Ciao Nelson,
la mia opinione è che Maran, da qualche tempo, stia cercando di supplire alla sterilità offensiva finalizzando con i mediani. A Udine ho visto Lodi cedere ad altri il calcio in seconda o l'angolo, proprio per tentare il tiro da fuori sulla respinta. Purtroppo il tiro in movimento da fuori area non mi pare il pezzo forte dei nostri centrocampisti. Izco e Rinaudo, in particolare, difettano sia in potenza che in precisione. Mi ha impressionato invece Monzon: il suo sinistro al volo ricorda quello di Vargas, un po’ meno “sporco” però, e, forse proprio per questo, meno efficace di quello del peruviano.
Condivido la tua opinione.
Non voglio mettere il carico, ma mi tocca sottolineare un altro dei limiti di questa squadra: l'incapacità di saper gestire la fase di contenimento, per ripartire in contropiede. Di fatto, se subisce il possesso palla avversario, il gol è nell'aria. Piuttosto insolito, se si pensa che le squadre che lottano per non retrocedere organizzano il loro gioco difendendosi e cercando spazi per ripartire. Ritorna il concetto già espresso: una squadra che vuole giocare come una grande, ma non ci riesce. Anche per questo, credo che, tra i tanti errori di quest'anno, non si debba mettere in secondo piano l'operato dell'allenatore.
Maran cerca di sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti per ovviare ai limiti offensivi della squadra, dici bene. Ma anche perché siamo poco predisposti al gioco sulle fasce, dovuto anche a poca fisicità dei nostri giocatori, agili, ma piuttosto leggeri. Inoltre, l'inserimento dei centrocampisti (su tutti Plasil), permette la ricerca di superiorità numerica in fase offensiva.
Il problema è che la superiorità numerica puoi realmente acquisirla sapendo fare le due fasi, sia quella di contenimento, sia quella propositiva. Perché hai bisogno di spazi, che puntualmente non troviamo per la prevedibilità del nostro gioco, basato, spesso, su un palleggio lento e inutile.
A Udine, in molte circostanze, si formava un ventaglio di giocatori del Catania a ridosso dell'area di rigore dei bianconeri e mi chiedevo: perché non tirano in porta? Tutti a cercare la prima punta, Bergessio, che non si reggeva in piedi (già detto, lo so). Un tiro in porta, una deviazione fortunata, oppure, male che vada, la conquista di un corner. Come dici tu, le intenzioni ci sono, ma probabilmente manca la convinzione, ed è comprensibile, fa parte delle stagioni storte, in cui i limiti si ingigantiscono e le capacità rimangono nascoste, perché l'entusiasmo rende migliori, ma se le cose vanno male si diventa brocchi.
Monzon e Plasil, ma anche Keko, calciano molto bene dalla distanza. Ed è l'unica soluzione, se i tuoi avversari sono in 9 dentro la propria area di rigore. Un altro che calcia molto bene dalla distanza è Leto. Bellissimo il gol in Coppa Italia contro il Siena. Mi ha ricordato come calciavano Recoba e Chevanton, che, se lo prendevano bene, il pallone non lo vedevi.