"Siamo solo alla seconda giornata di campionato e non si dovrebbero tirare conclusioni".
Negli anni passati avrei scritto il post facendo questa premessa. Ma oggi la premessa non è possibile, perché sembra di vedere la stessa squadra dello scorso anno. Quindi, soliti errori e vecchi problemi.
Partita
Forse non sarete d'accordo, ma credo che Pellegrino abbia messo in campo la migliore squadra possibile, sfruttando al massimo le potenzialità a sua disposizione. Quindi, i quattro difensori a sua disposizione (compresi quelli che non dovrebbero giocare, giacché sono evidenti i loro demeriti, ma tant'è...), due centrocampisti incontristi, tre fantasisti con compiti differenti (Rosina che parte da dietro, libero di muoversi come gli pare dal centrocampo in su; Martinho e Castro che si scambiano di posizione alla ricerca degli spazi da occupare) e una prima punta che deve aprire gli spazi per gli inserimenti.
In maniera semplicistica, ho descritto qual è stata la tattica della squadra, ma con una novità rispetto alle attese: squadra corta e in attesa dell'avversario. Insomma, Pellegrino ha chiesto ai giocatori di non attaccare a testa bassa, evitando di fare il gioco dell'avversario, che basava tutto sulla condizione fisica e sul contropiede. In tante circostanze, si vedeva “l'allegro” (tatticamente) Monzon tendere a salire sulla linea dei trequartisti, ma puntualmente veniva richiamato a retrocedere nel ruolo di terzino (se lo dimentica sempre, Lucianito). A me il primo tempo è piaciuto, per tre motivi: la squadra non si è fatta sorprendere in contropiede, ha gestito bene le energie e ha chiuso in vantaggio di un giocatore e di un gol.
Fattore determinante (come sempre) la concentrazione: bravi i ragazzi a sfruttare il momento di debolezza della Pro Vercelli. Immediatamente dopo l'espulsione, azione semplice semplice e Catania in vantaggio. Bravi, certamente, sia Monzon sia Martinho, ma sembrava di vedere una partita ai salesiani, dove gli amici fidati si passano la palla fra di loro e gli avversari sembrano dei birilli (brocchi, oltretutto). Ecco, questa volta lo abbiamo fatto, il gol, ma di solito, lo subiamo.
Per quanto riguarda il secondo tempo, c'è poco da dire, ma un dettaglio credo sia molto importante: con questi terzini non possiamo permetterci il 4-2-3-1, lo dissi in estate e lo ripeto anche adesso, consapevole di non aver scoperto l'acqua calda.
Avendo poco filtro a centrocampo, devono proprio essere i terzini a dare equilibrio alla squadra. Aspettarsi queste consegne da Peruzzi (completamente fuori forma) e da Monzon (sembra che giochi solo per divertirsi) è una vera e propria barzelletta.
Squadra
Ho già ripetuto quello che abbiamo detto molte volte: i terzini non vanno bene. Soluzione? Nessuna. Sarà il nostro punto debole fino a gennaio, o forse fino a fine stagione. Monzon non dovrebbe giocare (soprattutto se fai il 4-2-3-1), ma chi metti? Capuano? Certamente è meno disastroso e sono stato il primo a dire che meritava un altro anno di contratto, ma anche lui in fase difensiva non è granché. Facciamo recuperare Peruzzi, ma chi mettiamo? Nessuno, oppure un ragazzo delle giovanili, ma sarebbe comunque un rischio, perché pur essendo uno di quelli che vorrebbe vedere giocare i giovani, do atto a Cosentino quando dice che i giovani devono giocare solo se sono bravi. È la verità, che vi piaccia o no.
Adattare Rolin? Ok, ma sarebbe una forzatura, perché non ha il passo del terzino. Infine, mi permetto di risolvere un grande malinteso: qualcuno ha detto che Sauro sa fare anche il terzino. Non è così, forse si sono confusi nella definizione del ruolo: Sauro è un centrale di destra, ma questo non significa che sappia giocare a destra come terzino.
Ieri Spolli ha giocato un ottimo primo tempo, ma nel secondo non ne aveva più, è totalmente fuori condizione e la sua prestazione ha pesato negativamente. Mi chiedo, ma è possibile che sono sempre i soliti ad essere in ritardo? Basta con le belle parole, basta con le autocritiche pubbliche. Vogliamo vedere i fatti. I fatti li fanno sempre i soliti: Rinaudio Martinho, Rosina e Calaiò (è bastata una partita per capire che è sul pezzo). Per il resto, stessi errori degli stessi protagonisti.
Si dice sempre che debbano calarsi nella realtà della serie B, che debbano essere più umili, ecc..
Ma stiamo scherzando? Ma esiste una categoria in cui ci si può permettere di non essere umili e di non “calarsi” nel contesto? Ma poi, chi sono loro per essere invitati ad essere umili? Ne hanno fatti film, documentari, cartoni animati...? Signori, stiamo parlando di gente che ha giocato solo in provincia e forse l'unico invito che è corretto fare è il seguente: abbiano consapevolezza dei propri limiti. Siano consapevoli di essere funzionali a una squadra di provincia e si ricordino di essere calciatori di provincia.
Allenatore
L'allenatore non c'entra. Cerca di sfruttare al meglio il potenziale a disposizione ma studiando anche le possibilità di colmare i limiti della squadra. Ha capito come sfruttare i nuovi acquisti, ma viene puntualmente tradito dal gruppo.
Parliamoci chiaro, è il medesimo canovaccio dello scorso anno: squadra in vantaggio dopo il primo tempo e secondo tempo disastroso, rimontati anche da squadre meno credibili tecnicamente o meno motivate. Mi ricordo il primo tempo in casa del Sassuolo, dove i neroverdi non videro il pallone. Poi Di Francesco mise in campo 4 punte, la situazione era ideale per chiudere la partita con il più scolastico dei contropiede. Macché... sappiamo tutti come andò a finire. Oppure, in vantaggio contro un Torino poco grintoso, ma nel secondo tempo, solita rimonta subita.
Quest'anno, nel secondo tempo, tre gol del Lanciano e tre della ProVercelli. A quanto pare, la condizione fisica penalizza improvvisamente solo il Catania.
Pellegrino ha il torto di non aver saputo leggere la partita, ha il torto di fare giocare gente come Monzon e fare subentrare gente come Leto, ma credo sia il meno colpevole.
Dirigenza
La dirigenza non ammetterà mai di essersi fatta rifilare il pacco Monzon, arrivato a Catania dopo la cessione del Papu Gomez. Non ammetterà mai di non essere in grado di gestire il talento di Peruzzi e continuerà ad attendere che Leto dimostri quanto vale. Nel frattempo ci ritroviamo in serie B e conviviamo con una squadra che ne ha presi tre dal Lanciano e tre dalla Pro Vercelli.
Da quando è andato via Gasparin, ho sempre manifestato un tiepido scetticismo riguardo l'operato della Società, ma mai avevo condiviso i dubbi categorici di altri tifosi.
Diamo atto delle ottime operazioni di calciomercato: Martinho, Rinaudo, Rosina, Calaiò ed altre operazioni “minori”., ma non posso fare a meno di sottolineare – per l'ennesiama volta – che questa non è una squadra.
Continuo a credere che il nostro attuale AD sia molto abile nel gestire il calciomercato, ma, fatti alla mano, non ho problemi a dire che do atto a chi diceva che serve un DS.