Sostegno alla vedova Raciti

[Trunz]

Pieno sostegno alla vedova Raciti, dopo gli incredibili fatti prima di Roma - Napoli e la inqualificabile maglietta, inquadrata da mezzo mondo,  "Speziale libero". Chiudete la porta della cella e buttate la chiave, piuttosto.

[bua]

A quello che ha sparato invece diamogli una medaglia, ché a Roma si può.
E poi non c'entrava nulla con la partita.
Il qualunquismo e il giustizialismo non sono soluzioni.
La repressione va bene, ma va affiancata all'educazione. Il calcio non è un mondo a parte, è uno spaccato della società, dove c'è il bene e il male.
Magari il bene è in superiorità numerica ma è disarmato.
Aveva ragione Bufalino: ci vorrebbe un esercito. Sì un esercito di insegnanti elementari.
Invece da decenni lo Stato persegue la demolizione della scuola pubblica.

Tanto per la cronaca, quella magliatta la indossano in centinaia di sedicenti ultrà ogni domenica non solo nella curva nord del Catania o in quella del Napoli.
Ma di norma non fa notizia, forse perché non serve come arma di distrazione di massa.

[Trunz]

Nessuna medaglia, chiudiamo a chiave, buttandola, anche al romanista che ha sparato.

[bua]

Nessuna medaglia, chiudiamo a chiave, buttandola, anche al romanista che ha sparato.

Però parliamo della maglietta, non delle pallottole. Mi raccomando.

[GPalermo1954]

Pussa via 

[Trunz]

Complimenti. Devo dedurre che preferite andare d'accordo con Genny 'a Carogna' piuttosto che dare ragione alla signora Raciti, vedova acese di un tutore dell'ordine.

[cantarutti72]

Complimenti. Devo dedurre che preferite andare d'accordo con Genny 'a Carogna' piuttosto che dare ragione alla signora Raciti, vedova acese di un tutore dell'ordine.

...vedova acese...se fosse stata originaria dell'Antico Corso ti saresti scaldato in egual misura? Sii onesto.

[Trunz]

Certamente sì; ma il fatto di conoscerla personalmente ovviamente mi rende ancor più partecipe. E trovo incredibile l'antipatia che a Catania si dimostra nei suoi confronti, come se Speziale, ormai diventato caso nazionale e campione di tutti i peggiori ultrà, fosse uno stinco di santo. 

[Sergio]

Certamente sì; ma il fatto di conoscerla personalmente ovviamente mi rende ancor più partecipe. E trovo incredibile l'antipatia che a Catania si dimostra nei suoi confronti, come se Speziale, ormai diventato caso nazionale e campione di tutti i peggiori ultrà, fosse uno stinco di santo.

Speziale è indifendibile. Però, pure sta Sig.ra Raciti.... non se ne perde nessuna. La colpa però è di chi gli porge il microfono. E non è il solo che sulle tragedie umane ci bivacca allegramente senza farsi scrupolo alcuno. Se non ci fossero, i disgraziati, bisognerebbe inventarli.

[bua]

Prendo atto che i problemi di ieri sono stati il ciccione sulla balaustra e la sua maglietta, non quello che ha sparato e le sue pallottole. Come non sono mai state un problema le coltellate. specie quelle ai catanesi.
Quando il campanilismo ( immaginario)  prova la disattivazione dell cervello.
Amaru a cu ci capita.

Ps: sono d'accordo a biasimare quelli energumeri (possibilmente ogni domenica) ma solo DOPO aver biasimato quelli che sparano per strada, catanesi o marziani che siano.
Poi sto tizio lo stanno attaccando proprio il giorno che non ha commesso reati.
Nel paese della trattativa stato-mafia.
Sono disgustato.

[Trunz]

Sin troppo ovvio che bisogna agire con forza verso tutti i tifosi violenti, e sono d'accordo con le ultime parole di Alfano.
La signora Raciti, colpita personalmente da tale violenza e consapevole che le tifoserie vorrebbero rimuovere tutto quello che è accaduto per poter tranquillamente ricomiciare daccapo, si oppone semplicemente a tutto questo e ha il coraggio di farlo. Così come quelli che si sono opposti alla mafia, a volte pagando di persona. Anche loro forse a qualcuno erano antipatici.

[cantarutti72]

