dignitoso finale di stagione dello scorso campionato, era condizione necessaria per provare a vincere questo benedetto campionato.
Che sia anche condizione sufficiente lo vedremo, Sannino adesso ha tre partite in otto giorni, speriamo che faccia bene, ci sarà tempo per valutarne il lavoro, almeno un mesetto occorrerà, anche se dalle formazioni delle prossime tre partite qualche indicazione si potrà trarre.

P.S. marco-69, per la precisione, Sannino in serie A ha tre esperienze, una positiva a Siena e due, negative e brevissime, a Palermo e Chievo.
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙

Offline LUIS

  • Utente
  • ****
  • Post: 893
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #12 il: 16 Settembre 2014, 12:24:43 am »
speriamo che sannino faccia giocare l'unico regista presente in rosa.

federico moretti.


Offline marco-69

  • Utente
  • *****
  • Post: 2541
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #13 il: 16 Settembre 2014, 12:48:21 am »
Aldo, grazie per la correzione...dimenticavo Siena..
Zamparini non fa testo in fatto di esoneri.

Gippi...

Sannino non e' un kantro se Leto non finisce fuori rosa...
Il Kantro e' chi, dopo la recidiva, preferisce ignorare il comportamento del Johnny Depp de noantri..

Ma questo lo scrivo da vieto moralista.. ;-)

Offline Nelson

  • Utente
  • *****
  • Post: 1579
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Da Pellegrino a Sannino
« Risposta #14 il: 16 Settembre 2014, 12:59:40 am »
Su Pellegrino non mi sono sbilanciato, nutrivo qualche remora sin dall'inizio e in cuor mio mi auguravo di sbagliare, mi basto' pero' la prima mezz'ora col Lanciano per capire che non era cosa per la quale e che cercava di abbarbicarsi sungli specchi nel tentativo di gestire una formazione non sua, considerazione , tra l'altro,pienamente condivisa con Catanisazzu e di chi vicino a noi ....ne masticava un po' di calcio...io, cinni rissi di tutti i culuri, Catanisazzu piu' contenuto ma altrettanto convinto inveiva contro, mentre io mi sdurrubbai cco sceccu ccu tutti i carrubbi
 Non che avessimo scoperto chissa' che , ma appariva tanto lapalissiano che anche un guercio si sarebbe accorto della mancanza di equilibrio tra i reparti ,del l'improvvisazione della manovra ,della mancanza di acume tattico e della occupazione e aggressione degli spazi che erano completamente deficitari e in alcuni casi mancanti: un bailamme
tecnico che si trascinava appresso, annullandolo, il buon lavoro dei tre davanti.

Io invece mi sono sbagliato e non ho problemi ad ammetterlo. Ma non è stato un errore di valutazione, perché non mi illudevo che fosse un navigato stratega, ma speravo che potesse gestire il gruppo, valorizzare alcuni calciatori in cerca di riscatto e integrare alcuni giovani in una categoria piena di giovani. Non è andata così.
Per quanto riguarda le formazioni mandate in campo, nessuno stupore, sapevamo già che il suo lavoro era parallelo alle strategie societarie, altrimenti non gli avrebbero affidato la squadra e non lo avrebbero recuperato come guida tecnica. Era già da un pezzo che aveva lasciato le panchine per lavorare nelle giovanili.
Lo scorso anno ci fu una partita che poteva essere determinante, era la cosiddetta “ultima spiaggia”, mi riferisco alla partita in casa dell'Hellas Verona. Tutti noi speravamo che non facesse il 4-2-3-1 con Lodi mediano, tutti noi speravamo che non mettesse Monzon sulla fascia in cui agiva Iturbe. Invece, le cose andarono proprio come temevamo e prendemmo una sonora lezione.
Ormai è acqua passata, guardiamo avanti e speriamo che Sannino riesca a strogghiri stu ruppu. Per quanto riguarda Pellegrino, la mia stima per il professionista è ancora intatta.


Su Leto, caro Nelson, pensavo avessi per lui maggiore considerazione non fosse altro per i suoi trascorsi, per l'infortunio, per l'integrazione in un calcio a lui nuovo e poi , ma questo per molti non conta ma ,piaccia o no ,durante la sessione di calciomercato e' stato il calciatore che ha avuto maggiori richieste giunte sia di societa' italiane che estere.
Ha fatto  danni? Quali sarebbero, se non quelli e quanti ne hanno fatto tutti gli uomini ,nessuno escluso , della rosa nello scorso anno!!?
 Su Sannino che dire, non posso che ripetermi su quanto la stampa e voi avete detto. Aspetto in rigoroso silenzio fino alla prima partita per capire quali sono le intenzioni sue e anche quelle della societa'.

