Dopo la sconcertante sconfitta interna contro il Torino che è costato il secondo esonero stagionale a Rolando Maran, il Catania si appresta a giocare domani a San Siro contro il Milan la prima delle sei partite che vedrà impegnato il nuovo tecnico Maurizio Pellegrino alla guida della formazione rossazzurra. L’esonero di Maran è stato considerato da alcune persone come immeritato per il tecnico trentino, mentre altri pensano che sia stato un atto inutile o quanto meno tardivo, e che il cambio dell'allenatore a questo punto della stagione sia solo un atto di resa da parte della società. Io penso invece che la società ancora crede nella possibilità di salvare la categoria, e si è resa conto, purtroppo decisamente tardi, che con Maran non c’era verso di poterla raggiungere la salvezza. Maran ha ampiamente meritato l’esonero per tutti gli errori commessi da lui soprattutto nelle partite contro Sassuolo e Torino. Certo se il suo esonero fosse avvenuto qualche settimana prima, si sarebbe potuto dare qualche possibilità in più di successo al neo allenatore.
La scelta di Pellegrino come allenatore, una scelta interna visto che il tecnico siracusano era già con il settore giovanile del Catania, è stata l'unica soluzione possible per una società che non poteva permettersi di mettere un altro allenatore a libro paga, ma che allo stesso tempo voleva dare un’ulteriore scossa alla squadra per tentare il tutto per tutto in queste ultime sei partite di campionato. Certo che il compito di Pellegrino è alquanto improbo: recuperare sette punti sulle squadre al quartultimo posto, ricompattare l’ambiente, ma soprattutto convincere i giocatori del Catania a scendere in campo con il sangue negli occhi e a dare la vita per la maglia che indossano. Compito al quale Maran ha miseramente fallito dopo averci provato per tutto il tempo che si è seduto sulla panchina rossazzurra senza cavarci il classico ragno dal buco. Non ci sono dubbi che Pellegrino è chiamato a un’impresa titanica che se gli riuscisse rimarrebbe negli annali della storia del calcio.
E se si vuole tentare l’impresa di salvare il Catania in questa disastrosa stagione in Serie A, bisogna iniziare a vincere laddove non si è mai riusciti a trionfare, cioè a San Siro contro il Milan. E Pellegrino dovrà farlo con una squadra con il morale a pezzi contro una formazione che a sua volta ha sì avuto i suoi problemi, ma che ultimamente è in netta ripresa. Centrare la vittoria contro il Milan domani sarebbe già una grossa impresa. A dire la verità sarebbe un’impresa anche uscire imbattuti da San Siro, ma un pareggio sarebbe assolutamente inutile per la causa rossazzurra.
Considerato che domani si deve vincere a tutti i costi, io propongo il nostro classico 4-3-3. Ormai le partite dell'ultima spiaggia le abbiamo giocate tutte, quindi contro il Milan si deve andare in campo con la mentalità del "O la va o la spacca".
Io manderei in campo la seguente formazione:
Frison
Izco Rolin Spolli Biraghi
Plasil Lodi Rinuado
Barrientos Bergessio Castro
Frison è finalmente ritornato tra i giocatori disponibili (ma si potti sapiri chi caddu aveva?) e considerato che, qualunque sarà l’esito finale di questo campionato, Alberto sarà il portiere del Catania del futuro, tanto vale iniziare a schierarlo titolare sin da adesso.
Come difensori centrali scelgo la coppia Rolin-Spolli. Con Bellusci infortunato e Legrottaglie pensionato, credo che il duo Rolin-Spolli offra le migliori garanzie con Gyomber pronto a subentrare in caso si passi alla difesa a tre. La velocità di Rolin e i centimetri del Flaco dovrebbero essere sufficienti a mettere a freno il lunatico Balotelli. Spero solo che i nostri due centrali abbiano superato i problemi fisici che li hanno afflitti nelle ultime partite.
Come terzini scelgo Izco a destra e Biraghi a sinistra. Con Peruzzi squalificato e con Alvarez che ha già abbandonato la nave, non ci resta che schierare il capitano in un ruolo che in passato ha svolto proficuamente. E speriamo che Mariano ricordi ancora le parole che ha scritto ai tifosi appena una settimana fa nella sua lettera aperta. A sinistra preferisco Biraghi al rimbambito Monzon e all’altro pensionato Capuano, sperando che l’aria di casa faccia bene al ragazzo lombardo e che il nostro terzino sfoggi una prestazione di buona qualità.
A centrocampo non c’è altra opzione al trio Plasil-Lodi-Rinaudo, a meno che non si decida di schierare il capitano in mediana. Il ritorno dalla squalifica di Rinaudo è importantissimo per il Catania perché la formazione rossazzurra non può fare a meno del dinamismo e della grinta del Fito a centrocampo. Plasil sembra essere ritornato ai buoni livelli di inizio stagione, anche se il ceco non riesce a reggere tutti i 90’ della partita. Sarà necessario mettere in preventivo una sostituzione anticipata per il giocatore ceco. Da Lodi mi aspetto sempre che prenda in mano la squadra così come faceva l’anno scorso, e così come aveva fatto presagire la sua presunta voglia di ritornare in rossazzurro dopo la sua breve parentesi al Genoa. Io su Lodi ho una mia idea ben precisa, ma la terrò per me stesso fino alla fine del campionato.
In attacco schiererei il tridente Barrientos-Bergessio-Castro. Il Toro Lavandina alla fine è l’unico che riesce a segnare malgrado quest'anno giochi in una squadraccia di fannulloni che non lo aiuta per niente. Speriamo che Gonzalo in qualche modo riesca a trovare il fondo della rete anche a Milano. Barrientos lo manderei in campo solo per vedere con che tipo di atteggiamento scende sul terreno di gioco. Se gioca come al suo solito, ca pari ca si siddia macari a campari, lo sostituirei dopo appena cinque minuti. Se invece si ricorda che è tornato ad essere un giocatore di calcio grazie al Catania e gioca una partita come si deve, tanto di guadagnato per i colori rossazzurri. Castro è la novità dell’ultima settimana, con il Pata che è reduce da un grave infortunio e da un intervento chirurgico. Ovviamente non potrà essere al cento per cento, ma vale la pena di mandarlo in campo e sfruttare il suo funambolismo finché avrà fiato. Ovviamente sempri su, comu Berrientos, ci fa cori di iucari.
Abbiamo dato 21 possibilità a Maran e 11 a De Canio di dimostrarci di essere in grado di guidare il Catania in questo campionato di Serie A. Credo che noi tifosi rossazzurri abbiamo il dovere di dare almeno una possibilità o due a Pellegrino e vedere in campo di che pasta è fatto il neo allenatore. Quindo spero che tutti noi tifosi rossazzurri riusciremo a sostenere i nostri colori all'unisono, nella speranza che il nuovo allenatore riesca quanto meno a salvare la faccia in questa stagione tanto infamante quanto disgraziata.
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FOZZA CATANIA