...estate 1993...da Taormina ritornavo in treno dopo una giornata trascorsa al mare. Alla stazione di Acireale due diciottenni catanesi si affacciano dal finestrino per gridare (vecchio ritornello in voga in quegli anni, intonato con la melodia di "comme t'a fatto màmmeta")  "acitanu sì cunnutu, acitanu sì cunnutu..."  giù un signore, sui quarant'anni,  a pochi metri dal binario assiste alla scena, estrae fuori dal taschino (eravamo in piena estate, ripeto) un petardo che acceso lo tira dentro lo scompartimento del treno, noncurante degli altri presenti all'interno di esso. L'ordigno esplode davanti ad un'anziana coppia (che ovviamente non c'entrava nulla con tale disputa) a cui per poco non genera un infarto.
Dimmi caro Trunz, chi è il vero delinquente? Il provocatore o il soggetto vessato che ha pensato bene di passeggiare in pieno agosto con i raudik in tasca?
Tutto questo per dire che ieri sera si è focalizzato solo sulla t-shirt del "carogna" trascurando il motivo base che ha innescato il marasma allo stadio, ossia la sparatoria ed l'inspiegabile detenzione di una pistola da parte di un ultrà già schedato dalle forze dell'ordine. Se si facesse una seria repressione sulla diffusione di armi da fuoco, cosi come dell'alcolismo e del commercio stupefacenti, quanti reati o disastri colposi in meno leggeremmo sui giornali?
E' facile trovare un capro espiatorio in Speziale o nel "carogna". Possibile anche mandarli all'esilio in un'isola del pacifico. Ne saremmo tutti senz'altro contenti. Ma quanti ne prolifereranno nel frattempo come loro se la società crea i presupposti perché nascano nuovi Speziale?

Un vecchio aforisma britannico dice "la società prepara il crimine, i criminali lo eseguono"
Saluti

[umastru]

Che bello si discute del sesso degli Angeli!
Bua, chi ha sparato è un delinquente che commette un reato gravissimo, chi sale su una recinzione e dice che non si gioca è il figlio di un camorrista che commette anche lui un reato per me molto grave.
Ma loro sono solo la fotografia della nostra società, che non "vuole" proteggere le persone oneste, anzi le scheda, mentre è molto accondiscendente con certa criminalità.
Cerchiamo di concentrarci su questo, ma soprattutto di ricordarcelo quando si và a votare.
Antonino Rapisarda.

[bua]

Di quello che ha sparato al petto, ripeto al petto, non si parla. Se vi pare normale chiedete ai parenti di quello che si è beccato la pallottola quanto è importante la maglietta di quello sulla recinzione.,
Se quello sulla recinzione è camorrista, il problema è che sia a piede libero. E che gli si vada a chiedere il permesso di giocare (attenzione, non è stato lui ad andare a metà campo a chiedere conto e ragione).
Poi non so nemmeno se le cose sia semplici come sembrano. Se si fossero presi la briga di non far giocare, come era giusto fare in linea di principio, e quel tizio avesse aizzato i diecmila alle sue spalle oggi di cosa ci saremmo scandalizzati?
Il problema è che quello aveva un esercito ai suoi comandi. E che questo sia considerato normale finché fa comodo.
Ribadisco, prima facciamola pagare a chi spara, poi agli altri. Perché omicidio preterintenzionale e omicidio volontario sono due reati diversi, piaccia o non piaccia.
E' un'ovvia questione di diritto. Anche se ridurla a una questione di antipatia per un'altrra persona colpita da un grave lutto può fare comodo per dare addosso ai catanesi.
Posso solo compatire chi si macchia di queste nefandezze che forse sembrano meno gravi se commesse via tastiera, ma non lo sono.

[GPalermo1954]

...estate 1993...da Taormina ritornavo in treno dopo una giornata trascorsa al mare. Alla stazione di Acireale due diciottenni catanesi si affacciano dal finestrino per gridare (vecchio ritornello in voga in quegli anni, intonato con la melodia di "comme t'a fatto màmmeta")  "acitanu sì cunnutu, acitanu sì cunnutu..."  giù un signore, sui quarant'anni,  a pochi metri dal binario assiste alla scena, estrae fuori dal taschino (eravamo in piena estate, ripeto) un petardo che acceso lo tira dentro lo scompartimento del treno, noncurante degli altri presenti all'interno di esso. L'ordigno esplode davanti ad un'anziana coppia (che ovviamente non c'entrava nulla con tale disputa) a cui per poco non genera un infarto.
Dimmi caro Trunz, chi è il vero delinquente? Il provocatore o il soggetto vessato che ha pensato bene di passeggiare in pieno agosto con i raudik in tasca?
Tutto questo per dire che ieri sera si è focalizzato solo sulla t-shirt del "carogna" trascurando il motivo base che ha innescato il marasma allo stadio, ossia la sparatoria ed l'inspiegabile detenzione di una pistola da parte di un ultrà già schedato dalle forze dell'ordine. Se si facesse una seria repressione sulla diffusione di armi da fuoco, cosi come dell'alcolismo e del commercio stupefacenti, quanti reati o disastri colposi in meno leggeremmo sui giornali?
E' facile trovare un capro espiatorio in Speziale o nel "carogna". Possibile anche mandarli all'esilio in un'isola del pacifico. Ne saremmo tutti senz'altro contenti. Ma quanti ne prolifereranno nel frattempo come loro se la società crea i presupposti perché nascano nuovi Speziale?

Un vecchio aforisma britannico dice "la società prepara il crimine, i criminali lo eseguono"
Saluti

    ...stesso teatrino stamani su Agorà...la signora Raciti affranta con fotografie del marito in bella mostra a mò di altarino votivo  e le luci della ribalta televisiva che si accendono su di lei...tutto incentrato sulla T-shirt della Carogna e nessun accenno ai disordini e agli spari dell'ultras romanista...lo stesso che fermò la partita Roma-Milan....