Ti rispondo volentieri.
Io avevo una buona considerazione di Leto, ma il tempo passa e i fatti mi inducono ad avere un parere obiettivo su quanto di buono non ha fatto.
Lo scorso anno, carico di entusiasmo come tutti, mi esaltai nello scoprire alcune potenzialità di questo calciatore. Parliamo di capacità innate, cose che non puoi comprare al supermercato e che non puoi imparare con il lavoro e l'applicazione. Mi riferisco alla sua capacità di calciare il pallone in corsa. Poche volte ho visto giocatori con questa predisposizione, tant'è che azzardai un lontano paragone con gente come Recoba e Chevanton (ribadisco, capacità di calciare).
Molti calciatori possono allenarsi per ore, alla ricerca del giusto movimento e della giusta coordinazione, al fine di porre il piede d'appoggio vicino al pallone e colpire di collo piede. Ma a partita in corso, tutto ritorna difficile. Ecco, Leto, nonostante la scarsa forma fisica, nonostante tutte le sue pecche, non ha bisogno di pensare a nulla, esegue con estrema facilità. Ma tu sai bene che un calciatore non può essere stimato solo per questo.
Quando arrivò a Catania e fu presentato ufficialmente, aveva un'aria un anticchia arrogante, parlava come se fosse stato convinto di venire a Catania. A tal proposito ho due cose da dire: 1) un calciatore che è reduce da un devastante infortunio, che ha rescisso (rescisso) a gennaio il contratto con la sua precedente squadra, che avrà bisogno di tempo per recuperare, dovrebbe apprezzare una squadra emergente che ha la fama di recuperare calciatori reduci da infortunio; 2) Oltretutto, il Catania non era una squadra di pellegrini, avevamo raggiunto l'ottavo posto ed eravamo noti per essere una Società virtuosa, senza grossi picchi ma senza pesanti tonfi. E stiamo parlando del campionato italiano.
Eviterò di approfondire ulteriormente.
Dico solo che abbiamo aspettato sfregandoci le mani, ma di fatto (di fatto), Leto a Catania ha solo fatto due bei gol, niente altro.  Nulla di personale, solo insoddisfazione per le sue prestazioni, alla stessa stregua delle tue insoddisfazioni riguardo a  Barrientos e Castro, che, di fatto, hanno fatto molto meglio di Sebastiàn Eduardo.
Il tempo passa, Leto non ha fatto nulla (ed è passato un anno, che è un arco di tempo immenso nella carriera di un calciatore), è arrivato insieme a un altro bidone sullo stesso carretto di Cosentino e il risultato è che dall'ottavo posto e dalla Società modello, ci ritroviamo in serie B e abbiamo sulle spalle il primo esonero.

GP, mi piace leggerti, molto, ma non riesco a credere che tu dia credito a teorie secondo cui Leto fosse il calciatore del Catania più richiesto nel calciomercato. No, non posso credere che tu ci creda. Innanzitutto ci sarebbe da capire come sono strutturati i contratti (annuali e con opzioni e cavilli di rinnovo) che sta facendo Cosentino. Ma non mi soffermo su questo argomento perché non mi piace parlare di cose che non conosco. Ma di fatto, se qualcuno si è interessato, è stato principalmente per il più classico dei motivi: il saldo. O dobbiamo davvero credere che si era in procinto di fare un'asta per Frison, la fila per Monzon e la corsa a Leto? Io so solo che Lodi e Bellusci sono stati ceduti per delle cifre inferiori al valore dell'anno precedente e forse anche inferiori al reale valore dei giocatori stessi.
Ma lasciamo perdere questo argomento e passiamo alle tue domande: quali danni ha fatto Leto? Nessuno, proprio perché non ha fatto niente:

1) Dopo una stagione fallimentare e sotto certi aspetti ridicola (mi dispiace, ma è così, avevamo quasi la stessa squadra che l'anno prima aveva ottenuto un ottavo posto, che appariva persino striminzito, se pensiamo a quanti punti abbiamo perso all'ultimo minuto), ci siamo rivolti con tanto ottimismo alla nuova stagione; e devo dire che il numero di abbonati e la quantità di persone fiduciose è stata una dimostrazione di lungimiranza del pubblico rossoazzurro, ormai educato a un'idea di programmazione che ha imparato da otto anni di serie A e dalla definizione di “Società virtuosa”. Leto ha avuto tutti gli alibi, le scusanti e le giustificazioni dovute al recupero da un brutto infortunio e tutti si sono dimenticati delle modeste prestazioni dello scorso anno;

2) Ma inizia il campionato e scopriamo un Leto non ancora recuperato, decisamente appesantito e completamente fuori forma, al punto da non essere tra i titolari, nonostante le buoni intenzioni di Società e tecnico;

3) Il giocatore ha fondamentali tecnici non indifferenti, ma sembra essere non collocabile tatticamente. Dove lo mettiamo? Ma davvero dobbiamo credere alla barzelletta secondo cui fa l'esterno d'attacco coprendo il terzino di competenza? Io lo vedo solo come seconda punta, ma non mi sognerei di metterlo al posto di Rosina e in copertura dà meno garanzie di Castro. Infine, non è un calciatore che emerge per agonismo, detta in soldoni: Leto è uno di quelli che non corre. E non credo che sia necessario essere "l'uomo invisibile" e spiare a Torre del Grifo per capire che non è un trascinatore e nemmeno uno che fa gruppo.

Per concludere, stiamo tutti aspettando che faccia cose buone, recuperi definitivamente dall'infortunio e recuperi uno stato di forma evidentemente ancora carente. Siamo tutti tifosi di Leto, stiamo aspettando lui e saremo compiaciuti quando farà la differenza. Ma di fatto, usando una metafora che ci hai ricordato (giustamente), sono i maccheroni che saziano; e il piatto che fin ora ci ha servito Leto, è un piatto con pochi maccheroni schitti.
He was like a cock who thought the sun had risen to hear him crow  (G. Eliot)