Vittoria quasi in vecchio stile, nel senso che il Palermo mi è sembrato un po' sotto ritmo rispetto alle ultime giornate, con qualche uomo di troppo fra lo scarico ed il supponente. Vittoria comunque ugualmente netta, contro un Avellino venuto a fare le barricate che ci ha fatto soffrire soltanto una decina di minuti dopo il primo gol, quando ci siamo inspiegabilmente chiusi a riccio dietro senza riuscire più a tenere palla.
Ad ogni modo se l'Avellino, visto ormai due volte, è una di quelle squadre che teoricamente dovrebbe inseguirci, il finale di stagione, a meno di follie, si prospetta tranquillo. Troppa differenza fra il Palermo ed il resto del campionato, veramente imbarazzante.
Adesso 80 km di trasferta dai paesanelli dell'ovest. Per loro, come capita a tutti i paesani, partita dell'anno. Ci sono buone probabilità, dunque, di vedere interrotta la striscia positiva che dura da non so ormai quanto. Patti col diavolo, anime vendute a Baron Samedi, sortilegi: prepariamoci a tutto, perché di tutto proveranno pur di vincere.
Corsi e ricorsi, diceva il maestro Vico.